a cura di Gloria Gabrielli

  • a cura di Gloria Gabrielli

mercoledì 15 luglio 2015

                                                     Questa pagina verrà aggiornata quando avverrà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per il 17 luglio

 
ultima modifica mercoledì ore 22.15
 




Mercoledì 15 luglio
Riforma scuola. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il testo. Da domani è legge


Martedì 14 luglio

Riforma scuola. Il Presidente Mattarella ha firmato la legge, prossimi giorni in GU. Al via piano assunzioni

Immissioni in ruolo fase zero. Ecco il Decreto, le istruzioni e i contingenti per le assunzioni. Anteprima

Immissioni in ruolo, le date ufficiose di oggi: domanda dal 28 luglio al 14 agosto. Entro novembre tutte le operazioni

Venerdì 10 luglio

Dal sito della Camera dei Deputati

Il disegno di legge di riforma della scuola

Commenti

Riforma Scuola approvata. Tutti i commenti politici e sindacali

Immissioni in ruolo fase zero. Ecco il Decreto, le istruzioni e i contingenti per le assunzioni. Anteprima

Riforma. Appello a Mattarella per non firmare la legge da parte del comitato 'Scuola e costituzione'

Giannini: fino al 2017 ancora supplenze. Nel frattempo, concorso per 200mila abilitati

Giovedì 9 luglio

dalla Camera dei Deputati

Convocazione della VII Commissione
(Cultura, scienza e istruzione)
Giovedì 9 luglio 2015 (*)
 
Ore 9SEDE CONSULTIVA
Alla I Commissione: Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (esame nuovo testo C. 3098 Governo, approvato dal Senato – rel. Malpezzi)
 
Ore 9.30INTERROGAZIONI
5-04470 Amoddio: Sulle graduatorie ad esaurimento dei docenti della scuola
5-04593 Chimienti: Sulla possibilità di effettuare un aggiornamento delle scelte delle province ove prestare servizio da parte dei docenti della scuola in attesa di immissione in ruolo
5-05262 Piccoli Nardelli: Sul finanziamento degli istituti culturali italiani
5-02573 Di Benedetto: Su un furto nel sito archeologico di Pompei
5-05334 De Lorenzis: Sul sito www.verybello.it
 
Ore 13.30COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
 
Ore 13.45ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti (seguito esame atto n. 180 - rel. Ghizzoni)
 
Al termineSEDE REFERENTE
- Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (seguito esame C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa – rel. Piccoli Nardelli)
- Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva (seguito esame C. 1680 Fossati e C. 1425 Di Lello – rel. Molea)
- Disciplina delle professioni di educatore e di pedagogista (esame C. 2656 Iori – rel. Santerini)
 
Al termineCOMITATO RISTRETTO
Abolizione del finanziamento pubblico all’editoria (esame C. 1990 Brescia – rel. Rampi)

Commenti

DDL riforma scuola, Camera approva. Cosa contiene, dalle assunzioni ai poteri dei dirigenti, dalla valutazione dei docenti alla formazione


Immissioni in ruolo: domanda di assunzione sarà obbligatoria o si potrà rifiutare mobilità nazionale?

Mercoledì 8 luglio

DDL riforma. Camera, domani voto finale dalle 10. Giannini, soddisfatta. Civati, pronto referendum contro chiamata diretta

Dalla Camera dei Deputati


Convocazione della VII Commissione
(Cultura, scienza e istruzione)
Mercoledì 8 luglio 2015 (*)
 
Ore 14ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti (seguito esame atto n. 180 - rel. Ghizzoni)
 
Al termineSEDE REFERENTE
- Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva (seguito esame C. 1680 Fossati e C. 1425 Di Lello – rel. Molea)
- Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (seguito esame C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa – rel. Piccoli Nardelli)
 
Al termineUFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Commenti:

DDL riforma. Docenti protestano davanti a Montecitorio contro la riforma della scuola. Il resoconto

DDL riforma. Manifestazione, brevi momenti di tensione a fine corteo

DDL riforma scuola. Docenti in sciopero della fame "Mattarella non firmare". Oggi testo in aula

Stipendi insegnanti al palo e DDL scuola introduce premi solo ai meritevoli, individuati con sistema discutibile

Immissioni in ruolo: fase 0 anche a luglio, il 17 agosto in GU domanda assunzioni fasi B e C. Ipotesi tempistica



Martedì 7 luglio

http://issuu.com/segnalazioni.box/docs/sciopero-della-fame-contro-il-ddl-s

CAMERA DEI DEPUTATI
Convocazione della VII Commissione
(Cultura, scienza e istruzione)
Martedì 7 luglio 2015
 
Ore 14ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti (esame atto n. 180 - rel. Ghizzoni)
 
Al termineSEDE REFERENTE
- Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva (seguito esame C. 1680 Fossati e C. 1425 Di Lello – rel. Molea)
- Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (seguito esame C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa – rel. Piccoli Nardelli)
 
Ore 15COMITATO DEI NOVE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (esame C. 2994 /C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato – rel. Coscia)

Lunedì 6 luglio

Domani DDL riforma arriva in aula, approvazione definitiva entro giovedì. Ma lo scontro sarà permanente. Al momento nessuna fiducia

Venerdì 3 luglio

DDL riforma scuola 7 luglio approvazione. Anche FLCGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA in piazza

Giovedì 2 luglio

Dalla Camera dei Deputati
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 /B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato – rel. Coscia)

DDL riforma scuola. Approvato da VII e V Commissione. Video Respinti tutti emendamenti. In aula 7 luglio

Mercoledì 1 luglio

DDL riforma scuola. Domani pomeriggio voto VII

DDL riforma scuola. Passa in V Commissione, solo 7 voti a favore. 150 gli emendamenti presentati in VII, nessuno del PD. Domani si vota

DDL riforma scuola, scheda lettura della Camera dopo modifiche Senato. Domani pomeriggio voto VII

Martedì 30 giugno

DDL riforma scuola. Coscia (Pd), potrebbe non essere necessaria la fiducia

DDL riforma. Oggi esame in VII Commissione, si punta ad ok veloce. PD non presenta emendamenti. Si attendono chiarimenti su organico potenziato

Lunedì 29 giugno

DDL riforma scuola. Domani in VII Commissione alla Camera, 7 luglio approvazione definitiva. Sindacati sul piede di guerra

DDL riforma scuola. Testo finale e relazione tecnica che vi abbiamo anticipato

Giovedì 25 giugno

DDL riforma scuola. Approvato al Senato: quali novità? 159 voti favorevoli 112 contrari. Adesso passaggio alla Camera con fiducia e approvazione entro il 7 luglio

DDL riforma scuola. Diretta: prima chiamata per fiducia ore 16.00. Il testo del Maxiemendamento analizzato dalla V Commissione


Mercoledì 24 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione.
Il Presidente, alla luce della decisione assunta dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo di calendarizzare in Assemblea il disegno di legge a partire dall'odierna seduta pomeridiana di oggi, ha comunicato dell'impossibilità di concludere l'esame del provvedimento. La Commissione ha preso atto di tale determinazione.

DDLScuola domani in Aula Senato. Il testo del maxiemendamento

DDL riforma scuola. Giovedì approvato al Senato, prossima settimana Camera, 7 luglio approvazione definitiva


Martedì 23 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. I relatori hanno presentato l'emendamento 1.1000.
Si è quindi svolto un dibattito sull'ordine dei lavori.
Il Presidente ha quindi deciso di sospendere la seduta, per riprenderla al termine dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, convocato per le ore 15, sulla programmazione dei lavori.
Al termine dell'Ufficio di Presidenza, la Commissione ha convenuto sulla proposta del Presidente di fissare per domani, mercoledì 24 giugno, alle ore 14, il termine per la presentazione dei subemendamenti riferiti all'emendamento 1.1000 dei relatori.
Il Presidente ha poi convocato per le ore 14.30 di domani un Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, per la programmazione dei lavori, avvertendo altresì che successivamente, alle ore 15, si terrà la seduta della Commissione.


DDL riforma scuola. La fiducia è già stata autorizzata dal Consiglio dei Ministri, colpo di scena

Renzi mette la fiducia sulla scuola. Più vicina l’assunzione dei precari


Venerdì 19 giugno

Prevista per martedì la ripresa per la discussione in Aula

ore 19.30 Riforma e assunzioni. PD verso ok rapido. Martedì maxiemendamento, senza mediazione si va a fiducia. M5S: minacciate di non votare

ore 11: Riforma, Renzi riunisce quartier generale. Individuata strategia per tempi rapidi. Rosato, opposizioni collaborino

Precariato, la Corte Costituzionale rimanda la sentenza a data da destinarsi

Martedì 16 giugno
Invece della seduta di oggi alle 20.30!!!!

Renzi, con 3mila emendamenti quest'anno no assunzione 100mila precari. Slittano 2016. Sconvocata Commissione notturna

 È stata sconvocata la seduta notturna della commissione Istruzione al Senato, impegnata nell'esame del ddl Scuola. Per i primi di Luglio Renzi convocherà una conferenza sulla scuola.
A quanto si apprende, i lavori - che dovevano riprendere alle 20,30 - sono stati rinviati in vista dell'incontro dei gruppi di Ncd di questa sera e la riunione della giunta per le immunità parlamentari che si riunirà alle 20.

Le votazioni degli emendamenti al ddl Scuola riprenderanno domani mattina alle 8,30 con l'esame degli articoli 1 e 3.

Incognita sulla V Commissione, probabilmente non continuerà i lavori. Ad ogni modo non si entrerà ancora  nel merito degli articoli 9 e 10 che riguardano i poteri dei dirigenti e le assunzioni.

Su questi articoli continua il braccio di ferro tra maggioranza e minoranza PD, con questi ultimi decisi a dettare le modifiche al ddl per il voto sugli emendamenti.

Notizie hanno dato per certe delle modifiche da parte degli stessi relatori, ma bisognerà vedere se sono in linea con le richieste del mondo della scuola.

Non tira una bella aria al Senato, la maggioranza rischia di giocarsi il tutto per tutto sull'articolo 10, sul piano assunzioni, dato che le opposizioni, anche quelle interne al PD, potrebbero coalizzarsi per far approvare delle modifiche pesanti.
 La minoranza Pd continua a chiedere, durante il passaggio del ddl Scuola al Senato, lo stralcio dell'articolo 10 sul piano straordinario di assunzioni. Oltre alla minoranza, anche le opposizioni chiedono di cancellare l'articolo e di rinviare a un decreto 'ad hoc' le oltre 100mila assunzioni.
A quanto si apprende da fonti di governo, visti i tempi molto ristretti il Piano assunzionale potrebbe essere rinviato di un anno, a settembre 2016. L'ipotesi potrebbe concretizzarsi in mancanza di un accordo all'interno del Pd, soprattutto sul tema dei poteri dei dirigenti scolastici.
Durante la riunione di oggi tra i membri Pd della commissione Istruzione e la relatrice, Francesca Puglisi, i due senatori della minoranza Walter Tocci e Corradino Mineo - viene riferito - sono tornati a chiedere lo stralcio dell'articolo.
"Quest'anno con tremila emendamenti in commissione non si assumono i 100 mila precari". Lo afferma il premier Matteo Renzi nel corso della puntata di "Porta a Porta" sulla riforma della scuola. Nei prossimi giorni vi darmo dettagli sulla questione.
"Faccio tesoro - seguiamo il pensiero del Premier - del suggerimento di Lula: se sei convinto di aver ragione ma hai l'opinione pubblica contro fai una conferenza nazionale, racconti la tua proposta, ascolti le critiche e poi decidi. A inizio luglio faccio una conferenza sulla scuola, sento tutti, dai sindacati alle famiglie per un giorno e dopo si decide". Sempre a Porta a Porta di questa sera.
Sulla questione è intervenuto  il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama: "Per il governo Renzi la scuola è il tema più rilevante. Se il ddl ha raccolto tante ostilità, molte ingiustificate, è una buona idea quella di rifare il punto con una conferenza nazionale aperta a tutti, e non ristretta a qualche vertice di Palazzo. A luglio il testo dell'esecutivo sarà nelle condizioni di ripartire, magari con qualche consenso in più e qualche emendamento in meno".          

Lunedì 15 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione.

Il Presidente ha avvertito che devono considerarsi inammissibili, per effetto del parere contrario reso dalla Commissione bilancio, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, i seguenti emendamenti: 1.2, 1.6, 1.10, 1.24, 1.27, 1.28, 1.31, 1.38, 1.39, 1.40, 1.41, 1.50, 1.52, 1.57, 1.58, 1.61, 1.64, 1.66, 1.67, 1.68, 1.70, 1.0.1, 3.3, 3.33, 3.40, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.54, 3.55, 3.56, 3.57, 3.58, 3.59, 3.60, 3.61, 3.0.1. L'emendamento 1.23 è stato riformulato in un testo 2, per recepire la condizione formulata dalla Commissione bilancio, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

I relatori hanno presentato le proposte 2.2 testo2/1000, 2.1000, 4.1000 e 15.1000 finalizzati a recepire le condizioni formulate, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, dalla Commissione bilancio sul testo del disegno di legge.

Sono stati ritirati gli emendamenti 10.336 e 15.0.8.

Si è proceduto alla votazione degli emendamenti riferiti agli articoli 1 e 3, per i quali era possibile passare alla fase del voto.

Sono stati respinti gli emendamenti 1.1, 1.25, 3.1, 3.39, 3.69 e 3.0.2.

Sono stati ritirati gli emendamenti 1.23 (testo 2), 1.69, 3.67 e 3.68.

Sono stati accantonati tutti i restanti emendamenti e subemendamenti riferiti agli articoli 1 e 3 diversi da quelli dichiarati inammissibili

Il seguito dell'esame è stato rinviato.

Il Presidente ha comunicato la sconvocazione delle sedute di domani, martedì 16 giugno, delle ore 9 e delle ore 14,30. Resta invece confermata la seduta delle ore 20,30
 
Da Orizzonte scuola:
 
 
 
 
Domenica 14 giugno

Riforma. Domani inizia voto ddl al Senato, si parte dai primi tre articoli

Venerdì 12 giugno


La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. Sono stati illustrati gli emendamenti riferiti agli articoli da 23 a 25, nonché gli ordini del giorno.
E' stato altresì ritirato l'emendamento 23.23.
Il seguito dell'esame è stato rinviato.
Il Presidente ha quindi sconvocato la seduta pomeridiana delle ore 17.

da Orizzonte scuola:

Riforma. Giannini "non slitterà di un anno". Senatori FI Bilancio "è vessatoria e spesa sarà sforata. Non la votiamo"

Sciopero scrutini: per il Miur saranno adesioni scarse, ma la partecipazione è stata ampia

http://it.blastingnews.com/lavoro/2015/05/scuola-a-roma-trenta-docenti-in-sciopero-della-fame-contro-la-riforma-00397179.html

https://www.facebook.com/notes/corradino-mineo/scuola-perch%C3%A9-la-legge-si-sta-impantanando/10153063978503049?pnref=story

http://www.professionistiscuola.it/varie/1738-buonascuola-governo-battuto-su-parere-costituzionalita-ncd-manda-segnale-a-renzi-2.html

Mercoledì 10 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. Sono stati illustrati gli emendamenti riferiti agli articoli da 14 a 22.
Sono stati altresì ritirati gli emendamenti 10.130, 10.246, 10.314, 22.86, 22.189, 22.192, 22.199.
Il seguito dell'esame è stato rinviato.
 
Da Orizzonte scuola :



 
 
 

Martedì 9 giugno

DDL Scuola – Riforma bocciata dalla commissione Affari Costituzionali del Senato: serve un decreto legge salva-assunzioni

Governo battuto: la presidente della commissione Anna Finocchiaro avrebbe votato "si" (per prassi i presidenti di commissione di solito non votano) e ha salvato il governo!!!!!!



Lunedì 8 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. Nella discussione generale sono intervenuti i senatori Laura Bottici, Bulgarelli e Anitori. Il Presidente ha quindi dichiarato chiusa la discussione generale. I relatori Francesca Puglisi e Conte hanno svolto gli interventi di replica. Il Presidente ha inoltre ricordato di aver fissato per le ore 20 di oggi il termine di presentazione dei subemendamento agli emendamenti degli relatori sostituitivi degli articoli 1, 2, 3 e 8.

Il Presidente comunica che la seduta antimeridiana di domani martedì 9 giugno, è posticipata alle ore 10.
Il seguito dell'esame è stato rinviato.
 
Da Orizzonte scuola

Renzi, nessun problema rimandare riforma di 15 giorni. No a decreto per assumere precari. Disposto a confronto: quali aperture?

DDL Scuola. Allo studio ipotesi piano assunzione pluriennale per esami e titoli da 2016/17 per abilitati II fascia. M5S: Governo si riscrive da solo il testo

Riforma. Albi regionali, possibili modifiche: contratti docenti non scadranno più dopo 3 anni. Ma ruoteranno dirigenti

Domenica 7  giugno

Da Orizzonte scuola

Renzi, modifiche ddl: 25 alunni a classe e via genitori e studenti da valutazione. Smentito varo legge a Luglio. Ma sui tempi e contenuti regna la confusione

Riforma. Repubblica.it ipotizza chiusura GI per non abilitati. Renzi: "non si può andare oltre 100.701 assunzioni. Per abilitati II fascia punteggi in concorso".

Riforma, assunzioni. Dirigenti a lavoro per determinare posti potenziamento. Delibere non oltre il 30 giugno. La nota

Sciopero scrutini. Quali sindacati partecipano, modalità docenti, Ata e personale infanzia, proclamazione ufficiale sul sito del Miur

M5S. Circolare MIUR su riforma è abuso, scattano diffida ed esposto

Venerdì 5 giugno

Da Orizzonte scuola
Riforma. Slitta a lunedì fine discussione generale. Poi si entrerà nel vivo

Uil: probabile circolare Miur anticipa riforma alle scuole, rischio confusione

Albi territoriali dal 2016/17, Repubblica conferma: assunzioni dai provveditoriati

Giovedì 4 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. Nella discussione generale sono intervenuti i senatori Martini, Rosetta Enza Blundo, Laura Bignami, Tocci, Laura Fasiolo, Bocchino, Morra, Martelli, Centinaio, Elena Ferrara, Campanella, Paola Nugnes e Puglia. Il seguito dell'esame è stato rinviato.

Il Presidente ha infine comunicato che la seduta convocata per domani alle ore 9.30 non avrà luogo.

Da Orizzonte scuola:
Riforma. Voci vorrebbero varo al 30 luglio, pericolo assunzioni. Ma fonti renziane smentiscono

Riforma. Slitta a lunedì fine discussione generale. Poi si entrerà nel vivo

Renzi rischia affossare riforma, minoranza DEM tenta mediazione: assunzioni 138 mila e restyling. Riunione rinviata a martedì

Mercoledì 3 giugno

La Commissione ha proseguito l'esame del disegno di legge n. 1934 concernente la riforma del sistema nazionale di istruzione. Nella discussione generale sono intervenuti i senatori Alessia Petraglia, Manuela Serra, Rosa Maria Di Giorgi, Maria Mussini e Ruta. Il seguito dell'esame è stato rinviato.
Il Presidente ha comunicato la sconvocazione della seduta notturna di oggi delle ore 21.


Relatori: Puglisi e Conte.

Da orizzonte scuola:

Riforma. Maggioranza ha un solo voto in più in VII Commissione. Minoranza PD chiede più assunzioni e stop potere dei presidi. Renzi all'angolo?

Sciopero scrutini. Quali sindacati partecipano, modalità docenti, Ata e personale infanzia, proclamazione ufficiale sul sito del Miur

Riforma. Lunedì inizio voti VII Senato, ok entro settimana. Maggioranza a richio, perde tre Senatori. Tentativi di dialogo con minoranza DEM

Lunedì 1 giugno

 Il termine per la presentazione degli emendamenti scadrà alle ore 14 di oggi

Dato il totale silenzio della stampa, qui i link ad alcuni commenti:

Riforma. Possibili modifiche: assunzioni rispetteranno riserve legge, stop a voti primi tre anni elementari, classe concorso per musica, inglese, motoria

Regionali. PD perde quasi il 20% rispetto alle europee, quanto ha inciso la scuola? Renzi non si ferma

Riforma. Docenti GaE saranno licenziati dopo tre anni? Precari potranno lavorare per più di 36 mesi? Che fine faranno i docenti di ruolo?

Venerdì 29 maggio
Senato
Seguito dell'esame del disegno di legge:
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (Approvato dalla Camera dei deputati)- Relatori alla Commissione CONTE e Francesca PUGLISI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
               
La Commissione Istruzione del Senato ha iniziato giovedì 28 maggio l'esame del disegno di legge governativo recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" (ddl 1934, approvato dalla Camera). Il termine per la presentazione degli emendamenti scadrà alle ore 14 di lunedì 1° giugno. Tutte le sedute della prossima settimana saranno dedicate al seguito della discussione del provvedimento.

Dato il totale silenzio della stampa, qui i link ad alcuni commenti:
















Giovedì 28 maggio
Senato
9.30
AUDIZIONI SU QUESTIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE:
Sindacati di categoria 12.30 PLENARIA DDL N. 1934 (Riforma del sistema nazionale di istruzione) - rell. Puglisi e Conte (relazione e inizio discussione generale)


da Orizzonte scuola qui
Riforma. Bastico: Italia perde occasione. Modifiche al Senato solo parziali

Riforma: stop audizioni, resoconti. Esame da mercoledì, due ore in più per emendamenti e forse piano assunzioni ATA


Mercoledì 27 maggio

 

Senato
AUDIZIONI SU QUESTIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE:
Associazioni di genitori; (10.30) Associazioni di dirigenti scolastici; (11.30) Associazioni di docenti; (12.30) Forum studenti
15.30
AUDIZIONI SU QUESTIONI RELATIVE ALLA RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONESindacati confederali

 
 
 
La Commissione, accogliendo la proposta avanzata dal Presidente Marcucci, ha deliberato di iniziare questa settimana l'esame del disegno di legge governativo recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione". Al riguardo, si è convenuto di procedere, nella giornata di mercoledì 27 maggio, e, se necessario, giovedì 28 maggio, ad un ciclo di audizioni informali, concluso il quale si svolgerà la relazione introduttiva sul provvedimento e l'avvio della discussione generale, che proseguirà mercoledì 3 giugno.

Il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno è stato fissato a lunedì 1° giugno alle ore 12.


Da Il Velino qui:

Ddl scuola: al via audizioni in Senato, scontro Camusso-Pd su presidi
Leader Cgil: Norma contrasta libertà di insegnamento. Puglisi: Non è prevista la chiamata diretta
 
Iniziate in Senato le audizioni informali sul disegno di legge di riforma della scuola. Le commissioni Istruzione congiunte di Palazzo Madama e Camera hanno incontrato in mattinata le associazioni dei genitori, dei dirigenti scolastici, dei docenti e il Forum degli studenti. Audizioni criticate fortemente dalla senatrice Enza Blundo, capogruppo M5S in commissione, perché "tutte indirizzate a pubblicizzare e condividere la riforma. Le persone ascoltate sono state scelte dalla maggioranza. Le associazioni e che volevamo sentire noi della minoranza non sono state convocate. E' tutto già fatto e organizzato a tavolino dalla maggioranza". Nel pomeriggio è stato invece il turno dei sindacati confederali. Nel corso del suo intervento, il segretario della Cgil Susanna Camusso ha sottolineato che andrebbe data priorità ai problemi urgenti quali "l'edilizia scolastica e il precariato" e che bisognerebbe "prendere tempo per tutto il resto" perché "non serve agli studenti e alla prospettiva del sistema educativo una condizione di contenzioso perenne". In particolare Camusso ha attaccato la parte della riforma riguardante la chiamata diretta degli insegnanti da parte del preside perché "in netto contrasto con il principio fondamentale della nostra Carta che fa della libertà di insegnamento una delle caratteristiche della Repubblica".
Alla leader Cgil ha così replicato la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale Pd: "Il ddl non prevede la chiamata diretta. Gli insegnanti sono assunti a tempo indeterminato dallo Stato. Non c'è quindi alcun profilo di incostituzionalità. Nel testo del governo Renzi i docenti vengono abbinati agli ambiti provinciali in base alle graduatorie. È lì poi che si fanno incontrare le professionalità dei singoli con i bisogni delle scuole". I rappresentanti della Cisl hanno invece sottolineato come "il Paese non abbia bisogno di fratture", mentre la Uil ha messo in guardia dal rischio che a settembre, con la riapertura delle scuole, "se le cose stanno così si rischia un conflitto molto più forte di quello di oggi". Domani mattina ad essere ascoltati saranno i sindacati di categoria e a seguire comincerà l'esame del ddl. In concomitanza, alle 19, in oltre trenta piazze italiane si svolgeranno flash mob di studenti e docenti contrari alla riforma. Lunedì 1 giugno alle 12, invece, è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti.

Martedì 26 maggio

Riforma. Renzi: "dialogo, ma importante fare la legge". Sottosegretario Lotti ai docenti "Dovete accettare di farvi giudicare"

lunedì 25 maggio

Riforma. Giannini ai sindacati: su valutazione possibile ancora più oggettività. Delusi i sindacati: nessuna apertura su precariato e presidi, conferma mobilitazione

Venerdì 22 maggio

Da Orizzonte scuola

DDL Scuola. Al Senato due relatori: Puglisi (PD) e Conte (AP). Calendario audizioni

Sono due i relatore scelti per il ddl Scuola, che sarà esaminato in commissione Istruzione al Senato: la responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, e il senatore Ap, Franco Conte.
Mercoledì 27 maggio inizieranno al Senato le audizioni sul ddl Scuola a cui parteciperanno anche i deputati della commissione Cultura alla Camera. Lo si legge nel calendario della prossima settimana della commissione Istruzione di Palazzo Madama.
Le prime audizioni sono previste mercoledì mattina:
  • alle 9,30 parleranno le associazioni di genitori
  • alle 10,30 le associazioni di dirigenti scolastici
  • 11,30 associazioni di docenti
  • 12,30 Forum studenti.
  • Nel pomeriggio, a partire dalle 15, saranno ascoltati i rappresentanti dei sindacati confederali.
Giovedì, invece, dalle 10 alle 12,30 sarà la volta dei sindacati di categoria.
A seguire ci sarà l'avvio della discussione generale e un ufficio di presidenza per il calendario dei lavori di giugno.
Il termine per presentare gli emendamenti è fissato al 1° giugno

Precariato. Anief, Commissione UE conferma: assunzioni non sono "regalo" del Governo, ma imposte da Bruxelles

Scrutini: sciopero di un'ora. 5 giugno fiaccolata



Giovedì 21 maggio

Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Si lavora in pausa elettorale. Entro 1° giugno emendamenti, relatrice (forse) Puglisi. Possibili modifiche, ma 15 giugno rimane data ultima

La scadenza per la presentazione degli emendamenti al ddl Scuola, in commissione Istruzione al Senato, è stata fissata per lunedì 1° giugno alle 12. Lo ha deciso la VII commissione che ha discusso il calendario dell'iter dei lavori.
Inoltre, la commissione lavorerà anche durante la settimana di 'silenzio elettorale'. Infatti, i lavori inizieranno mercoledì 27 alle 9,30.
Il nome della relatrice dovrebbe essere quello di Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd, ma non è ancora stato formalizzato. Come detto, il 27 maggio inizierà la discussione generale fino all'inizio della settimana successiva. Dopo il termine per la presentazione degli emendamenti sarà la commissione Bilancio al Senato a doversi pronunciare visto che il provvedimento è stato collegato al Def.
Ai lavori ha partecipato, in sostituzione della senatrice Alessia Petraglia (Sel), Maria Mussini (ex M5s), che però non potrà partecipare alle prossime sedute vista che non è stata concesso il cambio di commissione
"È stato fissato il termine della presentazione degli emendamenti - ha detto Mussini uscendo - prima che il testo venisse trasmesso al Senato e la discussione generale finirà dopo il termine degli emendamenti"
Sono 25 in totale i membri della commissione Istruzione al Senato a cui - tra poche ore - sarà assegnato il ddl Scuola in trasmissione dalla Camera.
"I lavori non sono nemmeno iniziati", ma "c'è già un grande nervosismo", in particolare nel Pd, spiega in conferenza stampa la senatrice Sel, Alessia Petraglia. Dunque è iniziata la conta dei voti, secondo i rapresentanti del gruppo Misto, che oggi hanno contestato la mancata assegnazione in commissione della senatrice ex M5s, Maria Mussini
Durante l'ufficio di presidenza di ieri "la maggioranza - ha detto Petraglia - non è riuscita ad approvare all'unanimità il calendario dei lavori" e per questo la commissione si riunirà di nuovo al termine dell'aula. Stando ai nomi presenti sulla carta la maggioranza avrebbe a disposizione 14 senatori contro 11 delle opposizioni. Ma delle preoccupazioni all'interno del Pd ci sono.
In commissione sono presenti due esponenti della minoranza democratica: Corradino Mineo, già sostituito in commissione Affari costituzionali reo di aver criticato la legge elettorale, e il senatore Walter Tocci.
Il ministero dell'Istruzione, viene riferito, ha fatto sapere che il disegno di legge deve essere approvato entro il 15 giugno per permettere l'esecuzione del piano straordinario di assunzioni. A quanto si apprende, il governo punta a un passaggio il più rapido possibile a Palazzo Madama e ad accontentare la minoranza del Pd con alcune modifiche.
Il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione, ha commentato "faremo presto e bene. I gruppi devono essere consapevoli del fatto che discutiamo di 3 miliardi di investimento e di un piano straordinario di assunzioni. Dopo 20 anni di tagli, il governo Renzi prevede uno stanziamento senza precedenti, come fanno le opposizioni ad ignorarlo?".


Mercoledì 20 maggio
 
Il 20 maggio 2015 l'Assemblea della Camera ha concluso l'esame del disegno di legge di riforma della scuola, avviato il 14 maggio 2015.
Il disegno di legge era stato presentato dal Governo il 27 marzo 2015 ed era stato esaminato in sede referente dalla  VII Commissione tra il 10 aprile 2015 e il 13 maggio 2015, data nella quale era stato conferito mandato al relatore a riferire favorevolmente sul testo come modificato.
Prima dell'avvio dell'esame, inoltre, la VII Commissione aveva svolto, congiuntamente con la 7^ Commissione del Senato, un ampio ciclo di audizioni preliminari.
Il testo passa ora all'esame del Senato.


I contenuti del disegno di legge
Il 20 maggio 2015 l'Assemblea della Camera ha concluso l'esame l'esame del disegno di legge di riforma della scuola presentato dal Governo  il 27 marzo 2015 (A.C. 2994) - in VII Commissione abbinato alle proposte di legge C. 416, C. 1595, C. 1835, C. 2043, C. 2045, C. 2067, C. 2291, C. 2524, C. 2630, C. 2860, C. 2875, C. 2975 e scelto  come testo base nella seduta del 14 aprile 2015 - apportando modifiche ulteriori rispetto a quelle già apportate in Commissione.
Il testo passa ora all'esame del Senato.

Il disegno di legge intende disciplinare l'autonomia delle istituzioni scolastiche dotando le stesse delle risorse umane, materiali e finanziarie, nonché della flessibilità, necessarie a realizzare le proprie scelte formative e organizzative.

In particolare, prevede, nel testo come modificato:

  • l'introduzione della programmazione triennale dell'offerta formativa. Nel Piano triennale le scuole indicheranno il fabbisogno di personale docente e ATA (per quest'ultimo, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal D.P.R. 119/2009), nonchè  le infrastrutture e le attrezzature materiali di cui hanno bisogno per l'espansione dell'offerta formativa. Obiettivi di quest'ultima sono, fra gli altri, il potenziamento dell'insegnamento linguistico in italiano e in altre lingue europee, anche tramite l'utilizzo della metodologia CLIL, il potenziamento delle competenze matematiche, logiche e scientifiche, di musica e arte, giuridiche ed economiche, digitali, lo sviluppo delle discipline motorie, nonché l'apertura pomeridiana della scuola, il contrasto della dispersione scolastica e della discriminazione, l'incremento dell'alternanza scuola-lavoro, la riduzione del numero di alunni per classe, l'alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda (L2) per alunni e studenti di cittadinanza e/o di lingua non italiana, la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, l'educazione alla parità di genere, la definizione di un sistema di orientamento.
    Il piano è predisposto dal collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi e delle scelte di gestione definiti dal dirigente scolastico, ed è approvato dal consiglio di istituto (art. 2);

  • l'istituzione dell'organico (docente) dell'autonomia, composto da posti comuni, posti di sostegno e posti per il potenziamento dell'offerta formativa, che, dall'a.s. 2016-2017, sarà determinato con decreti interministeriali ogni tre anni, su base regionale. I ruoli del personale docente saranno regionali, articolati in ambiti territoriali, la cui ampiezza - inferiore alla provincia o alla città metropolitana - dovrà essere definita entro il 31 marzo 2016.
    L'organico sarà ripartito dal direttore di ogni ufficio scolastico regionale fra gli ambiti territoriali presenti nella regione e assegnato alle scuole sulla base del fabbisogno espresso nel piano triennale dell'offerta formativa, nel limite delle risorse disponibili.
    Entro il 30 giugno 2016 dovranno costituirsi reti fra scuole dello stesso ambito territoriale. Le reti saranno finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e attività amministrative, alla realizzazione di progetti o iniziative didattiche, educative, sportive, culturali, di interesse territoriale. Gli accordi di rete dovranno individuare, fra l'altro, i criteri e le modalità per l'utilizzo dei docenti della rete, nel rispetto delle disposizioni in materia di non discriminazione sul luogo di lavoro, nonchè di assistenza e integrazione delle persone con disabilità.
    Per l'a.s. 2015/2016, gli ambiti  territoriali avranno estensione provinciale e l'organico dell'autonomia comprenderà l'organico di diritto, l'adeguamento della dotazione organica di diritto alla situazione di fatto, i posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il coordinamento (art. 8).
    ll personale della dotazione organica dell'autonomia sarà tenuto ad assicurare prioritariamente la copertura dei posti vacanti e disponibili (art. 8) e potrà essere utilizzato per la copertura di supplenze temporanee fino a 10 giorni (art. 9);

  • l'attribuzione al dirigente scolastico del compito di conferire incarichi triennali, rinnovabili, ai docenti assegnati all'ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dagli stessi e valorizzando il curriculum, le esperienze e le competenze professionali. Possono essere svolti colloqui. I criteri adottati per il conferimento degli incarichi, gli incarichi conferiti e il curriculum dei docenti sono pubblicati sul sito internet delle scuole. In ogni caso, nel conferire gli incarichi, il dirigente scolastico deve dichiarare l'assenza di rapporti di parentela o affinità, entro il secondo grado, con i docenti assegnati all'ambito territoriale.
    Nel caso di più proposte di incarico, è il docente che sceglie. Per i docenti che non hanno ricevuto o accettato proposte, provvede l'ufficio scolastico regionale (art. 9).
    I docenti già assunti in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della legge conservano la titolarità presso la scuola di appartenenza (salvo nel caso di mobilità territoriale o professionale che, dall'a.s. 2016/2017, opererà fra gli ambiti professionali) (art. 8);

  • l'avvio, per l'a.s. 2015/2016, di un piano straordinario di assunzioni di docenti a tempo indeterminato, rivolto ai vincitori del concorso del 2012 e agli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, che presentino domanda. I soggetti interessati esprimono l'ordine di preferenza tra i posti di sostegno, se in possesso della necessaria specializzazione, e quelli comuni. Esprimono, inoltre, l'ordine di preferenza fra tutti gli ambiti territoriali (art. 10);

  • l'assunzione, dal 1° settembre 2016, e per i successivi anni scolastici, fino a totale assorbimento, degli idonei del concorso del 2012 (art. 10);

  • l'indizione, entro il 1° ottobre 2015, di un concorso per l'assunzione di (ulteriori) docenti, con attribuzione di un maggior punteggio al titolo di abilitazione all'insegnamento e al servizio prestato a tempo determinato per un periodo continuativo non inferiore a 180 giorni.
    A partire da questo concorso, cambieranno alcune regole: in particolare, conseguiranno la nomina i candidati che si collocheranno in posizione utile in relazione al numero di posti messi a concorso, il numero degli idonei non potrà superare il 10% del numero dei posti banditi, le graduatorie avranno validità al massimo triennale (art. 10);

  • l'avvio, per l'a.s. 2016/2017, di un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'a.s. 2014/2015, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia. Successivamente, i docenti assunti a seguito del piano straordinario e assegnati in via provvisoria per l'a.s. 2015/2016, partecipano, per il medesimo a.s. 2016/2017, alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, ai fini dell'attribuzione dell'incarico triennale (art. 10);

  • la possibilità, per i docenti assunti a tempo indeterminato entro l'a.s. 2014/2015, di chiedere, limitatamente all'a.s. 2015/2016, l'assegnazione provvisoria interprovinciale, anche in tal caso in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia (art. 10).

Prevede, altresì, che le graduatorie ad esaurimento del personale docente della scuola dell'infanzia e primaria continueranno ad essere usate per il 50% degli accessi, fino a totale scorrimento e che le  graduatorie ad esaurimento del personale docente della  scuola secondaria perderanno efficacia dal 1° settembre 2015 se esaurite (art. 10). 

Con riferimento al termine di durata dei contratti a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili, prevede che il limite dei 36 mesi si applica solo ai contratti che saranno stipulati a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge (art. 14).


Ulteriori previsioni relative ai docenti riguardano:

  •   il periodo di formazione e prova, cui è subordinata l'effettiva immissione in ruolo. La valutazione di tale periodo sarà effettuata dal dirigente scolastico, sentendo il Comitato per la valutazione dei docenti, di cui entreranno a far parte anche genitori e, per il secondo ciclo di istruzione, studenti (artt. 11 e 13);

  • la formazione in servizio, che sarà obbligatoria e definita dalle scuole sulla base delle priorità indicate nel Piano nazionale di formazione – da adottare ogni tre anni – nonché in coerenza con i Piani di miglioramento adottati nell'ambito della fase di autovalutazione. Inoltre, è prevista l'istituzione della Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo da utilizzare per acquisti o iniziative di carattere culturale (art. 12);

  • l'istituzione, dal 2016, di un fondo per la valorizzazione del merito del personale docente di ruolo. Le risorse, ripartite su base territoriale, saranno assegnate dal dirigente scolastico sulla base di criteri individuati dal Comitato per la valutazione dei docenti ed effettuando una motivata valutazione (art. 13).

Altre disposizioni riguardano i dirigenti scolastici. In particolare, il testo modificato prevede che la valutazione dei dirigenti scolastici da parte del Nucleo per la valutazione (art. 25 d.lgs. 165/2001) debba essere coerente con l'incarico triennale e con il profilo professionale e connessa alla retribuzione di risultato (art. 9).


Con riferimento agli studenti, il testo modificato prevede, fra l'altro:

  • la possibilità per le scuole di attivare, nel secondo biennio e nell'ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado, insegnamenti opzionali a scelta degli stessi studenti (art. 3);

  • il rafforzamento del collegamento fra scuola e lavoro, attraverso l'introduzione di una durata minima dei percorsi di alternanza negli ultimi 3 anni di scuola secondaria di secondo grado (almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno  200 ore nei licei) (art. 4) e la previsione che le scuole, per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità (art. 5);

  • la possibilità di svolgere attività educative, culturali, artistiche e sportive negli edifici scolastici nei periodi di sospensione dell'attività didattica (art. 2);

  • lo sviluppo delle competenze digitali (art. 7).
Tutte le esperienze maturate dallo studente durante gli studi, nonché le esperienza formative svolte in ambito extrascolastico (quali sport, attività culturali e di volontariato) saranno inserite nel Curriculum dello studente, di cui si terrà conto nel corso del colloquio dell'esame di maturità (art. 3).

A livello di agevolazioni fiscali, il testo modificato prevede (artt. 18-19):

  • un credito d'imposta del 65% per il 2015 e il 2016 e del 50% per il 2017 per chi effettua erogazioni liberali in denaro per la realizzazione di nuove scuole, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e il sostegno a interventi per l'occupabilità degli studenti;
  • una detrazione IRPEF, per un importo annuo non superiore a € 400 euro per studente, per le spese sostenute per la frequenza delle scuole paritarie dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonchè delle scuole paritarie e statali del secondo ciclo di istruzione.
E' stata, invece, soppressa la possibilità di destinazione del 5 per mille alle scuole statali e paritarie, dal 2016 (art. 17).

Ulteriori disposizioni riguardano l'edilizia scolastica (artt. 20-22). In particolare, il testo modificato prevede:

  • l'indizione di un concorso con procedura aperta avente ad oggetto proposte progettuali per la realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'incremento dell'efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento;
  • il rafforzamento delle funzioni dell'Osservatorio per l'edilizia scolastica - al quale, in particolare, saranno affidati compiti di indirizzo e di programmazione degli interventi e di diffusione della cultura della sicurezza – e la redazione di un piano del fabbisogno nazionale 2015-2017, al quale sono destinate risorse già stanziate e non utilizzate, ovvero economie realizzate;
  • l'accelerazione di alcune procedure e la riduzione delle sanzioni per gli enti locali che non hanno rispettato gli obiettivi del patto di stabilità 2014 e hanno sostenuto, in tale anno, spese per l'edilizia scolastica;
  • lo stanziamento di € 40 mln per il 2015 per il finanziamento di indagini diagnostiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici scolastici.


Per la riforma di altri aspetti del sistema scolastico, il disegno di legge, come modificato, prevede una delega al Governo (art. 23).
Gli ambiti della delega riguardano - oltre che la redazione di un nuovo testo unico -  l'insegnamento nella scuola secondaria - per il quale si prevede  l'accorpamento della fase della formazione iniziale con quella dell'accesso alla professione -  l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali,  i percorsi dell'istruzione professionale, il (nuovo) sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, la definizione dei livelli essenziali del diritto allo studio, le scuole italiane all'estero, le modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti del primo ciclo e le modalità di svolgimento degli esami di Stato del primo e del secondo ciclo.
I decreti legislativi devono essere adottati entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

 
Da Orizzonte scuola



Martedì 19 maggio

I lavori della Camera sul Disegno di legge: "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" (2994), si concluderà domani.

Da Orizzonte scuola

Riforma, assunzioni. Emendamento taglia obbligo di scegliere prioritariamente sostegno

Riforma. Poteri preside, approvato art.9: sceglieranno docenti per incarichi triennali e i collaboratori

Riforma. Supplenze: limite 36 mesi su posti vacanti, no retroattivo. Fondo ricorsi risarcimento. Camera approva

Riforme, taglio alle supplenze sui posti del potenziamento dell'offerta formativa

Riforma. Immissioni in ruolo "finoall'ultimoidoneo" concorso 2012, approvato emendamento PD



Lunedì 18 maggio

Il seguito dell'esame, con votazioni, è proseguita oggi e poi martedì 19 (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna), per concludersi alle ore 13 di mercoledì 20 maggio, previe dichiarazioni di voto, con ripresa televisiva diretta, a partire dalle ore 11,15.
  

Da Orizzonte scuola:

Riforma. Poteri preside, approvato art.9: sceglieranno docenti per incarichi triennali e i collaboratori

Riforma. Bilancio dice ok a Graduatorie esaurimento chiuse solo se esaurite. Bocciati 25 emendamenti

Riforma. Modifiche DDL articolo 8: Vicepresidi esonero da 2015/16, dubbi Governo su assunzione idonei concorso, albi inferiori a province

Domenica 17 maggio

Da Orizzonte scuola qui

Riforma scuola. Renzi: finita la stagione del 6 politico per gli insegnanti. Non metteremo la fiducia

Ospite all'Arena di Giletti, trasmissione domenicale della TV di Stato, il premier Renzi cerca di colmare quella responsabilità che si attribuisce "ci sono stati errori di comunicazione per colpa mia" e conferma la disponibilità del Governo al dialogo.
Meritocrazia è il nodo centrale della riforma "Penso anche che in qualche professore ci sia ancora l' idea di mantenere la filosofia del 6 politico. Ma è finita la stagione del 6 politico". "Dalle lettere che mi sono arrivate credo che la maggior
parte dei professori sia pronta ad un sistema di valutazione".
Quello della "cultura della valutazione", tabu da sfatare, è il nucleo sul quale la compagine governativa si sta spendendo di più, ne aveva parlato anche il Ministro Giannini Riforma scuola. Giannini: è una rivoluzione. Manca cultura della valutazione
No alla fiducia.
"Mentre sull'Italicum abbiamo messo la fiducia, con una forzatura rispetto alle altre forze politiche, sulla scuola non la mettiamo. E ribadisco: mettiamo più soldi sulla scuola che in passato e apriamo alla meritocrazia".
E infine l'sms della moglie Agnese " su "umanista" ho sbagliato"
Nelle stesse ore la FLC CGIL comunica "Le proposte delle organizzazioni sindacali sono chiare e precise su precari, dirigenti scolastici, difesa della contrattazione e rinnovo del contratto nazionale. In assenza di risposte concrete le lotte continueranno a partire dai presìdi a Montecitorio e in tutta Italia del 18, 19 e 20 maggio. Non escludiamo nulla compresi ulteriori scioperie non ci faremo intimidire da nessuno.
Domani intanto alle 11, in Aula alla Camera riprendono i lavori per l'approvazione del DDL, a partire dallo spinosissimo art. 8 Organico dell'autonomia per l'attuazione dei piani triennali dell'offerta formativa, sul quale si è interrotta la seduta venerdì sera Riforma. Maggioranza scivola su articolo 8, albi territoriali e chiamata dei dirigenti. Discussione riprenderà lunedì

Sabato 16 maggio

Il seguito dell'esame, con votazioni, iniziato nella giornata di venerdì 15 maggio proseguirà nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna), per concludersi alle ore 13 di mercoledì 20 maggio, previe dichiarazioni di voto, con ripresa televisiva diretta, a partire dalle ore 11,15.

Da Cobas qui

Scuola, i Cobas sfidano il Garante: “Due giorni di blocco degli scrutini”


La replica dell’Autorità: «È un danno illegale agli studenti»
Blocco degli scrutini e di ogni attività scolastica per due giorni consecutivi, a partire dal giorno seguente la fine delle lezioni. È la risposta annunciata dal Cobas «alle minacce di precettazione» dell’Autorità di garanzia degli scioperi. Piero Bernocchi, portavoce nazionale, auspica che «lo stesso facciano tutti gli altri sindacati», invitati comunque a scendere in piazza - assieme al «popolo della scuola pubblica» - domenica 7 giugno. La risposta del Garante arriva a stretto giro: «Premesso che chi si muove fuori dalle regole danneggia solo e soltanto studenti e famiglie - spiega Roberto Alesse - e a loro dovrà spiegare le ragioni di un eventuale blocco illegale degli scrutini, l’Autorità come annunciato nei giorni scorsi, valuterà la legittimità dell’atto di proclamazione nelle prossime ore e lo farà con rigore a tutela degli utenti».

Da Orizzonte scuola qui
Graduatorie di istituto: decreto finestra inserimento abilitati e specializzati sostegno. Titolo entro 1° agosto

Le graduatorie di istituto prevederanno due finestre semestrali (1° febbraio e 1° agosto) per l'inserimento del titolo di abilitazione e la specializzazione su sostegno. Abilitati e specializzati hanno priorità nell'attribuzione delle supplenze.
Al fine di utilizzare il personale in possesso di abilitazione ovvero del titolo di specializzazione sul sostegno, il Miur procederà all'aggiornamento delle graduatorie di istituto con l'inserimento in elenco aggiuntivo di coloro che conseguiranno il titolo entro il 1° agosto negli anni intermedi di vigenza delle graduatorie di istituto.
I soggetti già collocati nella III fascia delle graduatorie di istituto che acquisiscono il titolo di abilitazione rispettivamente entro il 1° febbraio ed entro il 1° agosto di ciascun anno possono richiedere l'inserimento in II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto e sono posizionati in elenco aggiuntivo relativo alla rispettiva finestra di aggiornamento.
Lo stesso limite temporale vale anche per la scuola di infanzia e primaria (in questo caso, naturalmente, non vi è un precedente inserimento in III fascia, ma si entra direttamente in II).
N.B. Il decreto parla di soggetti già collocati nella III fascai delle GI per la secondaria e che acquisiscono il titolo entro i limiti temporali indicati. Da chiarire se sarà possibile inserirsi in II fascia, avendo acquisito il titolo, pur non essendo iscritti in III.
I punteggi dei docenti che chiedono l'inserimento sono calcolati secondo la tabella A allegata al dm n. 308/2014
Sono valutabili i titoli conseguiti entro il 23 giugno 2014 (termine ultimo per la presentazione della domanda per le GI 2014/2017).
Nel periodo tra una finestra semestrale e l'altra, il titolo di abilitazione rappresenta titolo di precedenza assoluta per l'attribuzione di supplenze da III fascia delle graduatorie di istituto per i soggetti che vi sono inseriti. La domanda va presentata per via telematica alla scuola polo, che procede alla variazione.
N.B. In subordine allo scorrimento delle graduatorie di istituto il possesso dell'abilitazione rappresenta titolo prioritario nella scelta dei supplenti attraverso messa a disposizione.
Titolo specializzazione sostegno
Negli stessi termini temporali (1° febbraio e 1° agosto) è consentito agli aspiranti che hanno conseguito il titolo di specializzazione per il sostegno di inserirlo nelle graduatorie di istituto in cui sono presenti, per l'attribuzione delle relative supplenze. L'inserimento non dà luogo in questo caso a riconoscimento di punteggio, che sarà inserito al rinnovo triennale delle graduatorie.
In subordine rispetto allo scorrimento delle graduatorie di istituto, il possesso del titolo di specializzazione su sostegno rappresenta titolo prioritario nella scelta dei supplenti per i relativi incarichi attraverso messa a disposizione.
Presentazione domande
Con apposito decreto direttoriale saranno stabilite le modalità operative di attuazione del presente decreto.
Decreto Miur n. 248 del 4 maggio 2015
La nota di accompagnamento

Venerdì 15 maggio
L'esame, con votazioni, è iniziato venerdì 15 maggio (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna) e proseguirà nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna), per concludersi alle ore 13 di mercoledì 20 maggio, previe dichiarazioni di voto, con ripresa televisiva diretta, a partire dalle ore 11,15.
    
Da Orizzonte scuola:

Riforma. Maggioranza scivola su articolo 8, albi territoriali e chiamata dei dirigenti. Discussione riprenderà lunedì

DDL Scuola. A Montecitorio approvato art. 1: più autonomia e monte ore rimodulato

Riforma. Approvato articolo 3: arriva curriculum studente

Riforma. Approvati articoli 4 e 5: collegamento con lavoro e insegnamenti nelle carceri. Maggioranza battuta su emendamento

Giovedì 14 maggio


Comunicazioni del Presidente della Camera all'Assemblea

(seduta di mercoledì 13 maggio 2015)
Comunico che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, si è convenuto all'unanimità che nella giornata di domani avrà luogo la discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2994 e abbinate – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
  Il seguito dell'esame, con votazioni, inizierà nella giornata di venerdì 15 maggio (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna) e proseguirà nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 (antimeridiana e pomeridiana, con prosecuzione notturna), per concludersi alle ore 13 di mercoledì 20 maggio, previe dichiarazioni di voto, con ripresa televisiva diretta, a partire dalle ore 11,15.
    

Da Orizzonte scuola qui

DDL Scuola: ipotesi idonei in piano assunzioni 2015. PD al lavoro

Unanimità all'interno del gruppo Pd in commissione Cultura alla Camera sull'emendamento a firma Umberto D'Ottavio e Simona Malpezzi al ddl Scuola per inserire nel piano straordinario di assunzioni 2015 anche gli idonei del concorso a cattedre 2012. Lo riferiscono fonti parlamentari.
Il Pd - che si è riunito fino a poco fa per esaminare gli emendamenti del gruppo - ha deciso di puntare, tra gli altri, su quello che anticipa l'assunzione degli idonei già al 1° settembre 2015.
Durante il passaggio in commissione infatti, sabato 9 maggio, era stata approvata una modifica che prevede l'immissione in ruolo dal 2016. Riforma. Riformulato emendamento per idonei esclusi con assunzione nel 2016/17. Concorso: riconoscimento TFA
Sul tema la maggioranza è compatta - raccontano alcuni presenti - ma si attende il via libera del governo per approvare la norma in aula.
A breve si terrà una riunione del Pd - riferiscono fonti interne al gruppo - con i membri democratici della commissione Bilancio per verificare che gli emendamenti più importanti passino la tagliola dell'inammissibilità per copertura finanziaria.
Ci risulta che la Commissione Bilancio sia stata convocata alle 19 per decidere la sorte delle 1800 proposte di modifica che - visto il collegamento al Def del provvedimento - devono avere adeguate coperture economiche.
Potrebbe quindi riaccendersi una nuova speranza per i cosiddetti "idonei" del concorso 2012, a lungo inclusi nel piano straordinario e poi spariti quando si è trattato di mettere nero su bianco. La loro esclusione - si tratta di personale che ha superato tutte le prove del concorso 2012 - non è gradita a livello trasversale, e la svolta di oggi potrebbe essere molto significativa. Attendiamo gli sviluppi.

Mercoledì 13 maggio

Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)

Da giovedì 14 maggio avrà luogo, ove deliberato il termine per la conclusione dell'esame in Assemblea, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del regolamento, l’esame del disegno di legge n. 2994 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, previa votazione della questione pregiudiziale di costituzionalità(collegato alla manovra di finanza pubblica).

Da Anief qui

DDL Scuola – Testo quasi blindato: alla Camera già scaduti i tempi per le modifiche, ora la “palla” passa al Senato dove sarà difficile approvare altri emendamenti


Per vedere novità nel disegno di legge di riforma bisognerà ora appellarsi al Senato, dove però saranno ammessi solo quelli bocciati in VII commissione di Montecitorio. Siamo di fronte a un paradosso, perché si sta approvando il provvedimento malgrado le forti proteste di queste ultime settimane, culminate con diversi scioperi con adesioni record. E al Governo si lamentano anche perché i sindacati fanno ricorso.

Marcello Pacifico (Anief-Confedir): se siamo costretti al rimedio estremo, l’impugnazione in tribunale, è solo per la cattiva amministrazione di chi governa la scuola. E che anche dopo aver prodotto danni non indifferenti lascia l’incarico sistematicamente impunito.

Sulla riforma della scuola non solo il Governo continua a procedere senza ascoltare la piazza, ma d’ora in poi in Parlamento sarà molto difficile poter cambiare il testo del disegno di legge 2994 uscito nelle ultime ore dalla Commissione Cultura della Camera: i tempi per ulteriori eventuali modifiche da apportare sono stati strettissimi e sono già scaduti. A questo punto, per approvare gli altri emendamenti bisognerà spostarsi in Senato, dove però saranno ammessi solo quelli bocciati in VII commissione di Montecitorio. Il rischio che si corre, a questo punto, è che il testo che uscirà da Palazzo Madama, nei piani del Governo nella seconda decade giugno, sarà praticamente lo stesso in procinto di essere licenziato alla Camera.

Forse, però, i giochi non sono ancora fatti: il ddl potrebbe infatti cambiare faccia sia per volontà politica, sulla spinta della piazza, sia a seguito dell’esito del voto derivante delle prossime elezioni regionali. Se non è stato fatto sinora è solo per la mancanza di volontà da parte delle istituzioni di ascoltare quanto sostengono da mesi gli addetti ai lavori. E a chi dice, nel Governo, in particolare il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, che “i sindacati fanno falli di frustrazione” derivante dalla “rabbia accumulata per tutti quei provvedimenti che non sono riusciti a bloccare” e che “hanno utilizzato le devastanti graduatorie per fare fortuna”, ricordiamo che è solo grazie al sindacato che le lavoratrici e lavoratori della scuola hanno ancora la speranza di una scuola più giusta, più efficiente e democratica

Il sindacato è convinto che se sempre più spesso sono i tribunali a dover porre rimedio alle ingiustizie create dal legislatore è soprattutto perché da anni la concertazione è di fatto diventata un tenero ricordo. Con tutti i governi degli ultimi 15 anni, di destra e sinistra, che non si sono fatti problemi a calpestare il diritto e la Costituzione. E le forti proteste di queste ultime settimane, culminati con degli scioperi con adesioni record, è la testimonianza di quanto non sia più tollerato questo modo di procedere.

“Se si è giunti al muro contro muro – ricorda Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – non è certo colpa di chi rappresenta le idee e la volontà dei dipendenti della scuola. Il rimedio estremo, l’impugnazione in tribunale, si è reso necessario non di certo per volontà del sindacato, ma a seguito della cattiva amministrazione di chi governa la scuola. Che crea delle leggi a testa bassa. Come sta facendo l’attuale Governo, che ignora ottusamente la protesta di centinaia di migliaia di lavoratori e la volontà di essere rappresentati, come accaduto a fine aprile in occasione del rinnovo del Cspi quando si sono recati alle urne scolastiche 450mila dipendenti”.

“Secondo noi è arrivato il momento – continua il sindacalista Anief-Confedir – che anche i politici si assumano le loro responsabilità: perché se un dirigente dello Stato commette dei gravi errori nel corso del suo operato deve pagare di tasca propria, un deputato che nel corso del mandato incorre nelle stesse mancanze, producendo un serio danno pubblico e alla collettività, deve sempre e comunque rimanere impunito?”

“Certamente, anche il sindacato è convinto che non occorre presentare ricorsi per essere ascoltato, ma quando si trova ad interagire con un’amministrazione che tratta la scuola in modo superficiale – che non accoglie alcun emendamento e arriva anche a zittire il sindacato convocato per esprimere il proprio giudizio - non c’è altra scelta. Perché la scuola è di tutti, ad iniziare da chi la vive ogni giorno, e non di certo – conclude Pacifico - del politico di turno incaricato di ricoprire quel ruolo per un periodo limitato ad una legislatura”


Da Orizzonte scuola qui

DDL Scuola: voto finale slitta al 20 maggio

L'aula della Camera ha votato l'inserimento all'ordine del giorno di oggi - come stabilito dalla capigruppo - la votazione delle questioni pregiudiziali al ddl buona scuola. Dunque l'assemblea di Montecotorio ha iniziato a votare quella presentata da Sel.
Il voto finale sul ddl buona scuola non sarà più martedì 19 maggio ma mercoledì 20, dunque slitta di un giorno il primo sì della Camera al disegno di legge del governo sulla scuola. Lo ha stabilito la capigruppo della Camera
Oggi è stato dato il via libera al testo del ddl Scuola in commissione Cultura alla Camera. Durante la seduta di questa mattina, la VII commissione ha approvato a maggioranza il testo della riforma e ha dato il mandato alla relatrice, Maria Coscia (Pd), di riferire in aula. L'approdo in assemblea infatti è previsto per la giornata di domani.
Qui puoi leggere il testo del DDL
Riforma, scarica il testo che sarà licenziato dalla VII Commissione cultura.
Intanto anche la I Commissione ha completato il proprio lavoro Il DDL è costituzionale
Arrivano anche smentire sull'utilizzato della fiducia da parte del governo sulla riforma de scuola.
Il metodo dovrebbe continuare ad essere quello del confronto e del dialogo, come anticipato da Marcucci DDL Scuola.

Martedì 12 maggio
commissione CULTURAINCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI
Incontro con una delegazione della Commissione cultura, istruzione, giovani e bambini dell’Assemblea Nazionale del Vietnam
AL TERMINE UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Alla Camera dei Deputati: 14 maggio avrà luogo, ove deliberato il termine per la conclusione dell'esame in Assemblea, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del regolamento, l’esame del disegno di legge n. 2994 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, previa votazione della questione pregiudiziale di costituzionalità(collegato alla manovra di finanza pubblica).


Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Il testo del DDL è costituzionale, il via dalla I commissione. Su digitale coinvolgere Garante Privacy

Nessuno stop da parte della Commissione I affari costituzionali, nessun articolo della Costituzione violato, si procede con l'approvazione.
Prevedere, per quanto riguarda il Piano nazionale scuola digitale, il parere del Garante per la protezione dei dati personali; coinvolgere maggiormente le Regioni, in particolar modo "in materia di revisione dei percorsi dell'istruzione professionale" e sui livelli essenziali delle prestazioni, per garantire "l'effettività del diritto allo studio".
Sono due delle tre osservazioni contenute nel parere favorevole espresso dalla commissione Affari costituzionali della Camera al ddl Scuola.
La terza osservazione della I commissione è quella di "valutare l'opportunità di definire maggiormente i principi e criteri direttivi della delega", in riferimento all'effettiva garanzia del diritto allo studio ("Non vengono enucleati - si legge - principi e criteri direttivi per l'individuazione dei livelli essenziali del diritto allo studio"). Lo stesso vale per la parte relativa a istituzioni e iniziative scolastiche italiane all'estero.


Da Anief qui

1) Firma digitale: il MIUR procede ad adeguamenti dell’hardware e del software  
Si rendono necessari entro il 1 settembre 2015, quando non avranno più validità le firme digitali apposte tramite dispositivi che non risultino conformi ai requisiti di sicurezza certificati dall’Organismo per la certificazione della sicurezza informatica.
2) Un politologo che vogliamo ringraziare
Registriamo con piacere, e riportiamo da un intervento di Ilvo Diamanti.
3) Stato di agitazione permanente che giunga al blocco degli scrutini
E’ ciò che chiede buona parte della gran massa di lavoratori che lo scorso 5 maggio hanno manifestato, e che adesso sono insoddisfatti degli emendamenti al testo del Ddl ‘Buona Scuola’.
 





 
Lunedì 11 maggio

Camera dei Deputati: da giovedì 14 maggio avrà luogo, ove deliberato il termine per la conclusione dell'esame in Assemblea, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del regolamento, l’esame del disegno di legge n. 2994 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, previa votazione della questione pregiudiziale di costituzionalità(collegato alla manovra di finanza pubblica)

OGGI in Commissione cultura :

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI
Incontro con una delegazione della Commissione cultura, istruzione, giovani e bambini dell’Assemblea Nazionale del Vietnam
 
Al termineUFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Da Orizzonte scuola qui
 Riforma. Tutte le modifiche, la scheda di approfondimento. Testo sarà licenziato domani da VII commissione

Come promesso, l'analisi dei cambiamento effettuati dalla VII commissione cultura alla Camera dopo la discussione e l'approvazione degli emendamenti di sabato sera.
Il testo non subirà altre modifiche e sarà licenziato domani dalla VII Commissione cultura alla Camera. Si passa quindi all'aula.
Domani la commissione Cultura alla Camera - dopo aver concluso sabato l'esame di tutti gli emendamenti - darà il via libera al testo del ddl Scuola e voterà il mandato alla relatrice, Maria Coscia (Pd), per riferire in aula. L'approdo in assemblea è previsto per giovedì mattina.
Uno dei principi fondamentali della riforma è il rafforzamento dell'autonomia scolastica, cioè una maggiore libertà nella gestione degli edifici, della didattica, dei progetti formativi e dei fondi a disposizione di ogni singola scuola: le scuole avranno l'onere di determinare triennalmente la propria offerta formativa e a questa triennalità saranno legati altri adempimenti dell'amministrazione, come gli organici, la mobilità del personale e le assunzioni.
L'organico sarà gestito interamente dal dirigente scolastico che potrà proporre le cattedre e i posti utilizzando gli albi territoriali costituiti dagli Uffici scolastici regionali in base a una sua valutazione. La chiamata degli insegnanti sarà, dunque, senza più graduatorie ma sulla base degli albi (o ambiti) a cui si accederà per concorso pubblico oppure che rientreranno nel Piano straordinario di assunzioni di settembre 2015.
Ecco i contenuti del testo così come modificato dalla commissione.
PIÙ AUTONOMIA: MONTE ORE RIMODULATO. Con la modifica dell'articolo 1 è stata ribadita l'autonomia scolastica da attuare attraverso alcuni strumenti: la possibilità di rimodulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina; il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo.
Le scuole dovranno dunque garantire 'l'apertura pomeridiana delle scuole e la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe' o potrà prevedere 'articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009'.
Infine, le scuole potranno rimanere aperte anche d'estate. Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, infatti, gli istituti e gli enti locali promuoveranno 'attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive' da svolgersi negli edifici scolastici.
100 MILA ASSUNZIONI. MA IDONEI NEL 2016. Il testo - dopo il passaggio in commissione - conferma l'assunzione, da quest'anno, di circa 100 mila docenti: i vincitori del concorso a cattedre del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Rimangono fuori dal Piano straordinario di assunzioni gli idonei del concorso 2012. Per loro l'assunzione - prevede un emedamento di Forza Italia - arriverà il 1° settembre 2016.
FUTURO CONCORSO PER SOLI ABILITATI. IDONEI MAX 10%. Per quanto riguarda gli abilitati Tfa e Pas, anche loro esclusi dal Piano assunzioni, è stato previsto un concorso 'ad hoc': il concorsone dovrà essere bandito entro il 1° ottobre 2015 e vi potranno accedere, per l'assunzione a tempo indeterminato, 'esclusivamente i candidati in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento per la classe di concorso o la tipologia di posto per cui concorrono'. Inoltre, è stato previsto un limite al numero di idonei: non potranno essere più del 10% del numero dei posti banditi.
Sempre per il futuro concorso viene previsto che costituiranno titoli 'valutabili in termini di maggior punteggio': aver insegnato per massimo 180 giorni con contratti a tempo e il titolo di abilitazione all'insegnamento 'conseguito a seguito sia dell'accesso ai percorsi di abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, sia del conseguimento di specifica laurea magistrale o a ciclo unico'. Le graduatorie avranno dureranno 3 anni.
FORMAZIONE DOCENTI E BONUS ANNUALE. I docenti avranno 500 euro all'anno per la propria formazione: si va dai libri ai software, dai concerti ai corsi. A questi si aggiungono anche 40 milioni di euro stanziati per la loro formazione durante il servizio. Il ddl, inoltre, mette a disposizione 200 milioni di euro a partire dal 2016 per il merito del singolo docente: il bonus verrà distribuito dal dirigente al docente che lo merita, motivando la decisione al consiglio di Istituto.
PRIMA COPERTURA ORGANICO SOSTEGNO, POI CATTEDRA. Il governo è delegato a rivedere i criteri di inserimento nei ruoli di sostegno e, in particolare, a garantire che l'alunno con disabilità abbia per l'intero grado d'istruzione lo stesso insegnate di sostegno. L'esecutivo dovrà quindi prevedere 'la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendete possibile allo studente lo stesso insegnante di sostegno per l'intero ordine o grado d'istruzione'.
Inoltre dovrà essere previsto 'che il passaggio di cattedra su posto disciplinare', non avvenga 'prima di aver coperto il posto organico di sostegno'.
2015/16 ANNO TRANSITORIO. ALBI COME PROVINCE. Il ddl disciplina l'istituzione dell'organico dell'autonomia, che sarà composto da posti comuni, posti di sostegno e posti per il potenziamento dell'offerta formativa. L'anno scolastico 2015-2016, con le modifiche, diviene di fatto un anno transitorio. Per il prossimo anno, infatti, gli ambiti territoriali' delle scuole avranno 'estensione provinciale'. Questi saranno poi ridefiniti nel 2016, all'interno dei quali saranno costituite le Reti di scuole.
'RETI' DA 2016, MENO SEGRETERIE E PIÙ MOBILITÀ. Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali e le Reti di scuole (queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le segreterie amministrative). La modifica introdotta in commissione prevede che entro il 31 marzo 2016 gli uffici scolastici regionali dovranno definire l'ampiezza degli 'ambiti territoriali' - che dovranno essere 'inferiori' alla provincia - e dentro i quali saranno istituite le Reti di scuole. Queste - che dovranno essere costituite entro il 30 giugno 2016 - potranno sottoscrivere accordi per la gestione delle 'risorse professionali' (il personale), le attività amministrative (segreterie) e le iniziative didattiche.
COME SARANNO FORMATI GLI AMBITI TERRITORIALI. I futuri ambiti territoriali (a regime dal 2016/2017) saranno definiti in base a tre criteri: la popolazione scolastica; la prossimità (quindi la vicinanza) delle istituzioni scolastiche; e le caratteristiche del territorio. Quindi sarà tenuto conto - prevede l'emendamento - anche 'delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole in carcere, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in essere'.
LE RETI DI SCUOLE. All'interno degli 'ambiti' si formeranno le reti di scuole. Come detto, queste potranno sottoscrivere degli accordi; sarà il Miur, entro 120 dall'approvazione del ddl, a emanare le linee guida con i criteri di cui dovranno tenere conto i futuri accordi. Dunque le convenzioni conterrano i 'criteri' e le modalità' per l'utilizzo dei docenti all'interno della rete; in altre parole, i professori potranno muoversi all'interno delle Rete che corrisponderà a un determinato territorio, che potrà ovviamente comprendere più città.
E ancora: le reti si accorderanno anche sugli insegnamenti opzionali, quelli specialistici, di coordinamento e di progettazione funzionali ai piani dell'offerta formativa. Anche la formazione dei docenti potrà essere 'condivisa' e quindi ai docenti potrà essere chiesta maggiore mobilità anche per la propria formazione. Stessa cosa per le risorse: saranno destinate all'intera rete che dovrà gestirle 'per il perseguimento delle proprie finalità' e che dovrà rendere pubblici i rendiconti e le decisioni.
Infine, ma non meno importante, viene previsto che al fine 'di razionalizzare gli adempimenti amministrativi a carico delle istituzioni scolastiche', la parteche riguarda le pensioni, il Tfr e gli atti amministrativi della scuola, potrà 'essere svolta dalla rete di scuole in base a specifici accordi'. Fonti parlamentari spiegano che la norma potrebbe portare, in futuro, a una riduzione delle segreterie amministrative e, quindi, anche del personale Ata.
STOP PIANO ANNUALE, CI SARÀ SOLO POF TRIENNALE. Il Piano dell'offerta formativa sarà solo triennale, ma potrà essere 'rivisto annualmente entro il mese di ottobre'. E ancora: cambia l'iter di preparazione del Piano dell'offerta che sarà prima elaborato dal Collegio dei docenti sulla base 'degli indirizzi definiti' dal dirigente scolastico' e sarà poi approvato dal Consiglio di istituto.
Il nuovo Pof triennale dovrà prevedere 'il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia sulla base del monte ore degli insegnamenti, nonché del numero del numero di alunni con disabilità, fema restando la possibilità di istitutire posti di sostegno in deroga'. Infine, la modifica stabilisce che nel piano dovranno essere presenti non solo le attività formative dei docenti ma anche del personale Ata, in un primo momento escluso.
SCELTA DOCENTI RIMANE A DS. POTRANNO AUTOCANDIDARSI. La scelta dei docenti a cui attribuire gli incarichi rimarrà in capo al solo dirigente scolastico, ma i professori potranno inviare la propria candidatura. Il dirigente, per la copertura dei posti della scuola 'propone' gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti. Il preside potrà quindi utilizzare i professori in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, 'purché possegga titoli di studio, percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire'.
La proposta di incarico dovrà avvenire sulla base di questi criteri: durata triennale e rinnovabile per ulteriori cicli triennali; 'conferimento degli incarichi con modalità che valorizzino il curriculum, le esperienze e le competenze professionali, anche attraverso lo svolgimento di colloqui'; trasparenza e pubblicità degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet della scuola.
ASSEGNAZIONE E ACCETTAZIONE DELL'INCARICO. L'incarico è conferito con l'accettazione della proposta da parte del docente. Nel caso di più proposte, il docente effettua la propria opzione fra quelle ricevute, fermo restando l'obbligo di accettarne almeno una. In caso di inerzia dei dirigenti scolastici nella individuazione dei docenti, sarà l'ufficio scolastico regionale a provvede ad assegnarli d'ufficio alle istituzioni scolastiche. Lo stesso Usr provvederà a conferire l'incarico ai docenti non destinatari di alcuna proposta.
SUPPLENZE FINO A 10 GIORNI. Per quanto riguarda le supplenze, sarà sempre il dirigente a effettuare le sostituzioni dei docenti assenti - fino a 10 giorni - con personale dell'organico dell'autonomia che, 'se impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado d'istruzione di appartenenza'.
NO RETROATTIVO LIMITE 36 MESI CONTRATTI SUPPLENZE. Il limite di 36 mesi per i contratti dei docenti e del personale Ata per la copertura di posti vacanti e disponibili non sarà retroattivo. I 3 anni saranno contati dall'entrata in vigore della riforma.
SU PREMI E VALUTAZIONE DECIDE DIRIGENTE. Il conferimento dei premi e la valutazione dei docenti rimarranno in capo al dirigente scolastico: dunque non cambiano - nel passaggio alla Camera - le norme (tra le più contestate) contenute nel ddl Scuola. Dunque sarà il preside a valutare i docenti dopo il periodo di formazione (affiancato da un tutor) e a decidere a chi destinare il bonus annuale.
IN STAFF PRESIDE FINO A 10% DOCENTI. I dirigenti scolastici potranno individuare fino al 10% di docenti che lo 'coadiuvano' nel supporto organizzativo e didattico dell'istituzione colastica. I docenti individuati costituiscono lo staff del dirigente scolastico.
ARRIVA RIFORMA COMITATO VALUTAZIONE. Sì alla riforma del Comitato per la valutazione dei docenti, previsto da un decreto del 1994 del primo Governo Berlusconi. Il comitato rimarrà in carica per 3 anni scolastici (e non più uno solo), che sia presieduto dal dirigente scolastico e composto da due docenti della scuola (non viene prevista la presenza di supplenti), due rappresentanti dei genitori per la scuola dell'infanzia e primaria, di un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per la scuola superiore.
PIÙ RISORSE PER STIPENDI DS. IN 2015 +46 MLN. Aumento delle risorse del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici. Con una modifica la commissione ha deciso che per quest'anno il Fondo dovrà essere incrementato di 46 milioni di euro (invece che 12 milioni, come prevede ora dal testo) e che queste risorse siano utilizzate per il triennio scolastico passato (da 2012 al 2015). E ancora: altri 14 milioni (invece che 12) vengono stanziati per l'anno scolastico 2015/2016 e 36 milioni di euro all'anno a partire dal 2016.
IL 'TAGLIO DELLE DELEGHE'. Durante l'esame in commissione Cultura sono state cancellate dal testo una serie di deleghe al governo, tra quelle previste dall'articolo 21 del ddl, una vera riforma nella riforma. Dunque il governo non legifererà sul rafforzamento dell'autonomia scolastica, dei poteri del preside per la scelta e la valutazione dei professori e l'ampliamento delle competenze amministrative delle scuole. È stata poi soppressa la delega per il riordino dei organi dei convitti e quella sulle future assunzioni e valutazioni dei dirigenti scolastici.
Con larga maggioranza è stata successivamente cancellata la delega al governo per la riforma della governance e degli organi collegiali e la delega per rivere le norme sul digitale nelle scuole. Per quanto riguarda quest'ultimo tema, saranno le scuole a 'definire' la gestione dell'identità digitale di studenti, docenti e Ata; i criteri per la tutela della'riservatezza' dei dati personali degli studenti; e i criteri e le finalità per l'adozione di e-book e materiali digitali per la didattica.
 PER 5XMILLE FONDO 'AD HOC'. PEREQUAZIONE. AL 20% In sede di dichiarazione dei redditi, a partire dal 2016, il 5 per mille potrà essere destinato anche alle scuole, con la possibilità di indicare uno specifico istituto a cui destinare le risorse. Nonostente una modifica a firma della relatrice, Maria Coscia (Pd), non cambia la possibilità di destinare alla singola scuola una parte delle proprie tasse, come chiesto da molti esponenti delle opposizioni.
Le novità: la prima riguarda l'istituzione di un Fondo 'ad hoc' per il 5 per mille della scuola e, la seconda, riguarda la ripartizione dei futuri fondi (50 milioni di euro). L'80% andrà alle scuole in base alle scelte e il restante 20% a quelle che hanno ricevuto di meno. In altre parole, il Fondo di perequazione sale dal 10% (previsto dal testo originario del ddl) al 20% che sarà ripartito tra le scuole che non raggiungeranno una soglia minima di risorse, che dovrà essere stabilita dal Miur.
'SCHOOL BONUS' AL 65% PER EROGAZIONI LIBERALI. Il ddl prevede un credito d'imposta al 65% per il 2014 e al 50% per il 2016 per coloro che donano soldi 'per gli investimenti in favore' delle scuole, 'per la realizzazione di nuove strutture, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti'. E ancora: 400 euro all'anno, da detrarre ai fini Irpef, per ogni alunno iscritto alle scuole paritarie. Le detrazioni riguarderanno gli iscritti agli asili e alle scuole elementari private.
BANDI GARA PER SCUOLA INNOVATIVE. Il ddl prevede anche l'emanazione di un avviso pubblico per l'elaborazione di proposte progettuali per la realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'incremento dell'efficienza energetica e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento. Inoltre, vengono rafforzate le funzioni dell'Osservatorio per l'edilizia scolastica - al quale, in particolare, saranno affidati compiti di indirizzo e di programmazione degli interventi - e la redazione di un piano del fabbisogno nazionale 2015-2017, al quale sono destinate risorse già stanziate e non utilizzate.
Il governo ha poi deciso di ridurre le sanzioni per gli enti locali che non hanno rispettato gli obiettivi del patto di stabilità 2014 e hanno sostenuto, nello stesso anno, spese per l'edilizia scolastica. Infine, vengono stanziati 40 milioni per il 2015 per il finanziamento di indagini diagnostiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici scolastici.
 ISTRUZIONE ADULTI. Per sostenere e favorire nuovi assetti organizzativi e didattici, per aumentare l'istruzione degli adulti, il ddl prevede che il Miur - entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della riforma - dovrà modificare le norme in merito.
MATERIE OPZIONALI 2° BIENNIO E ULTIMO ANNO SUPERIORI. Le scuole introdurranno, anche utilizzando la quota di autonomia, insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno delle scuole superiori.
CURRICULUM STUDENTE FARÀ MEDIA PER ESAME STATO. Per l'esame di Stato delle scuole superiori la commissione d'esame terrà conto del curriculum dello studente.
ARRIVA POTENZIAMENTO PER TUTTE LINGUE UE. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, 'nonché alla lingua inglese e alle altre lingue comunitarie', anche mediante utilizzo della metodologia Content language integrated learning.
OK PIÙ STORIA E FILOSOFIA E COMPETENZE CINEMA-MUSICA. Potenziamento non solo delle competenze nella musica e nell'arte, ma anche 'nello spettacolo dal vivo', nel cinema, e delle conoscenze storiche e filosofiche.
PIÙ ATTIVITÀ IN LABORATORIO. Il testo, in particolare all'articolo 2 (sull'autonomia scolastica) prevede il 'potenziamento delle metodologie laboratoriali e della attività di laboratorio'.
STOP CYBERBULLISMO E DISPERSIONE. La commissione, durante l'esame, ha approvato l'emendamento della relatrice per il contrasto al cyberbullismo e alla dispersione scolastica. Dunque tra gli obiettivi nazionali che le scuole dovranno garantire dovrà esserci il 'contrasto' della dispersione scolastica, al bullismo della e dovrà essere garantita 'la più ampia inclusione scolastica'. Non solo perché le scuole dovranno garantire il diritto allo studio degli alunni 'con bisogni educativi speciali' anche attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.
TECNICO INFORMATICO SCELTO TRA PERSONALE ATA. Le scuole potranno individuare - nell'ambito dell'organico dell'autonomia - il personale Ata per il coordinamento del contesto amministrativo e informatico delle attività del Piano nazionale della scuola digitale.
 EQUIPOLLENZA LAUREE 3+2 E TITOLI ACCADEMIE. È riconosciuta 'l'equipollenza' alla laurea triennale, magistrale e alla specializzazione dei titoli rilasciati da scuole e istituzioni formative nei settori di competenza del ministero dei Beni culturali.
ARRIVANO 56 MLN PER AFAM IN 2015-2022. Il Fondo per il funzionamento amministrativo e didattico delle istituzioni statali dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) è incrementato di 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2022.
A MENSA ALIMENTI A KM ZERO E DA AGRICOLTURA BIO. Le istituzioni che gestiscono le mense scolastiche potranno inserire nei bandi di gara, per l'affidamento dei servizi, criteri di priorità per l'inserimento di prodotti agricoli e alimentari a chilometri zero, proveniente dall'agricoltura biologica, a ridotto impatto ambientale e di qualità e della pesca sociale.
TECNICHE PRONTO SOCCORSO IN TUTTI I CICLI. Per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso nelle scuole elementari, medie e superiori saranno attivate 'iniziative specifiche' rivolte agli studenti.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ANCHE ALL'ESTERO. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si potrà realizzare anche all'estero, per favorire contestualmente l'acquisizione di una lingua straniera'.
STOP A NORMA SU APPRENDISTATO. Soppressa la norma contenuta nel ddl Scuola che prevedeva la possibilità di stipulare contratti di apprendistato per gli studenti delle scuole superiori per la qualifica e per il diploma professionale. A quanto si apprende la norma sarebbe stata soppressa perché in contrasto con quanto prevede il Jobs act.
IN REGISTRO IMPRESE ALBO PMI PER ALTERNANZA. Presso le Camere di commercio sarà istituita una apposita sezione speciale del Registro delle imprese a cui dovranno essere iscritte le Pmi per l'alternanza scuola-lavoro.
CHI USA EDIFICI È RESPONSABILE. Gli esterni che usufruiranno dell'edificio scolastico per effettuare attività di scuola saranno responsabili 'in ordine di sicurezza ed al mantenimento del decoro degli spazi'


Domenica 10 maggio

La seduta prevista per oggi non ha avuto luogo.
La riforma ha passato l'esame della VII Commissione. Adesso alla Camera, quindi al Senato

Da Orizzonte scuola qui

Immissioni in ruolo: 2015 incarico provvisorio, nel 2016 precedenza mobilità docenti assunti entro 2014/15. Deroga al vincolo triennale

Si va delineando l'art. 8 del DDL Scuola, licenziato dalla Commissione Cultura e dalla prossima settimana in discussione alla Camera. Parliamo di mobilità straordinaria e dell'intreccio con il piano straordinario di immissioni in ruolo.
Vi proponiamo gli art. 5.bis e art. 11.bis introdotti nel testo
Art. 5bis
"Per l'a.s. 2015/16 l'attribuzione di incarichi su albi territoriali per i soggetti di cui al comma 5 avrà carattere annuale."
I soggetti di cui al comma 5 sono, naturalmente, i destinatari del piano straordinario di immissioni in ruolo di settembre 2015 (GaE e GM vincitori)
Per essi si prospetta, per il 2015/16, un incarico "provvisorio". L'attribuzione degli incarichi con durata triennale avverrà invece a partire dall'a.s. 2016/17, dopo il piano straordinario di mobilità, così come prospettato dall'art. 11.bis
"11-bis. Per l'anno scolastico 2016/2017 è avviato un piano straordinario di mobilità su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tale personale partecipa, a domanda e per il predetto anno scolastico, alla mobilità per tutti gli albi territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza sulla provincia di cui all'articolo 399, comma 3, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dall'articolo 15, comma 10-bis, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013, n. 128.
Successivamente, i docenti assunti a tempo indeterminato a seguito del piano straordinario di cui all'articolo 8 della presente legge e assegnati, in via provvisoria e per l'anno scolastico 2015/2016, agli albi territoriali, partecipano per l'anno scolastico 2016/2017 alle operazioni di mobilità territoriale, anche interprovinciale, ai fini dell'attribuzione dell'incarico triennale."
N.B. la parte dell'emendamento del comma 11.bis "alle operazioni di mobilità territoriale, anche interprovinciale" va sostituita con "alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale"
Quindi, attuato il piano straordinario di assunzioni nel 2015/16 (nel quale potrà capitare che qualcuno non troverà posto nella provincia delle GaE o nella regione delle GM e dovrà essere assunto in altro ambito territoriale, tra quelli scelti nella domanda di assunzione), nel 2016/17, tutti i docenti di ruolo parteciperanno ad un piano di mobilità, distinto in due fasi.
La prima riguarderà i docenti già di ruolo, assunti entro l'a.s. 2014/15, i quali potranno partecipare alla mobilità inteprovinciale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia. Verosimilmente potranno essere considerati tali anche quelli occupati, solo in via provvisoria, dai neoimmessi 2015. 
Questi ultimi parteciperanno alla seconda fase della mobilità, su tutti gli ambiti territoriale a livello nazionale.
Nell'emendamento non è scritto, ma chi non dovesse presentare domanda rischierebbe di essere assegnato d'ufficio all'ambito territoriale.
Questo emendamento risponde da un lato alle esigenze di coloro che hanno cambiato provincia nell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del 2014 e che adesso, in vista del piano straordinario di assunzioni, chiedono di rientrare e dall'altro alle richieste dei docenti già di ruolo che, stante le attuali regole della mobilità, avrebbero potuto essere penalizzati dal piano straordinario di immissioni in ruolo, che va a coprire tutti i posti disponibili.
PS. Ricordiamo che il personale docente già assunto in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della presente legge conserva la titolarità presso la scuola di appartenenza. Il personale docente in esubero o soprannumerario nell'anno scolastico 2016-2017 è assegnato a domanda a un ambito territoriale. Dall'anno scolastico 2016-2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali.
Nell'emendamento non sono presenti riferimenti alle tutele di legge, che saranno disciplinate negli appositi contratti.
Alla fine l'emendamento approvato, prima firmataria Carocci, è quello del PD, che aveva già annunciato di voler slittare tutto il complesso intreccio tra piano straordinario della mobilità e assunzioni in ruolo 2015 al prossimo anno scolastico (come da noi anticipato  Per il PD non c'è tempo adesso ), mentre non ha incontrato il favore quello della Lega, che chiedeva di anticipare il piano alla fase precedente alle immissioni in ruolo (concretamente molto dfficile da realizzare, visti i tempi). 

 
Sabato 9 maggio
 
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
Il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti della Relatrice 4.3000, 8.3001 e 15.3000, riferiti al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (C. 2994 Governo e abb.), è fissato per le ore 9.30.
 
da Orizzonte scuola qui
Riforma passa esame della VII Commissione, i cambiamenti. Adesso alla Camera, quindi al Senato
 
Tempi record, di sabato sera approvato il testo della riforma in VII Commissione cultura alla Camera. Soddisfazione della maggioranza, per l'opposizione è un testo peggiore della proposta governativa.
Che l'80% di docenti abbia scioperato e mezzo miglione di persone sia sceso in piazza giorno 5 maggio non ha fermato l'iter parlamentare del ddl sulla riforma della scuola.
Il dialogo con i sindacati che avrebbe dovuto riprendere a breve evidentemente era una farsa, dato che in serata il testo della riforma ha passato il vaglio della VII Commission cultura con cambiamenti che non ne modificano l'impianto. Alla fine dell'articolo, alcuni dei cambiamenti effettuati. Il resto lo analizzeremo nella mattinata di domani.
Poche le richiesta accolte dalla maggioranza reltivamente alle richieste del mondo della scuola. C'è fretta di concludere, per dare via alle assunzioni, ma anche per presentare la riforma agli elettori che saranno chiamati a votare il 31 maggio per le amministrative.  Chissà, però, se il mondo della scuola si lascerà convincere della bontà del testo.
Molti i punti critici rimasti invariati nonostante le richieste pressanti dal mondo della scuola, a partire dal ruolo del dirigente che sceglierà i docenti da assumere nella scuola. Modifiche, invece, relativamente agli albi territoriali, al ruolo degli organi collegiali che manterranno le prerogative per la definzione del POF.
Si apre uno spiraglio per gli idonei del concorso, mentre per TFA, SFP e PAS resta il concorso a cattedra.
Elena Centemero di Forza Italia valuta con favore la riformulazione degli emendamenti sul Tfa (Tirocinio formativo attivo, legati agli emendamenti 8.1, 8.50 e 8.51): "come avevo più volte sostenuto per rispetto verso questi docenti sarà possibile un concorso riservato solo agli abilitati per titoli e per esami. Personalmente, avevo chiesto una riserva nel concorso e mi ritengo soddisfatta della soluzione cui si è giunti. Mi batterò per il riconoscimento del valore del titolo dei Tfa nel concorso.
Soddifazione dalla maggioranza, con la relatrice, Maria Coscia, convinta dell'operato del suo partito che avrebbe migliorato "il testo grazie a un lungo e approfondito ascolto e anche grazie alle proteste di pochi giorni fa".
"In questi giorni abbiamo lavorato a ritmi serrati e con attenzione perché - ha detto il sottosgretario Faraone in serata - la partita in gioco è molto alta. Il testo è stato migliorato grazie allo straordinario lavoro della relatrice e dei gruppi di maggioranza, nonché in un clima di confronto franco e costruttivo con le opposizioni presenti in Commissione."
Di diverso tenore le affermazioni del Movimento 5 stelle, assente per protesta durante i lavori in Commissione, "si continua a prendere per i fondelli il mondo della scuola. Il ddl che si sta delineando sarà addirittura peggiore di quello proposto dal governo."
 
Venerdì 8 maggio
Sabato 9 e domenica 10, la Commissione proseguirà, in sede referente, l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).
Il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti della Relatrice 2.3000, 6.3000, 7.3000, 8.3000, 11.3000 e 19.3000, riferiti al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (C.

2994 Governo e abb.), è fissato per le ore 19.


Da Orizzonte scuola qui

 


PD punta a graduatorie ad esaurimento svuotate, residuali 23.000 infanzia. Supplenze limite 36 mesi non retroattivo


Il PD punta a chiarire nero su bianco, con appositi emendamenti, un aspetto cruciale del piano straordinario delle assunzioni in ruolo, ossia lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento.
Uno degli aspetti più contestati dell'attuale formulazione del DDL è la parte in cui si dice che in caso di indisponibilità di posti per gli albi territoriali indicati, non si procede all'assunzione.
Una norma che, intrecciata con quella che qualche comma più avanti, annulla le Graduatorie ad esaurimento, non fa dormire sonni tranquilli a molti docenti, soprattutto coloro che non occupano una posizione alta in graduatoria e che dovranno sperare, per l'immissione in ruolo, nella mobilità a livello nazionale, o nell'incarico all'interno dell'organico dell'autonomia.
I prospetti resi noti dal Miur, tra l'altro, non hanno lasciato soddisfatti i docenti, che invece vi individuano delle falle nel conteggio dei posti disponibili.
Sembra che nel pacchetto di emendamenti presentati dal PD ci sia una soluzione per chiarire l'effettivo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, che quindi dovrebbero chiudere in ragione del fatto che non ci saranno più docenti da assumere.
Rimane invece la conferma della mancata assunzione dei 23.000 docenti della scuola dell'infanzia. Ossia, le immissioni in questo ordine di scuola potranno riguardare solo i posti disponibili in organico di diritto (le altre assunzioni dovranno riguardare la riforma 0-6)
Supplenze oltre i 36 mesi. Il PD sembra ancora convinto a non voler azzerare l'art. 12 contestato da tutto il personale della scuola, quello che vieta le supplenze su posti vacanti e disponibili oltre i 36 mesi, ma di togliere solo l'effetto retroattivo (contando quindi, ottimisticamente, sulla previsione di regolari concorsi triennali)

Giovedì 7 maggio
 

Da domenica 3 a venerdì 8 maggio 2015, la Commissione proseguirà in sede referente l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).
 
Da Anief qui
 
Lo sciopero corale dello scorso 5 Maggio, che ha fermato buona parte delle scuole in tutta Italia, e la brutta piega che hanno preso i lavori della VII Commissione della Camera sugli emendamenti al d.d.l. n.2994, dicono chiaramente la distanza tra le parti, su parecchi punti, e specialmente su due: la chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico, e il proposito del Governo di non assumere una parte degli aventi diritto (docenti e ATA che hanno più di tre anni di servizio con contratti a t.d.). Su questa seconda questione, è evidente a tutti – ma gli ipocriti non possono dirlo – che Renzi intende ottemperare solo parzialmente agli obblighi che scaturiscono dall’atto della messa in mora al governo italiano da parte della U.E. (2013) e dalla successiva sentenza di condanna emessa dalla CGUE nel novembre 2014. Nel giorno del 5 maggio, il nostro presidente, Marcello Pacifico - che nel 2010 aveva sollevato presso la Corte europea di giustizia la questione di legittimità della reiterazione sine die dei contratti a t.d. - ha depositato una denuncia, contro lo Stato italiano, presso la Segreteria della Commissione Europea e presso quella della Corte di giustizia. •La questione della “chiamata diretta” è paradossale: quando la Regione Lombardia ne avviò, per impulso dell’ex sottosegretario Valentina Aprea, la sperimentazione, il P.D. si scatenò contro, e l’on. Francesca Puglisi, responsabile Scuola dichiarò a l’Unità (27 marzo 2012) la ferma opposizione; la Presidenza del Consiglio si oppose alla sperimentazione lombarda e ottenne, dalla Corte Costituzionale, la sentenza numero 76/2013, redatta dall’allora giudice Sergio Mattarella. Nel contenuto, la questione è trattata negli artt. 2 e 7 del d.d.l. n.2994, negli artt.  2 e 7 del d.d.l. n.2994, rispetto ai quali i nostri iscritti hanno chiesto all’ANIEF di premere perché nelle chiamate in cattedra si rispetti il punteggio pregresso (titoli e anni di insegnamento), senza lasciare alla discrezionalità dei dirigenti scolastici la scelta dei professori, e perché si lasci cadere la previsione della periodicità triennale delle chiamate. Effettivamente, in audizione dinanzi alla Commissione “Cultura” della Camera, Marcello Pacifico ha avanzato le seguenti proposte emendative: - Art. 2, cc. 11, 13; art. 7, cc. 2-4, 6, eliminare la chiamata diretta del Dirigente scolastico del personale dagli albi regionali per la costituzione dell’organico funzionale o di personale esterno alla scuola, con il mantenimento dell’attuale suddivisione della pianta organica (organico di diritto ampliato preso da Gae e Gm + organico funzionale ampliato della scuola preso da Albi Regionali secondo i punteggi di provenienza delle graduatorie); - Art.7 comma 2, sostituire le parole “nonché al personale docente di ruolo già in servizio presso altra istituzione scolastica”, con il seguente testo: “con riguardo al punteggio di ciascuno nell’albo in cui è collocato. Per il personale a tempo determinato su posti non vacanti, laddove esistono esigenze sostitutive, si attinge per scorrimento dalle Graduatorie ad esaurimento di cui alle legge 26 dicembre 2006 n. 296, entro il 31 agosto di ogni anno, e dalle Graduatorie di Istituto di cui al Decreto del Ministro della Pubblica istruzione 13 giugno 2007, n. 131, durante l’anno scolastico in corso.” Comma 3, sopprimere. Comma 4, dopo la parola “posto”, inserire il seguente testo: “In ciascun albo territoriale, gli aventi diritto sono inseriti secondo ordine di punteggio con riferimento alla collocazione nelle graduatorie di provenienza.” Dopo le parole “popolazione scolastica”, inserire: “in nessun caso tale ampiezza potrà essere maggiore di quella adottata come criterio per la delimitazione dei distretti scolastici.” •Ritirandosi dai lavori in VI commissione, i deputati del M5S hanno implicitamente ammesso che non ci sono possibilità di migliorare il testo del decreto. Non la pensiamo allo stesso modo, e però, desideriamo segnalare quale sia, sull’argomento “chiamata diretta”, la posizione di questi deputati, formalizzata in una proposta di legge (la n. C. 2975, primo firmatario Silvia Chimienti). Secondo la Chimienti e gli altri firmatari, la chiamata diretta non dovrebbe esistere, e neppure gli albi territoriali; ciò per evitare che i docenti siano in condizione di precarietà esistenziale-professionale. Il conferimento degli incarichi dovrebbe essere fatto dagli uffici periferici del MIUR (Ambiti territoriali); in subordine, i deputati di M5S avanzano una proposta analoga a quella  dell’ANIEF: il mantenimento, anche nell’albo (fino all’a.s.2020 e al completo assorbimento degli aventi diritto), del punteggio che si ha nelle graduatorie di provenienza, concorsuali e/o “ad esaurimento”. •Riportiamo da un articolo (ReteScuole, 3 maggio) di un collega, Giovanni Cocchi, che domenica scorsa è riuscito a prospettare direttamente a Renzi (evento rarissimo) i propri convincimenti: “Lei sa benissimo come funziona ora il reclutamento…: si partecipa al concorso, poi il primo sceglie e così di seguito. Cosa c’è che non va in tutto questo che rispetta il merito, assicura trasparenza ed equilibrio tra le scuole (con i più bravi, i medi, i meno bravi equamente distribuiti)?. Mica ce lo ha spiegato, ci ha solo detto che il Dirigente deve poter essere libero di chiamare chi vuole con contratti triennali. Ora, anche facendo finta di non essere in Italia (il docente segnalato dal politico, l’amico del figlio, la fidanzata del nipote…) quanto saranno liberi i Dirigenti delle zone inquinate da mafia, camorra e ndrangheta? Quanti insegnanti meridionali saranno assunti nei territori più padani? Chi assumerà l’insegnante bravo ma gay, chi non vuole insegnare le crocette dell’Invalsi, chi la madre che ha la 104 per il figlio handicappato o la madre novantenne, chi deve andare spesso all’ospedale per la chemioterapia, chi la prof in gravidanza, chi…? Lei sa che chi ci liberò dal fascismo e scrisse la Costituzione si preoccupò di scriverci libertà di insegnamento, e dunque di apprendimento, perché solo dal libero confronto delle opinioni ognuno può costruirsi la sua e diventare un cittadino libero. Se un insegnante sa che il suo futuro, il merito, il sostentamento della famiglia dipenderanno, dopo 36 mesi, dalla condiscendenza, da quello che avrà detto, quanto sarà libero di dirlo? Altro che lo slogan del fare squadra: ci spieghi meglio perché vuole sostituire un reclutamento democratico e costituzionale con il rischio di clientele, discrezionalità, autoritarismo, sottomissione, pensiero unico; il controllo assoluto ed autoritario degli insegnanti ? •Desideriamo anche riportare parte di un documento sottoscritto da docenti e genitori di alunni della Scuola Primaria Grazia Deledda, di Roma: “Le parole da utilizzare per questa manovra strategica sono privilegio (assegnato al Preside), sudditanza (per i docenti scelti) e discriminazione (per i docenti scartati). Parole inappropriate ad un Stato di Diritto. Facile intuire quali verosimili scenari ne possano derivare in deroga a diritti, punteggi d’anzianità (l’anzianità è una maturazione d’esperienza professionale e non una malattia), possesso di titoli di studio e precedenze date dalla Legge 104/92 e assistenza a famigliari, a favore di logiche personali del Dirigente e rischi di favoritismi. Inoltre, il Preside avrà il potere di condizionare le scelte didattiche e d’insegnamento del docente imponendo stili di pensiero e metodi relativisti, contrariamente a quanto sancito dalla Costituzione italiana e dalla normativa in merito alla libertà d’insegnamento e in modo dissociato rispetto alle necessità della classe e del singolo alunno, dei quali, non vivendone la quotidianità e non avendo rapporti costanti con le famiglie, conosce poco o nulla; nessuna continuità didattica”. •C’è chi si chiede, preoccupato: - Al d.s. neanche questo volete far fare, di giudicare i docenti e scegliere quelli che valgono ? - E i docenti che non sanno insegnare, chi li giudica? Noi rispondiamo con 2 citazioni. 1. In “La valutazione del docente ex art.29 CCNL. Il ruolo del dirigente scolastico”; in Il dirigente scolastico, suppl. SCUOLA SNALS n.66 del 21 marzo 2000, Luciano Molinari spiega quali poteri il d.s. abbia - in atto, senza che occorra dargli la facoltà di interferire nella vita degli insegnanti -, nel valutare i docenti con riferimento agli obiettivi fissati nel Piano dell’Offerta Formativa. “Il tema della valutazione della prestazione professionale del docente richiama, in prima istanza, il potere di vigilanza didattica che compete al dirigente scolastico, in quanto elemento costitutivo della stessa funzione. Potere il cui esercizio costituisce un munus, un vinculum, una necessitas, vale a dire un dovere professionale da compiere in rapporto alla destinazione di scopo della stessa funzione. Potere diretto, tra l’altro, secondo la vecchia normativa ancora vigente, ad accertare situazioni di inadempimento funzionale discendenti da cause diverse; nella specie i casi di incapacità didattica e di persistente insufficiente rendimento ai quali va aggiunto quello della inidoneità fisica che incide negativamente sulla prestazione professionale (art.512 del T.U. n.297 del 1994) …L’incapacità, come la capacità, si fonda su elementi oggettivi, indipendenti dal comportamento tenuto in servizio dal dipendente. Per incapacità si intende una forma di inettitudine, di natura permanente a svolgere l’attività professionale. Tale situazione si traduce, di fatto, nella mancanza delle doti necessarie e indispensabili allo svolgimento di tale attività. Caso profondamente diverso è quello del persistente, insufficiente rendimento. Contrariamente all’incapacità, che si basa su un dato oggettivo, questo si fonda sul comportamento soggettivo del dipendente il quale, pur non facendo difetto la capacità di compiere pienamente ed esattamente i propri doveri d’ufficio, dà un rendimento insufficiente. L’inidoneità fisica, infine, di carattere permanente, porta - anch’essa - alla dispensa dal servizio, per l’incapacità a proseguire lo svolgimento dell’attività professionale. L’esercizio del potere di vigilanza didattica, comunque, non si riduce affatto alla gestione dei tre casi specifici appena indicati. Essa costituisce un potere che penetra, permea, innerva e orienta tutto il sistema dell’attività didattica organizzata, anche all’interno del nuovo regime di autonomia della scuola; anzi, proprio in ragione del fatto che debbano essere conseguiti risultati, od obiettivi, lo stesso potere va oggi riletto secondo la sostanza del nuovo sistema e i suoi profili organizzativi. Il potere d’azione e lo spazio d’azione che fanno capo a detto potere vanno ad espandersi all’interno di ogni forma di attività disegnata nel Piano dell’offerta formativa e di quanto ad esso sia riconducibile per connessione… La vigilanza didattica, (come potere professionale che inerisce alla funzione dirigente nella scuola) può essere definita come il potere di valutazione tecnica del grado di efficacia educativa e formativa dell’attività di insegnamento e di ogni altra attività didattica organizzata, ad essa riconducibile per connessione, in quanto integrante un medesimo processo di istruzione, formazione ed educazione, svolta dal personale docente, in relazione alle metodologie adottate e ai risultati ottenuti… All’interno del rapporto giuridico che lega il pubblico servizio scolastico all’utente di esso, l’attività di insegnamento costituisce l’oggetto della prestazione alla quale ha diritto il discente e che il servizio è obbligato ad erogare. In ragione di ciò, l’insegnamento è l’attività intellettuale, professionalmente connotata, avente          natura discrezionale diretta a produrre istruzione, formazione ed educazione, in rapporto oggi al Piano dell’offerta formativa… L’attività di insegnamento è, allora, da rivedere all’interno del Piano dell’Offerta Formativa ed in stretta connessione con i risultati da conseguire e con gli standard da raggiungere. In tal modo, la  vigilanza didattica non cade soltanto sulla qualità dell’attività di insegnamento, quale esercizio della funzione, ma - ancor prima –  cade sulla elaborazione del Piano e sulla definizione dei suoi contenuti”. Ergo, la chiamata diretta non è strumento necessario, in ordine all’esercizio del potere sanzionatorio del d.s. 2. In un documento (che ha dato luogo, però, a contrasti interni all’Associazione) approvato dall'Assemblea dei dirigenti scolastici promossa dall'ANDIS in data 21 Aprile 2015, si sollevano perplessità in ordine alla possibilità, per i dd.ss., di esercitare proficuamente determinate scelte. “Articolo 7 del Capo III. Comma 1:…La novità è costituita dal fatto che il DS diventa “responsabile delle scelte didattiche, formative. L'Organo Collegiale, formato dai tecnici della didattica, risulta non coinvolto nella “responsabilità” delle scelte didattiche e formative, ai DS viene attribuita la responsabilità totale, anche in sede di esiti, di scelte per le quali si potrebbe non essere “competenti”, sia per esperienza che per abilitazioni e studi posseduti…. La responsabilità delle scelte presuppone, inoltre, che il DS abbia adeguate competenze didattiche… Se è il Capo d'Istituto ad avere la responsabilità decisionale dei curricula, egli deve essere competente nelle discipline presenti nel curricolo di scuola;quindi deve essere appartenente all'ordine e grado di istruzione che è chiamato a dirigere: non avrebbe senso un Ingegnere che diriga un Classico o un Comprensivo, o un Laureato in Pedagogia che vada a dirigere un Tecnico Industriale o un Professionale. Commi 2 e 3: trattano le modalità con cui il DS propone gli incarichi di Docenza agli Aspiranti inclusi negli Albi Territoriali. Ecco il percorso che andrebbe attivato per ogni incarico: - Analisi dati disponibili nel Portfolio che contiene il curriculum di ciascun docente iscritto all'albo; - Pubblicità criteri adottati per selezionare i soggetti a cui proporre un incarico: Atto di conferimento incarico con relativa motivazione; - pubblicità dell'incarico conferito e della relativa motivazione…. A meno che non vi sia una attenuazione della tutela dei Diritti Soggettivi, è presumibile un incremento notevole del Contenzioso, che si tradurrebbe in una impossibilità di garantire continuità al servizio scolastico, ed una situazione di discredito della Dirigenza Scolastica. Alcuni diritti garantiti da norme apposite a tutela dello Stato Politico e Sociale (Legge 104, cure per gravi patologie invalidanti, legge 1204, Diritto allo studio, permessi per mandato politico e sindacale) rischiano di non essere più tutelati, per il rischio di disvalore di queste fattispecie ai fini di un servizio ottimale. L'Albo territoriale sembra rispondere, per come concepito, ad una logica di precarizzazione del pubblico impiego, forse connesso ad un tentativo di restringere fortemente i diritti dei lavoratori”.                                               Leonardo MAIORCA
 
 
Da Orizzonte scuola qui
 
Riforme. Incontro sindacati e PD: "Non si scorporano le assunzioni", scontro sul ruolo dei presidi. Grillo, insegnante deve essere ben pagato
 
Terminati gli incontri tra sindacati e rappresentanti del Partito Democratico previsti per oggi. Le posizioni del partito restano di fatto invariate. Non si riscontrano aperture, almeno a detta dei sindacati, per quanto riguarda i temi più spinosi.
Presente anche il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, che ha detto "su riforma non abbiamo fatto passi avanti" e ha chiesto di incontrare il Governo, non soltanto i vertici del PD. Presenti all'incontro Lorenzo Guerini e Francesca Puglisi. Il primo ha ribadito ai sindacati l'impianto della riforma della scuola, sottolineando che eventuali modifiche al ddl potranno essere discusse nell'iter parlamentare del provvedimento. Un impianto che, ha detto, "secondo noi spinge la scuola italiana verso un vero ammodernamento".
Il responsabile scuola del PD, Francesca Puglisi, ha ribadito che la riforma è un provvedimento organico, pertanto si è detta contraria ad un decreto solo per le assunzioni, come chiesto dai sindacati. Sui poteri e il ruolo dei dirigenti, ha affermato che "saranno introdotte modifiche sostanziali alla Camera". Soluzione che non è piaciuta ai sindacati perché vengono mantenute intatte le prerogative per la chiamata dei docenti. Domenico Pantaleo, segretario della FLCGIL, ha così commentato: "non abbiamo registrato alcuna volontà di cambiare l’impianto del disegno di legge. Soprattutto sugli aspetti che i sindacati ritengono più importanti, tra cui assunzioni dei precari, funzioni dei dirigenti scolastici, rinnovo del contratto nazionale e ruolo della contrattazione".
Anche Barbagallo, segretario UIL, ha chiesto un incontro con il Governo: "faccia presto a incontrarci". "Abbiamo ribadito - ha detto - le ragioni di sciopero e manifestazioni e chiesto al Pd, dopo la sensibilità mostrata nell'invitarci, di sollecitare il Governo a incontrarci per modificare complessivamente un ddl che riteniamo iniquo e sbagliato"."I tempi - ha aggiunto il sindacalista - ancora ci sono e dunque facciano presto a incontrarci".
Oggi, sulla riforma, è intervenuto anche il leader del Movimento 5 stelle:  "Non vorrei - ha detto Grillo - che le aperture fossero sui giornali mentre nei documenti non c'è nulla. La scuola è un problema stratosferico". "Un insegnante deve essere pagato bene altrimenti è un danno per le generazioni future, deve avere una didattica moderna. I soldi? Si trovano. Per esempio, i 500 milioni alla scuola privata li depisterei sulla scuola pubblica". "Bisogna tassare chi danneggia la cultura: gli spot, la pubblicità Chi rovina l'istruzione paga. La rovinano perché insinuano comportamenti sbagliati, vendono bava, gadget cose di cui non abbiamo bisogno"
Ci saranno nuovi incontri. Secondo quanto apprendiamo da fonti interne al PD, sono in previsione altri incontri con i sindacati. Il dialogo sembrerebbe andare ed un incontro è possibile che avvenga prima del varo del provvedimento alla Camera. Tra le richieste, anche  di introdurre con un emendamento un fondo per gli istituti disagiati
 
 

 
Mercoledì 6 maggio

Da domenica 3 a venerdì 8 maggio 2015, la Commissione proseguirà in sede referente l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).
Nella giornata di mercoledì 6 maggio si svolgeranno le seguenti interrogazioni: 5-04640 Capua, Sulla valorizzazione del merito e delle capacità individuali dei ricercatori di nuova assunzione; 5-04875 Vacca, Sulla richiesta della professione e dei titoli di studio dei genitori nelle iscrizioni on line degli studenti alle istituzioni scolastiche



Da Orizzonte scuola qui
Commissione Cultura stabilisce modalità attribuzione docenti ad organico di autonomia, dal 2016/17

Ieri sera la Commissione Cultura ha lavorato fino alle 22, proseguendo l'esame del provvedimento con il voto degli emendamenti all'articolo 6.
Organico di autonomia con cadenza triennale dal 2016/2017: Commissione Cultura stabilisce come attribuire i docenti.
A partire dall'anno scolastico 2016-2017, con cadenza triennale, è determinato l'organico dell'autonomia su base regionale. È questa la nuova formulazione dell'articolo 6 del ddl Scuola così come modificato da un emendamento Pd, riformulato dalla relatrice, Maria Coscia (Pd). La modifica è stata approvata dalla commissione Cultura alla Camera.
Il testo originario del provvedimento non fissava una data per l'avvio dell'organico regionale.
Uno dei più importanti emendamenti approvati riguarda l'attribuzione dei docenti all'organico dell'autonomia. Esso stabilisce che il riparto dei docenti tra le regioni sarà effettuato per i posti comuni sulla base del numero delle classi, per i posti del potenziamento invece, sulla base del numero degli alunni.
Con l'istituzione dell'organico dell'autonomia inoltre, la ripartizione dei docenti dovrà anche tener conto del "fabbisogno" per progetti e convenzioni "di particolare rilevanza didattica e culturale"o "per progetti di valore nazionale".
Coscia (PD): testo migliorato con modifiche
"L'autonomia delle scuole deve diventare una realtà. Su questo obiettivo si sta basando il nostro lavoro in commissione Cultura alla Camera sul disegno di legge, già migliorato su aspetti fondamentali che vanno incontro alle richieste del mondo della scuola. Lavoro che continuerà nei prossimi giorni e che dimostra come siamo aperti a un confronto con critiche e osservazione che però a questo punto si devono misurare con il testo reale così come modificato e non su aspetti che sono stati superati". Lo dichiara Maria Coscia, capogruppo Pd in commissione Cultura.
"In questo quadro abbiamo corretto il testo - aggiunge Coscia - recuperando una maggiore funzione degli organi collegiali insieme al ruolo del dirigente scolastico: il piano triennale dell'offerta formativa con aggiornamenti annuali, per esempio, dovrà essere approvato dagli organi collegiali che comprendono docenti, genitori e studenti. L'autonomia scolastica - come viene chiarito al di là di ogni dubbio dalla nuova formulazione - diventa uno strumento per innalzare le competenze degli studenti, combattere la dispersione, garantire partecipazione, innovazione e opportunità di successo formativo, solo per fare alcuni esempi".
"Gli articoli 3 e 4, già approvati - prosegue la deputata Pd - consentono agli studenti di ampliare conoscenze e saperi con la possibilità di scegliere nuove materie accanto a quelle fondamentali e di fare esperienze sul modello dell'apprendistato all'interno di aziende di ogni settore (comprese quelle culturali o sanitarie). L'articolo 5 che stiamo per affrontare si occupa finalmente in modo profondo del tema dell'innovazione digitale".
"Insomma - conclude - si tratta di un lavoro che migliora il testo e su cui vorremmo si concentrasse il confronto, misurandoci però con quello che in concreto stiamo facendo"

Da Orizzonte scuola qui
DDL Scuola. Anno 2015/16 potrebbe essere transitorio, vera riforma da 2016/17. Saltati articoli "spinosi". Reti di scuole: rischio meno segreterie e più mobilità. M5S: no a "canguro".

Il M5S rimprovera alla Commissione Cultura della Camera di essere passati dalla ghigliottina (per lo stralcio di moltissimi emendamenti, portando al numero massimo di 5 quelli che ogni gruppo può presentare), alla tattica del "canguro".
Oggi la relatrice del Pd, Maria Coscia, ha infatti chiesto e ottenuto di spostare la discussione degli emendamenti più spinosi ad altra data.
In particolare, la relatrice ha chiesto di non esaminare oggi l'articolo 6 sull'organico dell'autonomia e gli albi territoriali, il 7 sulle competenze dei dirigenti scolastici, l'8 che contiene il Piano straordinario di assunzioni, il 9 sul periodo di formazione dei docenti e il 12 che stabilisce il limite di 36 mesi per i contratti di supplenza.
Così il M5S, ma in realtà lo spostamento della discussione di quegli articoli potrebbe essere interpretata anche come una forma di rispetto nell'impegno assunto ad incontrare i promotori dello sciopero del 5 maggio, incontro che avverrà domani.
I parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura parlano poi dell'emendamento sulle reti di scuole entro giugno 2016, prima presentato e subito dopo ritirato per una nuova riformulazione.
Un emendamento - affermano i deputati - che avrebbe trasformato i docenti in pedine da spostare a piacimento all'interno di un'ampia fascia territoriale. Riteniamo gravissimo già solo l'aver presentato quell'emendamento, che prevedeva l'accorpamento di
istituti presenti nello stesso ambito territoriale, con la condivisione dei docenti e l';unificazione delle segreterie. Tradotto: ulteriori tagli - quelli che i professionisti della politica chiamano "razionalizzazione"- al comparto istruzione.

Per il M5S l'unica strada civile e sensata che può essere percorsa è lo stralcio delle assunzioni e il ritiro del DDL.
E tuttavia ci risulta che tali emendamenti, di cui vi abbiamo dato notizia, dovrebbero essere ripresentati a breve.
Nelle intenzioni del governo - stando anche ai testi ritirati e anticipati questa mattina - la riforma della scuola prevederà un anno transitorio (2015/2016) in cui i docenti saranno scelti dagli albi territoriali (che avranno dimensione provinciale) per poi passare (entro giugno 2016) alla costituzione delle reti di scuole: queste - a quanto si apprende - potranno prevedere accorpamenti delle segreterie (con la riduzione negli anni del personale Ata necessario), ma anche una mobilità fissa tra le scuole appartenenti alla 'rete'. In altre parole, i docenti potranno svolgere una parte delle proprio monte ore in una scuola e il restante in un'altra.
Questo all'interno della rete di scuole di appartenenza, che corrisponderanno a precisi 'ambiti territoriali', che probabilmente avranno dimensione sub-provinciale.
Fonti della maggioranza comunque assicurano che i nodi saranno comunque sciolti entro il fine settimana. Tra le modifiche che potrebbero essere presentate dalla relatrice, l'istituzione di una commissione scelta dal collegio docenti che affianchi il dirigente nella scelta dei docenti.
Il gruppo Sel alla Camera inoltre presenterà in aula una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Istruzione, Stefana Giannini. Lo ha annunciato il coordinatore Nicola Fratoianni. Pannarale (SEL): riforma scuola parte nel 2016/17, 2015 anno di transizione
I resoconti della giornata di oggi
Commissione Cultura stabilisce modalità attribuzione docenti ad organico di autonomia, dal 2016/17
DDL Scuola. Emendamenti: reti di scuole entro giugno 2016 (ritirato), sovrannumerari e mobilità
DDL Scuola. Faraone: preside - sindaco non è in discussione. Sugli idonei stiamo valutando. Centemero: scuola chiusa a novità. Gelmini: un pasticcio
Intanto per le 17 è previsto un incontro tra Governo e maggioranza, la Commissione si riunirà di nuovo stasera al termine delle votazioni in aula.


Martedì 5 maggio






 

Ore 8.30UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Ore 14SEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Al termine votazioni p.m. AssembleaSEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 Da Orizzonte scuola qui

La scuola dice no al DDL: adesione sciopero 70%, e mancano ancora 3.000 scuole

Rimbalzano i dati di adesione allo sciopero di oggi. L'ultimo si attesta intorno al 70%, ma mancano ancora i dati di 3.000 scuole su 8.000, quelle scuole rimaste chiuse oggi per l'adesione totale di tutto il personale, e che quindi comunicheranno i dati nella giornata di domani.
Questo significa che il dato non potrà che aumentare, dal momento che le scuole al momento "inadempienti" faranno comunque pendere la bilancia a favore delle adesioni allo sciopero. L'unico dato mancante a questo punto è quello del numero di personale di queste scuole, a seconda se si tratta di grandi o piccole istituzioni.
Un sucesso grandioso, qualcuno lo ha definito "epocale" quello della giornata di oggi, che la redazione di OrizzonteScuola ha seguito in diretta, con le foto delle manifestazioni e dei flash mob con i palloncini colorati organizzati in moltissime piazze d'Italia, da quelle più grandi, nelle quali erano presenti i segretari generali dei sindacati rappresentativi, a quelle più piccole, laddove la solerzia dei referenti provinciali ha avuto un altissimo riscontro.
La scuola ha manifestato il proprio disagio, non solo contro il DDL in discussione in Parlamento, ma anche per altri temi, come il mancato rinnovo del contratto, la mancata assuzione di personale ATA e docenti delle graduatorie di istituto, l'aumento dei poteri attribuiti al Dirigente Scolastico.
Parole dure da parte dei segretari, dal "si dimetta" di Pantaleo, al paventato "sciopero degli scrutini" ipotizzato dalla Gilda.
La reazione del Governo, nella giornata di oggi, è stata quella di pubblicare una serie di informative sulla riforma (sembra ormai assodata l'idea che la rivoluzione non sia stata compresa fino in fondo), e questo compito è toccato sia al Sottosegretario Faraone (vedi le slides), sia al Miur stesso con una infografica, sia al Partito Democratico, che ha voluto fornire chiarimenti su concorso 2015, supplenze, mobilità straordinaria docenti di ruolo.
Come si conciliano i due atteggiamenti? La scuola, quella vera, in sciopero. Il Miur e il Governo saranno sensibili alle richieste? Lo vedremo nei prossimi giorni, quando in Commissione Cultura toccherà discutere due articoli clou del DDL Scuola, quelli più sotto accusa, il 7 e l'8.


qui
Concorso a cattedra ad ottobre 2015 solo per abilitati, supplenze per GI anche oltre 36 mesi, mobilità straordinaria docenti di ruolo nel 2016
 

Il Partito Democratico pubblica una sintesi dei principali provvedimenti che il Governo sta per attuare per i docenti precari: un piano straordinario di immissioni ruolo, cui seguirà ad ottobre 2015 il concorso cattedra. 
Il piano di assunzioni
Si tratta di un provvedimento straordinario, che permetterà di assumere nell'anno scolastico 2015/16 100.000 nuovi insegnanti, così distribuiti

  • 55mila assunzioni previste dal turn over sui posti vacanti e disponibili
  • 45 mila assunzioni AGGIUNTIVE per il potenziamento dell'organico dell'autonomia
Grazie a queste immissioni in ruolo - precisa il PD - ogni scuola potrà beneficiare di un 8% in più per il miglioramento dell'offerta formativa.
Al piano di assunzioni farà seguito un concorso bandito ad ottobre 2015 per 60.000 posti da distribuire nel triennio 2015/18. (questa è la data presentata dal PD, in realtà il triennio sarebbe 2016/2019.
Attenzione: il PD si dice sicuro che al concorso potranno partecipare tutti i docenti in possesso di un titolo abilitante. Si tratta di una novità già anticipata da OrizzonteScuola, Concorso a cattedra 2015. Solo per abilitati, quota riservata 36 mesi, no prova preselettiva. Ipotesi negli emendamenti del PD
Gli albi territoriali. Il Partito Democratico vuole sfatare alcuni miti
Tutti i docenti che entreranno negli albi territoriali sono docenti di ruolo con un contratto a tempo indeterminato: nessuno potrà revocargli il contratto dopo 3 anni. Questo significa che nella definizione del piano triennale il dirigente insieme al comitato di valutazione individuerà dall'albo. I docenti iscritti agli albi sono esattamente quelli che servono alle scuole per coprire il fabbisogno e quindi nessuno resterà fuori. Si darà così stabilità alla didattica e maggiori opportunità ai docenti. Qualora nell'albo non vi fosse il docente della disciplina che serve alla scuola, si continueranno a reclutare i docenti dalle GI per supplenze annuali o superiori ai 10 giorni. In questo senso, non si può assolutamente dire che verranno licenziati gli insegnanti.
Infatti:
- chi è nell'albo ha un contratto a tempo indeterminato
- chi è nelle graduatorie d'istituto potrà continuare a fare le supplenze fino al prossimo concorso.
Un docente potrà iscriversi a più albi che avranno una dimensione ridotta rispetto al progetto iniziale e coincideranno con una rete di scuole.
Tutti i docenti che hanno superato i 36 mesi anche non continuativi potranno continuare ad insegnare. Infatti, nonostante la sentenza europea ci obblighi correttamente a risarcirli non prevede che essi vengano ulteriormente penalizzati. Per questo, in attesa del concorso, la norma del ddl che prevedeva lo stop a tutti i contratti di 36 mesi anche non continuativi su tutti i posti è stata modificata ed entrerà in vigore (divieto di reiterazione dei contratti a tempo determinato) a partire dall'entrata in vigore della legge.
È stato previsto inoltre un piano di mobilità straordinaria a partire dall'anno 2016 2017 su tutti i posti. In questo senso, i docenti che avranno il ruolo otterranno un'assegnazione provvisoria nell'attesa dell'attuazione del piano che consentirà a molti docenti in ruolo da anni di essere trasferiti vicino casa.


Lunedì 4 maggio
Ore 9SEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia

Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Ripresi i lavori in Commissione. Oggi in aula voto su ok entro 19 maggio. Tutte le modifiche di ieri

In commissione Cultura alla Camera è ripreso l'esame degli emendamenti al ddl Scuola. I lavori sono proseguiti per tutta la giornata di ieri (domenica), fino alle 19,30.
Durante la seduta straordinaria domenicale è stato concluso l'esame degli articoli 2 (sull'autonomia scolastica), 3 (percorso formativo degli studenti) ed è iniziato l'esame dell'articolo 4 (scuola, lavoro e territorio).
I lavori andranno avanti fino alle 12, ora in cui è convocata l'aula della Camera per l'esame dell'Italicum. A seguire, l'assemblea voterà la proposta della conferenza dei capigruppo di approvare il disegno di legge entro il 19 maggio per poi poterlo trasmettere alla Camera.
Riforma. Scuole aperte anche d'estate, ma i docenti resteranno a casa
Approvato un emendamento all'articolo 2 della riforma della scuola che prevede l'apertura delle scuole anche d'estate.
Insegnare inglese, ed. fisica o musica nella scuola primaria: necessaria abilitazione o specifica formazione. Emendamento DDL Scuola
Oggi i lavori della Commissione Cultura, riunita per emendare il testo del DDL Scuola, si sta concentrando sull'art.2 Interessante un emendamento sugli articoli 14 e 15, cioè l'insegnamento di inglese, ed. fisica e musica nella scuola primaria, un nodo cruciale per le prossime immissioni in ruolo, nonchè per la formazione degli alunni.
Riforma. Approvato emendamento per insegnamento di parità di genere
In VII Commissione cultura alla Camera si lavora agli emendamenti del DDL di riforma. Approvato un emendamento che prevede l'insegnamento della parità di genere in tutti gli istituti.
DDL riforma scuola. Addio a POF annuale, ridotti i poteri dei presidi. Nessuna modifica sulla scelta dei docenti
Questa mattina in VII Commissione cultura si lavora. Approvati amendamenti che erano già stati anticipati dalla nostra redazione e che riguardano i poteri dei dirigenti e l'elaborazione del POF
Riforme. Commissione approva materie opzionali superiori e curriculum per voto maturità. Alimenti a KM 0 e soccorso elementari e medie



Riforma. I dirigenti non sceglieranno i docenti li "individueranno". Modificata "chiamata diretta" e non è finita. Basterà?

In commissione Cultura alla Camera arriva una modifica 'super soft' dei nuovi poteri affidati ai dirigenti scolastici.
I presidi, nell'assegnazione dei posti dell'organico dell'autonomia dopo aver definito il Pof triennale con gli organi collegiali, "individueranno" i docenti a cui affidare gli incarichi. La modifica è contenuta in un emendamento Pd all'articolo 2 del ddl Scuola, approvato dalla VII commissione di Montecitorio. L'emendamento ha sostituito la parola "scelgono" con "individuano".
Si tratta di una delle modifiche programmate dalla maggioranza relativamente alla possibilità da parte dei dirigenti di poter scegliere il team dei docenti della scuola.
Infatti, in occasione della discussione dell'articolo 7 sono previsti degli emendamenti che affrontano la materia. Tra quelli più gettonati, un emendamento PD che farebbe coincidere gli albi con delle reti di scuole e darebbe ai dirigenti delle regole molto rigide per, a questo punto, l'individuazione dei docenti e non la scelta.
Quest'ultima, sempre da indiscrezioni, potrebbe essere gestita dal Consiglio d'istituto.
Si tratta di uno dei punti della riforma più contestato in assoluto. Adesso, bisognerà comprendere se i docenti sono a favore di questi cambiamenti.
Con l'esame dell'articolo 7, che disciplina i poteri del dirigente - riferiscono fonti di maggioranza - si chiarirà ulteriormente l'alleggerimento delle competenze che gli vengono attribuite nella scelta dei docenti.





Domenica 3 maggio
Ore 10SEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
AVVISOIl termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti della Relatrice 4.2000, 7.2000 e 14.02000 riferiti al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (C. 2994 Governo e abb.) è fissato per le ore 12.

Da Orizzonte scuola qui
DDL riforma scuola. Addio a POF annuale, ridotti i poteri dei presidi. Nessuna modifica sulla scelta dei docenti
 


Questa mattina in VII Commissione cultura si lavora. Si sono affrontati alcuni emendamenti che erano già stati anticipati dalla nostra redazione e che riguardano i poteri dei dirigenti e l'elaborazione del POF
POF triennale
Uno dei punti sul quale si attendevano chiarimenti è quello dei POF. Infatti, nel testo del DDL si parla di POF triennale, senza riferimento a quello annuale. Una sovrapposizione che trova soluzione in un emendamento di Maria Coscia che supera il POF annuale, istituendo soltanto quello triennale, anche se potrà essere ritoccato annualmente.
Riduzione poteri del dirigente
Inoltre, mentre nel testo del DDL l'unico responsabile del POF era il Dirigente, l'emendamento ridà potere al Collegio dei docenti per l'elaborazione e al Consiglio d'istituto per l'approvazione. Nel piano triennale rientrerà anche il piano di miglioramento della scuola che sarà il risultato dell'autovalutazione, il cosiddetto RAV (già partito quest'anno).
Posti da assegnare alle scuole
Altra novità, sempre anticipata dalla nostra redazione, riguarda "il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia", assegnato "sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità" (sarà possibile istituire posti in deroga) sia "sul fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa". Altra novità, il POF determinerà anche i posti in organico per gli ATA.
La scelta dei docenti
Nessuna modifica, ancora, sulla possibilità da parte dei dirigenti di scegliere i docenti della scuola e sugli albi regionali. L'argomento sarà affrontato dalla VII Commissione nei prossimi giorni, quando si emenderà l'articolo 7 del DDL. La tendenza è quella di mantenere la prerogativa del dirigente, ma di far coincidere gli albi con reti di scuole (restringendo, dunque, la possibilità per i docenti di essere impiegati in scuole lontane le une dalle altre) e di mettere delle regole restrittive per i criteri di scelta da parte del DS.

Sabato 2 maggio

Previsto per domenica 3:
Ore 10SEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
AVVISOIl termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti della Relatrice 4.2000, 7.2000 e 14.02000 riferiti al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (C. 2994 Governo e abb.) è fissato per le ore 12.
 


Venerdì 1 maggio

Da domenica 3 a venerdì 8 maggio 2015, la Commissione proseguirà in sede referente l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).

Nella giornata di mercoledì 6 maggio si svolgeranno, altresì, le seguenti interrogazioni: 5-04640 Capua, Sulla valorizzazione del merito e delle capacità individuali dei ricercatori di nuova assunzione; 5-04875 Vacca, Sulla richiesta della professione e dei titoli di studio dei genitori nelle iscrizioni on line degli studenti alle istituzioni scolastiche

Da Orizzonte scuola qui

Riforme. Dirigenti scolastici incarichi triennali, è scritto in un emendamento. Un esercito di Dirigenti tecnici li valuterà

Si tratta dell'emendamento C 2999 al DDL di riforma della scuola presentato dlla Relatrice Maria Coscia e che disone un reclutamento straordinario di dirigenti tecnici.
L'emendamento dispone un reclutamento "temporaneo di dirigenti tecnici" che saranno "conferiti a apersonale della scuola in possesso dei requisiti per accedere al concorso. Vengono stanziati 7mln di euro per il prossimi tre anni.
A cosa serviranno questi dirigenti tecnici con incarico triennale? Saranno utilizzati per giudicare i dirigenti scolastici.
Dirigenti che avranno incarichi triennali, è scritto nell'emendamento, al termine dei quali saranno giudicati e, secondo quanto riferito più volte dal Ministro, nel caso in cui la valutazione dovesse essere negativa spostati in altra scuola o rimandati a fare i docenti.
Alla valutazione, apprendiamo dall'emendamento, sarà legato anche l'aumento stipendiale dei dirigenti.
Evidenziamo che l'incarico ai dirigenti tecnici sarà momentaneo e senza aver superato un concorso, in attesa, probabilmente, che quest'ultimo venga bandito entro i tre anni dell'incarico temporaneo.

Giovedì 30 aprile
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Al termine votazioni p.m.
 
AssembleaSEDE REFERENTE (Sala del Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
AVVISOSono stati presentati emendamenti della Relatrice (2.2001, 2.2002, 2.2003, 4.2000 e 14.0.2000) al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (C. 2994 Governo e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti).
Il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato per le ore 20.

Da domenica 3 a venerdì 8 maggio 2015, la Commissione proseguirà in sede referente l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).

Nella giornata di mercoledì 6 maggio si svolgeranno, altresì, le seguenti interrogazioni: 5-04640 Capua, Sulla valorizzazione del merito e delle capacità individuali dei ricercatori di nuova assunzione; 5-04875 Vacca, Sulla richiesta della professione e dei titoli di studio dei genitori nelle iscrizioni on line degli studenti alle istituzioni scolastiche

Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Via libera 19 maggio. Emendamento docenti specialisti musica e motoria. No bullismo e più italiano stranieri. Si lavora domenica. Tagliati 2100 emendamenti

Anche oggi, appena terminato il voto di fiducia, la Commissione settima tornerà a lavorare sugli emendamenti al testo di riforma della scuola. Tra gli emendamenti anche lotta al bullismo e più italiano per gli stranieri.
MAGGIORANZA ACCELERA: DOMENICA SI VOTA TUTTO IL GIORNO
La maggioranza, in commissione Cultura alla Camera, accelera sull'iter del ddl Scuola. Come anticipato nei giorni scorsi, in ufficio di presidenza è stato infatti deciso di lavorare per tutta la giornata di domenica 3 maggio. I lavori della commissione inizieranno alle 10 e andrà avanti per tutto il giorno fino a sera.
Anche oggi, al termine dell'ultimo voto di fiducia sull'Italicum, la commissione si riunirà per esaminare i nuovi emendamenti della relatrice, Maria Coscia (Pd).
Hanno votato contro il calendario tutte le opposizioni: M5s, Sel, Forza Italia, Lega e il deputato Cristian Iannuzzi (ex M5s ora al Gruppo Misto).
L'obiettivo è di chiudere il provvedimento entro 10 giorni e di arrivare in aula tra il 14 e il 15 maggio, per poter licenziare il provvedimento entro martedì 19, così come emerso dalla riunione dei capigruppo
RELATRICE: INSEGNANTI 'SPECIALISTI' ANCHE PER MUSICA E MOTORIA
Per l'insegnamento della musica e dell'educazione fisica, oltre a quello dell'inglese, nelle scuole elementari potranno essere utilizzati insegnanti "specialisti". Lo prevede un emendamento al ddl Scuola tra quelli presentati dalla relatrice, Maria Coscia (Pd).
La proposta - che dovrà essere votata dalla commissione Cultura alla Camera - modifica l'articolo 2 del ddl che elenca gli obiettivi nazionali che dovranno raggiungere le scuole nell'ambito dell'autonomia scolastica.
Al momento la norma prevede che solo per la lingua inglese, insegnata nella scuola primaria, potranno essere impiegati insegnanti madrelingua e "docenti abilitati all'insegnamento anche di altri gradi di istruzione in qualità di specialisti".
PIÙ ITALIANO PER STRANIERI. SÌ A CORSI E LABORATORI
UTILIZZO MONTE ORE SECONDA LINGUA. "Alfabetizzazione" e "perfezionamento" dell'italiano per gli alunni stranieri attraverso corsi e laboratori. Lo prevede un emendamento al ddl Scuola a firma della relatrice, Maria Coscia (Pd), depositato in commissione Cultura alla Camera e che potrebbe essere votato in serata.
La proposta di modifica prevede, inoltre, che la realizzazione di laboratori e corsi potrà avvenire utilizzando anche il monte ore dedicato alla seconda lingua e potranno esseri aperti tra reti di scuole e in collaborazione con gli enti locali, il terzo settore e il volontariato.
EMENDAMENTO RELATRICE PER STOP BULLISMO E DISPERSIONE
PERCORSI INDIVIDUALI PER ALUNNI CON DIFFICOLTÀ. La relatrice al ddl Scuola ha presentato in commissione Cultura alla Camera un pacchetto di emendamenti che probamente saranno votati in giornata. Uno dei 5 emendamenti che tra gli obiettivi nazionali che le scuole dovranno garantire dovrà esserci il "contrasto" della dispersione scolastica, al bullismo della e dovrà essere garantita "la più ampia inclusione scolastica".
Non solo perché le scuole dovranno garantire il diritto allo studio degli alunni "con bisogni educativi speciali" anche attraverso percorsi individualizzati e personalizzati, misure educative e didattiche di supporto anche in collaborazione con gli enti territoriali e le associazioni di settore.
IPOTESI VIA LIBERA CAMERA 19 MAGGIO. LUNEDÌ AULA VOTA PROPOSTA
Lunedì la Camera voterà sulla proposta della presidente Laura Boldrini di concludere l'esame del ddl Scuola (attualmente in commissione Cultura) entro il 19 maggio. Lo ha deciso la capigruppo di Montecitorio, secondo quanto si apprende al termine della riunione.
Il governo, si apprende, con una lettera alla capigruppo aveva chiesto che il provvedimento fosse varato dall'aula della Camera entro il 14 maggio ma su questa richiesta non c'è stata unanimità.
La presidente Boldrini quindi ha proposto che l'ok arrivi entro martedì 19 maggio ma su questo dovrà esprimersi con un voto l'assemblea di Montecitorio, per l'appunto lunedì.
Se questa proposta di calendario verrà accettata, il ddl Scuola approderà in aula il 15 maggio per il voto sulla pregiudiziale di costituzionalità presentata da Sel. Quindi si passerà all'esame del provvedimento che proseguirà lunedì 18 e martedì 19. Il provvedimento passerà quindi al Senato.
 MAX 2 PER ARTICOLO A GRUPPO
La presidenza della commissione Cultura alla Camera ha chiesto ai gruppi di 'segnalare' quali dei loro emendamenti al ddl Scuola vorranno porre in votazione. La presidenza ha stabilito una vera e propria tagliola: ogni gruppo potrà, infatti, presentare massimo 2 emendamenti segnalati ad articolo. Per un massimo di 48 proposte a partito.
Si è deciso, di fatto, un taglio netto dei circa 2100 emendamenti depositati, che la commissione ha iniziato a votare già da lunedì.
 

Mercoledì 29 aprile
Le sedute, già previste per la giornata odierna, non avranno luogo.

 
da Gilda Venezia qui

DDL scuola: lavori fermi il giorno 29

   La Tecnica della scuola  Martedì, 28 Aprile 2015
Nella giornata del 29 aprile la Commissione Cultura non lavora sul disegno di legge.
Ma forse lavorerà sabato e domenica. In tal caso si potrebbe arrivare ad esaminare l’articolo sulle assunzioni proprio il giorno 4. A quel punto il Governo potrebbe annunciare lo stralcio e l’approvazione di un decreto.
commissione_cultura_camera1
Quali siano davvero le intenzioni della maggioranza sul disegno di legge 2994 non si capisce molto.
Dopo la notizia diffusa da Repubblica sulla decisione di Renzi di scorporare le assunzioni dal provvedimento, nella giornata del 28 si sono susseguite prese di posizione di esponenti di spicco del PD che si sono premurati di smentire l’ipotesi.
Nella mattinata è stato addirittura il sottosegretario Davide Faraone a darne comunicazione in Commissione Cultura.
Ma i tempi sono sempre più stretti e non si capisce proprio come il Governo possa pensare di chiudere la partita in tempo utile per dare avvio alle assunzioni già entro il 31 agosto prossimo.
Intanto dal sito della Camera apprendiamo che nella giornata del 29 aprile la Commissione Cultura non si riunirà neppure; questo significa che entro fine mese si arriverà, nella migliore delle ipotesi, ad approvare i primi 5-6 articoli (ma c’è già qualche deputato che dice che può pure darsi che la Commissione si riunisca anche sabato 2 e domenica 3 maggio).
In quest’ultimo caso è anche possibile che si arrivi all’articolo 8, quello sulle assunzioni, proprio il giorno 4. Non è da escludere che proprio in quel momento il Governo annunci che le assunzioni verranno stralciate. Esattamente alla vigilia dello sciopero.
Come avrebbe detto il “divo Giulio” (Andreotti): “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca”-
         

Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Renzi apre modifiche: no preside-sceriffo, si valutazione docenti. M5S, non ci sono aperture, non abbassare la guardia

Oggi la notizia di una possibile apertura da parte del Governo a sostanziali modifiche al DDL di riforma della scuola in discussione alla Camera.
Oggi sia Renzi che Faraone hanno rilasciato dichiarazioni che aprono a possibili modifiche alla riforma della scuola, anche se il Premier ha voluto specificare che non cisaranno decreti d'urgenza per le assunzioni.
Sul dirigente ha specificato che "non sarà certo uno sceriffo, ma non può neanche essere un passacarte di circolari ministeriali. Sul testo, siamo aperti. Abbiamo già stralciato la riorganizzazione degli organi collegiali e anzi daremo più ruolo al consiglio di istituto".
"Siamo pronti a discutere - ha continuato - nel merito di come valutare i professori (non è possibile che si chieda ai ragazzi di fare del proprio meglio e contemporaneamente si abbia paura del merito: la stagione del 6 politico è finita, voglio sperare)".
Il Movimento 5 stelle ha commentato le parole di oggi “Renzi e Faraone sul Ddl Istruzione millantano un’apertura da parte di governo e maggioranza che, nella realtà, non riscontriamo. Quello che continuiamo a vedere in commissione Cultura è un provvedimento nel quale, al di là di singoli ritocchi, restano invariati lo scheletro e i puntisalienti. In queste ore il presidente del Consiglio e il sottosegretario al Miur stanno utilizzando toni concilianti solo per cercare di sgonfiare la protesta che sta montando sempre più e in vista della manifestazione del 5 maggio”.
Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“Invitiamo il mondo della scuola a non lasciarsi abbindolare e a nonabbassare l’attenzione e i toni,  come chiedono Renzi e Faraone: costoro non hanno alcuna intenzione di cambiare rotta e procederanno senza esitazioni, come appena dimostrato anche con la legge Elettorale.
A conferma della capacità di Renzi di perpetrare la menzogna, oggi afferma che il suo è il governo che ha stanziato maggiori fondi sull’edilizia scolastica. Lo diciamo fin dal primo giorno e lo ribadiamo: quelli utilizzati da Renzi sono finanziamenti, insufficienti rispetto ai bisogni reali, sbloccati dal governo precedente. Il presidente del Consiglio si è semplicemente appropriato del lavoro svolto da altri”.



Martedì 28 aprile
Ore 9.15SEDE REFERENTE (Sala Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Ore 14UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Ore 14.30SEDE REFERENTE (Sala Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Al termine votazioni p.m. AssembleaSEDE REFERENTE (Sala Mappamondo)
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)

Da Orizzonte scuola qui

Riforma. Emendamento Coscia elimina POF annuale. Forse Commissione lavorerà anche di domenica e in notturna

Addio POF annuale, se l'emendamento presentato dall'on Coscia in VII Commissione cultura dovesse essere votato rimarrebbe soltanto il POF triennale.

IPOTESI LAVORO COMMISSIONE DOMENICA E NOTTURNE
La commissione Cultura alla Camera, per accelerare l'esame del ddl Scuola, potrebbe lavorare anche domenica 3 maggio. È quanto riferiscono fonti parlamentari.
Durante l'ufficio di presidenza è stato riferito della possibilità di lavorare anche nel fine settimana e in notturna. In ogni caso si attende la decisione del governo sul possibile decreto che recepisca la parte delle assunzioni. In quel caso, non ci sarebbe bisogno di velocizzare l'iter dei lavori.
EMENDAMENTO RELATRICE: STOP POF, CI SARÀ SOLO PIANO TRIENNALE
Il Piano dell'offerta formativa sarà solo triennale. Lo prevede un emendamento al ddl Scuola a firma della relatrice, Maria Coscia (Pd), depositato in commissione Cultura alla Camera e che sarà votato tra oggi e domani.
Dunque l'emendamento elimina il Pof annuale previsto dal dpr 275 del 1999. Il Piano triennale, prevede la proposta, potrà essere rivisto annualmente. Ricordiamo che nel testo del DDL, il POF triennale serve anche a determinare l'organico e le assunzioni in una scuola.
COLLEGIO DOCENTI ELABORA IN BASE INDIRIZZI DIRIGENTE. Cambia l'iter di preparazione del Piano dell'offerta formativa triennale: sarà prima il Collegio dei docenti ad "elaborarlo" sulla base "degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico". Il piano sarà poi approvato dal Consiglio di istituto.
È quanto prevede una parte dell'emendamento, presentato in commissione Cultura alla Camera, dalla relatrice del ddl Scuola, Maria Coscia (Pd). La proposta - che deve ancora essere votata - modifica il Piano dell'offerta formativa e la sua elaborazione. Come anticipato, una parte dell'emendamento prevede la sostituzione definitiva del Pof annuale con il Piano triennale previsto dalla riforma.
L'emendamento Coscia chiede anche la soppressione della norma che affida al preside la sua elaborazione: al momento, infatti, il testo lascia spazio alle decisioni del dirigente prevedendo che gli organi collegiali esprimano solo un semplice parere.
La proposta di modifica prevede inoltre che il nuovo Pof triennale dovrà prevedere "il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia sulla base del monte ore degli insegnamenti, nonché del numero del numero di alunni con disabilità, fema restando la possibilità di istitutire posti di sostegno in deroga".
L'emendamento dovrà contenere "il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa"; quello "relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata; Ndr), il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica".
Infine, con la stesura del Pof il dirigente dovrà poi attivare "i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti".

CAMBIA ITER POF TRIENNALE: IN PIANO ANCHE FORMAZIONE ATA
SARÀ PRIMA USR A COMUNICARE ORGANICO COMPLESSIVO AUTONOMIA. qui
Cambia l'iter per la presentazione, da parte delle scuole, del piano triennale dell'offerta formativa. Prima della presentazione, l'Ufficio scolastico regionale individuerà "la dotazione organica complessiva dell'autonomia" e la comunicherà alle scuole, che a loro volta elaboreranno il piano entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio.
Lo prevede un emendamento Pd al ddl Scuola approvato dalla commissione Cultura alla Camera, così come riformulato dalla relatrice, Maria Coscia (Pd). Inoltre, la modifica stabilisce che nel piano dovranno essere presenti non solo le attività formative dei docenti ma anche del personale Ata, in un primo momento escluso. Altrà novità: il piano potrà essere "rivisto annualmente entro il mese di ottobre".
Sarà poi l'Ufficio scolastico regionale a verificare "la proposta di piano, nonché eventuali revisioni annuali, presentato dai dirigenti scolastici, in termini di compatibilità economiaco-finanziaria e di risorse disponibili e trasmette al Miur gli esiti della verifica".
 La nuova formulazione del testo, così come la precedente, prevede che sarà il ministero dell'Istruzione, con proprio decreto, a provvedere al finanziamento delle scuole e alla dotazione organica "per la realizzazione degli obiettivi con riferimento ai diversi ordini e gradi di istruzione, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente".
OK A SISTEMA ORIENTAMENTO SU SBOCCHI PROFESSIONALI
"Definizione di un sistema di orientamento che renda consapevoli delle scelte scolastiche effettuate e del possibili sbocchi professionali dei percorsi intrapresi": è il contenuto di un emendamento, a firma Elena Centemero (FI), approvato dalla commissione Cultura alla Camera che modifica l'articolo 2 del ddl Scuola.
CI SARÀ RIMODULAZIONE MONTE ORE E PIÙ 'TEMPO SCUOLA'
"Rimodulazione del monte orario" e "potenziamento del tempo scuola". Lo prevede un emendamento a firma del Pd al ddl Scuola approvato dalla commissione Cultura alla Camera. L'emendamento modifica l'articolo 2 sull'autonomia scolastica.
Nella nuova formulazione del testo approvata si legge: le scuole dovranno garantire "l'apertura pomeridiana delle scuole e la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe" o potrà prevedere "articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009".
OK EMENDAMENTO PER PIÙ ATTIVITÀ IN LABORATORIO
"Potenziamento delle metodologie laboratoriali e della attività di laboratorio". Lo prevede un emendamento di Forza Italia al ddl Scuola appriovato dalla commissione Cultura alla Camera.

Per tutti gli emendamenti presentati e quelli approvati nella giornata di ieri, vai a: Riforma. Emendamento vuole albi coincidano con reti scuole, come funzioneranno? Come dirigente sceglierà docenti? Più storia, lingue, filosofia e cinema. Scarica tutti emendamenti


Lunedì 27 aprile
Ore 10SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Ore 14SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Al termine votazioni p.m. AssembleaSEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
  

Da Orizzonte scuola qui
Riforma, tutti gli emendamenti. Albi territoriali da 2016/17, più soldi ai presidi, genitori e studenti nel nucleo valutazione

È ripreso l'esame in commissione Cultura alla Camera sul ddl Scuola. Oggi la presidenza darà conto degli emendamenti che non saranno ammessi alla fase delle votazioni per estraneità di materia o carenza di coperture.
244 EMENDAMENTI INAMMISSIBILI
Scende il numero degli emendamenti al ddl Scuola presentati in commissione Cultura alla Camera.
Dei 2100 presentati dai gruppi la presidenza ha dichiarato inammissibili, per estraneità di materia e carenza di coperture, 244 proposte di modifica. Per ora l'esame si concentrerà sui primi 7 articoli della riforma.
La presidenza ha infatti fissato per oggi alle 12 il termine per la presentazione dei ricorsi degli emendamenti agli articoli 1 e 2 e alle 19 per agli articoli dal 3 al 7.
PRESENTATO NUOVO ARTICOLO 1
"La piena realizzazione del curricolo della scuola", "la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento di studentesse, studenti e della comunità professionale scolastica", nel rispetto della libertà d'insegnamento, "la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio", saranno "assicurati mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa".
È questa una parte dell'emendamento al ddl Scuola presentato oggi dalla relatrice, Maria Coscia (Pd), durante la seduta della commissione Cultura alla Camera. La scadenza per la presentazione dei subemendamenti è stata fissata per le 12 di oggi.
La proposta riscrive completamente l'articolo 1 del provvedimento che contiene "l'oggetto e le finalità" delle riforma. Dunque l'autonomia potrà essere attuata attraverso "l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina; il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo classe".
 L'emendamento prevede, inoltre, che nell'ambito della riforma "le istituzioni scolastiche garantiranno la massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché l'integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, l'introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale". In questo ambito, "l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi, delle conoscenze e delle competenze di studentesse e studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali".
La riforma - precisa l'emendamento - "dà piena attuazione all'autonomia scolastica" prevista "all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59".
EMENDAMENTO PD: ORGANICO AUTONOMIA DA A.S. 2016/2017
L'organico dell'autonomia sia determinato, con cadenza triennale, a partire dall'anno scolastico 2016/2017 e non dal prossimo anno scolastico.
È questa la richiesta contenuta in un emendamento al ddl Scuola, a firma del Pd, presentato in commissione Cultura alla Camera.
EMENDAMENTO PD: POSTI POTENZIAMENTO RIPARTITI IN BASE AD ALUNNI
Il riparto della dotazione organica tra le Regioni dei docenti dell'organico dell'autonomia sia effettuato sulla base del numero di alunni e non di classi, "per quanto riguarda i posti per il potenziamento".
Lo chiede con un emendamento all'articolo 7 del ddl Scuola il gruppo Pd della commissione Cultura alla Camera
EMENDAMENTO PD: PIÙ RISORSE PER STIPENDI DS. IN 2015 +24 MLN
Aumento delle risorse del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici. Lo chiede con un emendamento all'articolo 7 del ddl Scuola il gruppo Pd in commissione Cultura alla Camera. La proposta, che deve essere esaminata dalla commissione, è a firma di 23 deputati del Partito democratico.
L'emendamento, dunque, prevede che per quest'anno il Fondo dovrà essere incrementato di 36 milioni di euro (invece che 12 milioni, come prevede ora dal testo) e che queste risorse siano utilizzate per il triennio scolastico passato (da 2012 al 2015). E ancora: altri 12 milioni vengono stanziati per l'anno scolastico 2015/2016 e 36 milioni di euro all'anno a partire dal 2016.
Al momento, il testo del ddl prevede un incrementato di un importo di 12 milioni per il 2015 e 35 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, al lordo degli oneri a carico dello Stato.
 PD CHIEDE RIFORMA COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
Il gruppo Pd della commissione Cultura alla Camera chiede di rivedere il comitato per la valutazione del servizio dei docenti, previsto dal decreto del 1994 voluto dal primo governo Berlusconi.
Dunque con un emendamento al ddl Scuola il Pd chiede che il comitato abbia durata di 3 anni (e non più un anno scolastico), che sia presieduto dal dirigente scolastico e che sia composto da due docenti della scuola (non viene prevista la presenza di supplenti) e due rappresentanti dei genitori per la scuola dell'infanzia ed elementari, di un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per la scuola superiore.
Il Comitato - si legge nell'emendamento - "individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base dei seguenti principi: qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica; dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo docente in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica; delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e della formazione del personale".
Inoltre, il Comitato esprimerà il proprio parere sull'attribuzione degli incarichi ai docenti inserite negli albi territoriali e sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo".
Per l'espressione del parere sulla formazione, "il Comitato sarà integrato della figura del tutor". Infine, il Comitato valuterà "il servizio su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso della valutazione del servizio di un docente componente del Comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il Consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il Comitato eserciterà, altresì, le competenze per la riabilitazione del personale docente di cui all'articolo 50 (riabilitazione; Ndr)"
Vedi anche: Riforma, tutte possibili modifiche: albi regionali, organico funzionale, concorso, supplenze. Tutti emendamenti PD e segnalazioni Governo
Il testo del DDL come presentato alla Camera
Tutti gli emendamenti all'articolo 1
Tutti gli emendamenti all'articolo 2
Tutti gli emendamenti all'articolo 3
Tutti gli emendamenti all'articolo 4
Tutti gli emendamenti all'articolo 5
Tutti gli emendamenti all'articolo 6
Tutti gli emendamenti all'articolo 7
Tutti gli emendamenti all'articolo 8
Domenica 26 aprile
I lavori parlamentari riprenderanno la prossima settimana

Riforma sistema nazionale di istruzione e formazione: prosegue l’esame
Nelle giornate di lunedì 27, martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 aprile 2015, la Commissione proseguirà in sede referente l'esame del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti
(C. 2994 Governo e abb. - Rel. Coscia, PD).
Mercoledì 29 aprile 2015, si svolgeranno altresì le seguenti interrogazioni:
5-04640 Capua, Sulla valorizzazione del merito e delle capacità individuali dei ricercatori di nuova assunzione;
5-04875 Vacca, Sulla richiesta della professione e dei titoli di studio dei genitori nelle iscrizioni on line degli studenti alle istituzioni scolastiche.

Da Orizzonte scuola qui

Giannini: "Preside che sbaglia perderà ruolo. Proteste canto stridente". Negli albi non varranno le 104? Ecco cosa dice il ministro.

In una intervista a Repubblica il Ministro risponde alla domanda sulla possibilità che i poteri che si vogliono conferire ai presidi potranno creare "parentoli". E parla anche del rapporto con i sindacati, ma "scivola" sulla legge 104.
A Corrado Zunino che le chiede cosa potrà accadere ai Dirigenti se in nome dei nuovi poteri che la riforma si appresta a conferire loro, si scoprisse che essi li utilizzano per assumere parenti ed amici. La risposta del Ministro è netta: perdita di indennità e poi il ruolo.
Come, quando e secondo quali modalità avverrà la valutazione dei Dirigenti, aggiungiamo noi, non farà però parte del DDL. Ci sarà una legge delega posteriore, secondo quanto ci aveva preannunciato la Sen. Puglisi (PD). Puglisi: "anche dirigenti con incarichi triennali, valorizzeremo servizio II fascia e svuoteremo GaE e Gm. Piano B? sarebbe sconfitta"
Molti docenti ci chiedono preoccupati perchè il DDL non dica nulla a proposito delle tutele di legge sia per le immissioni in ruolo che per la permanenza negli istituti di insegnamento, anche dopo la programmata introduzione degli albi territoriali.
La nostra risposta, finora, è stata sempre ottimistica, oltre che razionale. Non è possibile eliminare le tutele garantite dalla legge (ci riferiamo alle tutele dei riservisti per l'immissione in ruolo e della legge 104/92 per tutti i docenti).
Nell'intervista il Ministro afferma
"Gli albi territoriali sostituiscono il folle punteggio che fin qui ha guidato la carriera degli insegnanti: prendo 0,4 con il master del 2008, ci aggiungo la legge 104 sui familiari in difficoltà. Noi diamo la possibilità a un prof oggetto di contabilità burocratica di diventare parte attiva di una scuola che lo ha scelto per le sue qualità"
Sorvoliamo sul "folle punteggio" che comunque permette oggi di assumere anche insegnanti preparati, aggiornati e formati (in anni il cui il Ministero non ha fatto nulla per la formazione dei docenti in servizio nè tantomeno per i precari, costretti a pagare a proprie spese la formazione), vogliamo invece riflettere sul senso della frase relativa alla "legge 104 sui familiari in difficoltà".
E' stato questo un impedimento alla crescita della scuola? Prestare servizio nella sede più vicina alla residenza del familiare da assistere non sarà più possibile perchè ognuno dovrà andare nella scuola che lo ha "scelto"?
Ci dispiace che argomenti così importanti, oggetto della vita emotiva oltre che professionale di tanti insegnanti vengano affrontati con tale superficialità in una intervista giornalistica pubblicata nell'edizione della domenica, piuttosto di affidare il confronto alle parti, tramite i propri rappresentanti sindacali.
E anche di questo il Ministro parla nell'intervista e all'intervistatore Corrado Zunino che le dice "Avete snobbato i sindacati dall'inizio", il Ministro risponde di aver avuto con i sindacati tre incontri e che le proteste di questi giorni sono "un canto stridente", con posizioni che non guardano al merito.

Sabato 25 aprile
I lavori parlamentari riprenderanno la prossima settimana

da Orizzonte scuola qui

Modifiche riforma. Coscia conferma: albi territoriali coincideranno con reti scuole, mobilità straordinaria, più collegialità, concorso per soli abilitati, nuovi esami di Stato

Sul proprio profilo FaceBook, la relatrice del DDL di riforma della scuola conferma le nostre indiscrezioni sulle modifiche chieste dal Partito Democratico al testo in discussione alla Camera.
"Autonomia delle scuole, nessun docente di serie A e di serie B, collegialità e valutazione dei dirigenti, coinvolgimento degli studenti, centri per la gestione amministrativa, lotta all'analfabetismo di ritorno, ridefinizione delle deleghe, concorso per soli abilitati", questo quanto scritto dalla Coscia sul proprio profilo FaceBook.
Ecco il contributo del gruppo Pd per modificare il ddl scuola "Autonomia delle scuole deve sempre essere considerato come punto centrale. Gli organici funzionali saranno garantiti con un potenziamento dell'8% in più di docenti per ogni scuola, per una scuola davvero coerente con le richieste degli studenti, delle famiglie e del territorio. I docenti dell'autonomia non vengono impegnati sui posti vacanti ma come vera ricchezza a disposizione della scuola perché tutti sono organico dell'autonomia".
Il dirigente scolastico sarà chiamato ad assumere responsabilità maggiori, male sue scelte saranno sottoposte a valutazione. Gli organi collegiali elaborano e approvano il piano triennale, ci sarà un maggior coinvolgimento degli studenti nel processo decisionale ma la valorizzazione del loro curriculum nella valutazione finale per gli esami. Inoltre lo staff organizzativo e di supporto didattico del dirigente potrà essere costituito dal 10% dei docenti dell'istituto".
Confermato un piano straordinario di mobilità per i docenti già di ruolo con superamento del vincolo triennale. Sono stati ridefiniti gli albi territoriali, che coincidono con le reti di scuole. Previsti poi centri di servizio per la gestione di aspetti amministrativi.
Il concorso 2015 sarà per i soli abilitati con diverse modalità che valorizzano titoli professionali e servizio da definire nel bando. Ci sarà attenzione per tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie di merito del concorso 2012 e si affronterà anche l'educazione degli adulti.
Caleranno le deleghe contenute nel DDL, saranno affrontate con degli emendamenti specifici, le nuove modalità per diventare docenti, una valutazione degli alunni coerente con il ruolo formativo e di orientamento, nuove modalità per gli esami del primo e del secondo ciclo.

Venerdì 24 aprile
I lavori parlamentari riprenderanno la prossima settimana
 
da Orizzonte scuola qui
DDL scuola, superano quota 2100 gli emendamenti alla Camera. Primo esame lunedì alle 10
Gli emendamenti al ddl Scuola superano quota 2100. Lo riferiscono fonti parlamentari, dopo che alle 15 è scaduto il termine per la presentazione delle proposte di modifica, riaperto durante la settimana a seguito del collegamento del provvedimento al Def.
Inizialmente erano state presentante poco più di 1800 proposte di modifica.
La commissione Cultura si riunirà lunedì alle 10 per le ammissibilità e l'illustrazione delle proposte di modifica. Sempre in giornata, riferiscono fonti della maggioranza, l'intenzione sarebbe quella di iniziare a votare. Ma visti i numeri la presidenza potrebbe chiedere ai gruppi una riduzione delle proposte, segnalando gli emendamenti da porre in votazione.
Per accelerare - viene riferito - i lavori la commissione potrebbe lavorare anche in notturna, al termine delle sedute dell'aula.
 

Giovedì 23 aprile
Ore 13.30INTERROGAZIONI
5-04581 Amoddio: Sulla posizione nella graduatoria di istituto di taluni docenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso scuole pubbliche
5-04872 Terzoni: Sulla tutela del monastero degli Zoccolanti di Corridonia
 
Ore 14UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI


Mercoledì 22 aprile
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno 2015, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (seguito esame atto n. 156 – rel. Manzi)
 
Fondi alle scuole paritarie. Ministro firma decreto per 471milioni
(notizia di oggi stranamente non più presente nelle home page  dei sindacati scuola)

da Orizzonte scuola qui
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato il decreto che definisce i criteri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie validi per il 2015.
I contributi ammontano a 471,9 milioni, destinati alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento della parità scolastica.
I fondi verranno assegnati in via prioritaria alle scuole che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate.
Le risorse vengono distribuite agli Uffici scolastici regionali (Usr) in base al numero di scuole, classi e alunni presenti sul territorio. Sono poi gli Usr a predisporre i piani regionali di erogazione agli istituti.
Da Orizzonte scuola qui 

Venerdì arriverà il pacchetto emendamenti del Partito Democratico, siamo in grado di anticiparvi alcuni dei provvedimenti che sono contenuti al loro interno.
Alcune modifiche sono state concordate ieri al Nazareno, la parola passerà al Parlamento. Siamo in attesa dei testi.
VENERDÌ ARRIVA PACCHETTO EMENDAMENTI PD
Il pacchetto più corposo di emendamenti al ddl Scuola a firma del Partito democratico arriverà venerdì in giornata. Lo riferiscono fonti parlamentari. Dunque tra oggi e giovedì sarà pronto il fascicolo dei primi emendamenti depositati, ma il Pd si riserva di presentare i più importanti il 24 aprile.
A quanto si apprende, il gruppo è impegnato a ridurre le proposte di modifica. Prima della riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti i parlamentari democratici hanno presentato circa 350 emendamenti, che però sono stati ridotti subito a 150. L'obiettivo, riferiscono fonti dem, è di arrivare a un massimo di 80 emendamenti.
IPOTESI POF PROPOSTO DA DIRIGENTE. MA OK DA CONSIGLIO ISTITUTO
Il Piano triennale dell'offerta formativa sarà "proposto" dal dirigente scolastico al collegio docenti che lo elaborerà. Sarà poi il consiglio d'istituto a doverlo approvare. È questa, a quanto riferiscono fonti parlamentari, l'ipotesi di modifica del ddl scuola., all'esame della commissione Cultura alla Camera, su cui si è trovato un accordo all'interno della maggioranza.
IPOTESI IDONEI NO IN PIANO ASSUNZIONI. ENTRERANNO CON TURNOVER
AVRANNO PRECEDENZA SU VINCITORI FUTURO CONCORSO. Nel pacchetto degli emendamenti al ddl scuola il Pd presenterà probabilmente una modifica che riguarda l'assuzione degli idonei al concorso a cattedra 2012.
A quanto si apprende, con l'emendamento sarà chiarito che gli idonei saranno assunti non con questo piano assunzionale ma successivamente. Quindi a loro spetteranno i posti vacanti e disponibili che si libereranno nei prossimi mesi (tramite tourn over).
A loro spetterà la precedenza rispetto a coloro che vinceranno il futuro concorso che il governo ha intenzione di bandire nei prossimi mesi. Lo riferiscono fonti parlamentari.
VERSO MODIFICA SUPPLENZE FINO A 2018. PER ABILITATI DOPPIA CORSIA
36 MESI DA ENTRATA IN VIGORE DDL. TFA-PAS RISERVA E FINO 50% POSTI IN CONCORSO. Garantire le supplenze fino al 2018. Dunque il limite di 36 mesi per i contratti stipulati per la copertura dei posti vacanti e disponibili partano dall'entrata in vigore del ddl Scuola. Vedi: Supplenze su posti vacanti. M5S: dopo 36 mesi spetta il ruolo. FI: coprire ogni anno tutto l'organico di autonomia. Ma apertura PD soft
E ancora: per gli abilitati Tfa, Pas e di scienze della formazione prevedere una quota di posti nel prossimo concorso a cattedre e l'esonero dalla prova preselettiva.
Sono queste alcune delle modifiche che potrebbero riguardare il ddl Scuola, all'esame della commissione Cultura alla Camera. A quanto si apprende, la maggioranza è d'accordo nel cambiare l'articolo 36 del ddl che al momento impone un limite di 3 anni ai contratti per le supplenze.
Per quanto riguarda i docenti abilitati, che non rientreranno nel piano assunzionale straordinario, la maggioranza vuole prevedere per loro una doppia corsia preferenziale nel futuro concorso. Incerto è ancora, però, se i due 'step' riguarderanno anche i diplomati magistrati.
IPOTESI MODIFICA GOVERNO BONUS DOCENTI. VERSO MOBILITÀ STRAORDINARIA
Sì alla mobilità straordinaria dei docenti di ruolo prima del piano di assunzioni,  modifica dell'istituzione degli albi territoriali e togliere al dirigente scolastico la prerogativa sul bonus annuale per i docenti più meritevoli.
Sono queste, a quanto si apprende, alcune ipotesi di modifica che potrebbero essere apportate al ddl scuola.
A quanto si apprende, sarà il Governo a prensentare l'emendamento che modifica l'articolo 11 con cui probabilmente sarà deciso di affidare a un gruppo di valutazione (e non al dirigente scolastico) la decisione sulle somme da destinare ai docenti. Vedi: Riforma, potrebbe essere un gruppo "scelto" e non il dirigente a valutare i docenti
E ancora: per quanto riguarda il reclutamento dei docenti - riferiscono fonti parlamentari - "ci saranno correzioni significative. Rimarrà prerogativa del dirigente ma ci saranno aggiustamenti funzionali". Resta facoltà del dirigente anche la scelta dello staff


Martedì 21 aprile
Ore 18UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Ore 18.30ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno 2015, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (esame atto n. 156 – rel. Manzi)

Lunedì 20 aprile
Il termine per la presentazione di emendamenti e articoli aggiuntivi al disegno di legge recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” si è concluso oggi alle ore 12 (C. 2994 Governo e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti)

Da Orizzonte scuola qui

Renzi invierà una lettera ai docenti per non farli partecipare allo sciopero del 5 maggio

Come anticipato questa mattina dalla nostra redazione, il primo Ministro vuole rispondere allo sciopero organizzato per il 5 maggio con una campagna di informazione.
Quest'oggi al Nazareno il PD si è riunito per affrontare il tema della scuola. Argomento clou lo sciopero del 5 maggio indetto ieri dai sindacati della scuola. Renzi  non ci sta e vuole anticipare la campagna dei sindacati per lo sciopero scrivendo una lettera a tutti i docenti italiani al fine di spiegare la riforma della scuola.
In risposta alle assemblee sindacali, il Primo ministro ha mobilitato i circoli del partito al fine di avviare una campagna di informazione capillare sulla riforma.
Sull'argomento sciopero è intervenuto Di Menna, segretario Uil, riferendosi alle parole di Renzi che questa mattina ha affermato di ridere ad uno sciopero che protesta contro una riforma che assume 100mila precari.
"La nostra preoccupazione - ha detto Di Menna - è uno scontro tra Governo e scuola, tra Governo e insegnanti." Il problema, ha detto il segretario, non sono certo le assunzioni che vengono valutate positivamente,  ma il licenziamento dei precari delle GI e i super poteri ai presidi. Inoltre, si decide del rapporto di lavoro senza contratto.
Il segretario ha anche ricordato che scioperare è un sacrificio economico e come tale va rispettato.
Al Nazareno si è discusso anche degli emendamenti. Secondo le indiscrezioni riportate dalla nostra redazione, sono stati presentate modifiche da esponenti del PD per l'assunzione degli idonei al concorso e per una riserva per la seconda fascia al concorso 2015. Ma a quanto pare non c'è alcuna intenzione di apportare modifiche, gli emendamenti rimarranno lettera morta. Vi terremo informati su eventuali modifiche.
Invece, si potrebbero apportare modifiche ai poteri dei dirigenti, coinvolgendo il Consiglio d'istituto nella scelta. Vedi il nostro articolo sugli emendamenti.
1800 emendamenti DDL scuola. PD assunzione idonei e riserva TFA, modifica poteri dirigenti rafforzando Consiglio istituto. Si attende via Renzi
Sulla lettera ai docenti è intervenuto pure il Movimento 5 stelle. 
"Renzi, invece di scrivere lettere agli insegnanti, li ascolti! Se darà ascolto ai docenti, si renderà conto di quanto la sua riforma sia pericolosa per la scuola italiana, capirà che le soluzioni per rilanciare l'istruzione e la cultura sono altre, capirà che quello che gli insegnanti chiedono, precari e non, non è ciò che è scritto nel suo ddl". Lo affermano i parlamentari del M5S della Commissione Cultura di Camera e Senato.
"La lettera di Renzi agli insegnanti - continuano - sarà solo l'ennesima trovata mediatica per nascondere il disastro che provocherà questa riforma. Ma è anche la prova che il premier inizia a sentire il fiato sul collo del mondo della scuola, sente che la  protesta sta montando e che la sua riforma è a rischio. Gli insegnanti meritano rispetto e considerazione, verità e onestà e non le continue prese in giro di questo governo". 


Domenica 19 aprile
I lavori parlamentari riprenderanno la prossima settimana

da Cgil scuola

La vera scuola non ci sta e sciopera il 5 maggio
La piazza piena è la risposta a chi non ci ha consultati: il DDL scuola va cambiato!

Una piazza piena di scuola vera. Docenti, dirigenti, Ata, Rsu - quelli eletti con una partecipazione di oltre l’80% dei lavoratori - e i sindacati tutti uniti. C’è La scuola che sente di poter contare e vuole farlo, fermando il Disegno di Legge del Governo Renzi.  Lo sciopero, annunciato oggi in piazza SS. Apostoli per il 5 maggio 2015, appare inevitabile. Il Governo non è mai stato così lontano dalle esigenze della scuola e così lontano da quello che i lavoratori chiedono. È chiaro, come hanno detto in piazza i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda e i cinque delegati (rsu) di scuola, che questo Disegno di Legge non piace a nessuno.
Non piace ai precari, docenti e ATA, per i quali i sindacati finalmente riuniti, chiedono un piano di stabilizzazioni articolato e immediato che garantisca stabilità a chi da anni garantisce il funzionamento della scuola e la regolarità nella didattica e nella gestione.  Non piace ai lavoratori di ruolo, il cui contratto è al palo da 7 anni e per i quali il rinnovo è una necessità se si vuole davvero ridare dignità a questi lavoratori potere d’acquisto ai loro stipendi. Non piace per le incursioni della legge su materie che sono soggette a disciplina contrattuale, come le retribuzioni e la mobilità del personale, sulle quali ancora una volta, il Governo non intende sedersi a un tavolo con le organizzazioni sindacali. Non piace per lo strapotere affidato ai dirigenti attraverso la chiamata diretta dei docenti e non convince infine perché non ha mai coinvolto nelle sue decisioni chi la scuola la fa, tra mille difficoltà, ogni giorno.
Pantaleo dal palco ha definito inaccettabile la scelta del Governo di non stralciare il Piano delle assunzioni dal Disegno di legge, lasciando così migliaia di precari in una situazione di incertezza e di disperazione e ricattando il Parlamento sui tempi di discussione del provvedimento. La FLC CGIL ha presentato le sue proposte per una radicale modifica di questo Ddl, chiedendone anche la soppressione di alcuni articoli. E lo ha fatto anche in un’audizione alle commissioni cultura di Camera e Senato dove sono stati presentati precisi emendamenti ai singoli articoli.
Il malcontento è forte nel Paese e speriamo che lo sciopero possa influire sulle scelte del nostro Parlamento, dimostrandogli che non è questa riforma ciò che serve alla scuola.



Venerdì 17 aprile
I lavori parlamentari riprenderanno la prossima settimana

Da Orizzonte scuola qui

Assunzioni, i numeri. 100mila posti vacanti cui aggiungere organico funzionale. ANIEF: "avevamo ragione mancano appello 70mila posti". In GaE 50 mila diplomati magistrale

Ieri il Governo ha fornito i dati sul precariato, i posti a supplenza e le posizioni degli aspiranti GaE, esclusi i vincitori di concorso, distribuiti per provincia e classe di concorso.
Le supplenze dell'anno scolastico 2014/2015 sono state 15.735 mila per l'interno anno (fino al 31 agosto) e 85.544 quelle fino al termine dell'attività didattica (30 giugno). In totale sono state circa 100 mila (nei documenti il Miur specifica che per il calcolo delle supplenze - full time - si è basato sull'orario di cattedra previsto per il tipo posto/grado di istruzione: infanzia 25 ore, primaria 24 ore, secondaria di I e II grado 18 ore).
Per quanto riguarda le supplenze fino al 30 giugno, 13.713 hanno riguardato il sostegno della scuola elementare, 4.127,4 della scuola dell'infanzia, 10.069 le medie e 2.696 le scuole superiori.
Per quanto riguarda quelle annuali: per il sostegno nella primaria sono stati assunti 1.764 insegnanti, per quella dell'infanzia 469, per le scuole medie 1.922 e le superiori 413. Tutto ciò si evince dall'allegato 5, pubblicato ieri in via esclusiva dalla nostra redazione.
Si tratta, dunque di 100mila posti liberi, cui bisognerà aggiungere 48.800 posti circa di organico funzionale.
Inoltre, sono 1.339 i soggetti vincitori del concorso a cattedre del 2012 già presenti nelle graduatorie a esaurimento. Tra questi, 255 sono per la scuola dell'infanzia e 297 per le scuole elementari. Nel documento vengono riportate anche tutte le suddivisioni per classi di concorso. I più numerosi sono gli abilitati in italiano, storia, educazione civica e geografia nella scuola media (96), nelle materie letterarie per le scuole superiori (91), educazione artistica (54) e lingua inglese (36).
Questi i numeri tratti dai documenti. Abbiamo raggiunto al telefono Marcello Pacifico, Presidente ANIEF.
Quindi, ci sono 100mila posti vacanti, cui aggiungere 48.800 posti in Organico funzionale?
No, delle cattedre al 30 giugno non tutti sono su posto vacante. O meglio non secondo il Governo, che ne conta 7mila. Secondo noi, invece, la percentuale oscilla tra il 60 e il 70%. Secondo noi le cattedre per le assunzioni derivanti dalle supplenze al 30 giugno sono 10 volte di più. Quindi ci sono 70mila posti in più rispetto ai 100.000 delle assunzioni promesse. Inoltre, di questi 70mila posti vacanti, più della metà sono sul sostegno e il prossimo anno gli alunni disabili aumenteranno. Il Governo non vuole ammettere che ci sono posti in più, anche perché se lo ammettesse soccomberebbe nei tribunali e dovrebbe assumere tutti quei docenti con 36 mesi di servizio su cattedra vacante.
Cosa ne faranno, dunque, dei posti che non andranno alle assunzioni?
Secondo noi, i posti che il prossimo anno resteranno liberi sono circa 100mila ed andranno a supplenza.
Adesso, a proposito di assunzioni, si apre la questione dei diplomati magistrale che dovranno essere inseriti in GaE. Si tratta dell'ultima vittoria dell'ANIEF.
L'idea del Governo, fino ad ora, è stata di non riconoscere il diritto ai diplomati di entrare in Graduatoria ad Esaurimento, ma davanti a questa sentenza dovranno cambiare idea.  A breve avremo una nuova sentenza che costringerà il Governo a far entrare 4mila docenti, ma abbiamo riaperto i termini per i ricorsi.
Considerando che i diplomati magistrale sono in tutto circa 50mila, ci troviamo davanti ad un'emergenza da risolvere, alla vigilia dell'abolizione delle Graduatorie ad esaurimento.
L'unico modo per risolvere la questione è riattivare il maestro su moduli, si recupererebbero 30mila posti nella primaria. Oppure istituire una classe ponte e anticipare a 5 anni l'ingresso a scuola, con compresenza di maestri dell'infanzia e delle elementari. Si potrebbero liberare fino a 100mila posti e si anticiperebbe l'uscita dalla scuola a 18 anni.

Giovedì 16 aprile
Ore 10SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Ore 14.30SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
da Orizzonte scuola quiAl termine UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI







 
Immissioni ruolo. Distribuzione per provincia e classi di concorso. I dati ufficiali del censimento del MIUR
Pubblichiamo i file della simulazione del Ministero dell'istruzione relativamente alle assunzioni da effettuare a settembre 2015. I file riguardano la distrubuzione per provincia e classe di concorso, i vincitori di concorso iscritti in GaE.
La simulazione elaborata dal Ministero delle assunzioni dei docenti di GaE e vincitori concorso 2012 previste per l'a.s.2015/16. I criteri adottati per l'estrazione e le elaborazioni dei dati.
Criteri
Inclusi nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE)
  • Presenza nelle GaE al 10 febbraio
  • Sono stati eclusi gli aspiranti presenti negli elenchi dei vincitori del concorso registrati a sistema dagli USR alla data del 10 marzo
  • Sono stati eslusi gli aspiranti immessi  in ruolo (al 10 febbraio)
  • Sono stati esclusi i docenti presenti nelle GaE con riserva
  • E’ stato escluso il personale educativo
  • Gli aspiranti GaE, presenti nelle graduatorie di più gradi di istruzione/CLC sono stati conteggiati su tutte le classi di concorso / grado di istruzione
  • Gli aspiranti GaE presenti in due province (doppio canale), sono stati conteggiati una sola volta sulla provincia in cui risulta la clc/insegnamento con il punteggio più alto; nel caso di parità di punteggio, viene conteggiato sulla prima provincia in ordine alfabetico di sigla provincia.
FILE LBS1 - Versione PDF
Tutte le posizioni degli aspiranti GaE, esclusi i vincitori di concorso, distribuiti per provincia e classe di concorso. Il totale è di 204.947
File LBS2 - Versione PDF
distribuzione aspiranti GaE punteggio maggiore per provincia gradi di istruzione classi di concorso
Criteri: aspiranti GaE, esclusi i vincitori di concorso, distribuiti per provincia e classe di concorso presi solo dalla graduatoria con punteggio maggiore
File LBS3 - Versione PDF
Distribuzione aspiranti GaE anche vincitori concorso per provincia gradi di istruzione. Sono 1.339 i soggetti vincitori del concorso a cattedre del 2012 già presenti nelle graduatorie a esaurimento. È quanto si legge nei documenti depositati dal ministero dell'Istruzione in commissione Cultura alla Camera, che contengono i dati sui precari della scuola.
Criteri
Tutte le posizioni degli aspiranti GaE vincitori di concorso distribuiti per provincia e classe di concorso

File LBS4 - Versione PDF
Distribuzione aspiranti GaE anche vincitori concorso punteggio maggiore per provincia, grado di istruzione, classi di concorso. Criteri: Aspiranti GaE vincitori di concorso distribuiti per provincia e classe di concorso presi solo sulla graduatoria con punteggio maggiore
LBS5 - Versione PDF
Numero di supplenze annuali, su posti di organico di fatto e di diritto, attivate per l'a.s. 2014/15
LBS 6
Le assunzioni sulla base delle quali è eseguita l'elaborazione annessa

I dati sono il risultato di una simulazione condotta sulla base delle seguenti principali assunzioni:

  • che l'organico 15/16 sia identico per classi di concorso e provincia a quello 14/15
  • che non ci siano variazioni delle disponibilità a seguito delle operazioni di mobilità
  • che le cessazioni siano quelle risultanti a febbraio
  • che gli aspiranti siano considerati unicamente sulla classe di concorso con il punteggio più alto.
Nella tabella sono riportati pertanto per classe di concorso dei soggetti (36.548) che si presume di assumere su posti comuni che a legislazione vigenti sarebbero stati occupati o da immessi in ruolo (rigo A tab 2 ) su supplenze sino al 31/08 (rigo C) o da supplenti sino al 30/06 (rigo D1)

 

Mercoledì 15 aprile

I lavori di oggi:
Ore 9SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
 
Ore 13.30INTERROGAZIONI
5-04616 Binetti: Sugli esami di accesso alle scuole di specializzazione in medicina
5-04825 Simone Valente: Sull’emanazione delle linee guida previste dalla legge n. 128 del 2013 in materia di produzione da parte degli istituti scolastici di materiale didattico multimediale per piattaforme open source
5-05040 Palmieri: Su un progetto di sensibilizzazione proposto ai bambini di 45 scuole dell'infanzia di Trieste
 
Ore 14SEDE CONSULTIVA
Alla XIV Commissione:
- Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2014 (C. 2977 Governo)
- Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea relativa all’anno 2013 (Doc. LXXXVII, n. 2)
(seguito esame congiunto – rel. Santerini)
 
Al termineUFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Ore 14.30SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
  

Da Orizzonte scuola qui:

DDL riforma. Domani in VII Commissione i dati sulle assunzioni dei precari. Emendamenti entro lunedì 20 alle ore 22

Slitta di due giorni, a lunedì alle 22, il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl Buona scuola. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza della commissione Cultura alla Camera.
Inoltre, i dati del governo sui precari della scuola dovrebbero arriva domani in commissione Cultura alla Camera. È quanto avrebbe assicurato il governo riferiscono fonti parlamentari, ai deputati della commissione che oggi di sono riuniti per proseguire la discussione generale sul ddl Buona scuola.
Il supplemento di istruttori, chiesto da M5s, dovrebbe riguardare i numeri dei precari con le diversificazioni per classi di concorso, il censimento delle diverse graduatorie, il numero delle assunzioni a tempo dello scorso anno e i fabbisogni.
La richiesta nasce dai dubbi espressi dal movimento circa l'effettiva fattibilità del piano e l'incongruenza dei numeri forniti.
Ieri, ne abbiamo discusso con Gialuca Vacca, in una intervista rilasciata a Paolo Damanti.
Il grillino ha così commentato: "Secondo noi il piano si fonda su presupposti che non ci sono, vogliamo i dati per incrociarli e vedere se il piano regge o meno. Il nostro sospetto è che il fabbisogno delle scuole non sarà soddisfatto dalle assunzioni." Dubbi sono stati espressi anche sui numeri, "il governo parla di 50mila assunzioni su cattedre vacanti:14 su turnover (scendiamo a 36 mila), 10 mila del piano Carrozza. Quindi, secondo il Governo ci sarebbero solo 26mila cattedre vacanti, comprese alcune cattedre in organico di fatto trasformate in organico di diritto."
Sui tempi per la presentazione degli emendamenti, il Movimento 5 stelle ha così commentato: “La decisione dell’ufficio di Presidenza di fissare la scadenza per la presentazione emendamenti al Ddl istruzione per lunedì 20 aprile alle 22 è l’ennesimo atto di sopraffazione della maggioranza nei confronti del Parlamento e di mortificazione della democrazia". Vai al comunicato.



Martedì 14 aprile



































































































































Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C.


































































































































  

416 Caparini, C.1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)
INTERROGAZIONI
5-04616 Binetti: Sugli esami di accesso alle scuole di specializzazione in medicina
5-04825 Simone Valente: Sull’emanazione delle linee guida previste dalla legge n. 128 del 2013 in materia di produzione da parte degli istituti scolastici di materiale didattico multimediale per piattaforme open source
5-05040 Palmieri: Su un progetto di sensibilizzazione proposto ai bambini di 45 scuole dell'infanzia di Trieste


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
SEDE REFERENTE
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia)


 
I lavori di oggi: ecco gli interventi.
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (seguito esame C. 2994 Governo, e abb. C. 416 Caparini, C. 1595 Antimo Cesaro, C. 1835 Cimbro, C. 2043 Vezzali, C. 2045 Carfagna, C. 2067 Coccia, C. 2291 Ascani, C. 2524 Centemero, C. 2630 Paglia, C. 2860 Iori, C. 2875 Di Benedetto, C. 2975 Chimienti – rel. Coscia).
 
Da Orizzonte scuola qui:
DDL riforma. Vacca M5S "Governo ha chiuso su stralcio assunzioni: o le vogliono far saltare o blinderanno il testo. I tempi non ci sono"
 
Giornata cruciale quella trascorsa in VII Commissione cultura alla Camera, dove è iniziato il confronto sul testo del DDL di riforma della scuola. Il primo atto ha visto la bocciatura della richiesta dello stralcio delle assunzioni dal resto del provvedimento. Abbiamo sentito Gialunca Vacca, del Movimento 5 stelle.
Cos'è successo questa mattina in VII Commissione?
E' successo che noi e SEL abbiamo chiesto un voto per stralciare le assunzioni dal resto del provvedimento e la maggioranza ha votato contro. Si tratta di una linea che portiamo avanti dall'inizio, da prima del varo del DDL da parte del Governo e abbiamo chiesto al sottosegretario perché non avessero preso in considerazione la proposta prima del varo, proprio in previsione dei tempi ristretti.
Cosa vi ha risposto?
Ci ha risposto che l'impianto è generale, l'impianto è complessivo: assunzioni, il piano triennale e chiamata dai dirigenti danno maggiore spinta all'autonomia e non si possono scindere. Ma non è vero, basterebbe un ampliamento dell'organico con piano straordinario per quest'anno, senza chiamata diretta. Era fattibile.
Ci stiamo con i tempi?
No. Oggi il PD si riunisce proprio perché coi tempi non ci stiamo. La scadenza del 31 maggio è imminente. In realtà la legge deve essere approvata almeno a metà maggio per consentire ai dirigenti di stilare il piano triennale. Approvare questa legge in tre settimane è impossibile.
Cosa pensa potrà accadere?
Se hanno deciso di non stralciare le assunzioni: o vogliono farle saltare, dando la colpa al parlamento, magari attuandone soltanto metà, 50mila (tra l'altro fonti ci confermano che il Governo non ha abbandonato l'idea del Decreto); o vogliono approvare tutto blindando, come un treno, senza confronto.
Io inizio a mettere in discussione questa cosa, approvare in tre settimane alla Camera significherebbe inviare il testo blindato al Senato senza possibilità di modifica, lo credo tecnicamente impossibile. A meno che non venga spostato il tempo di presentazione dei piani triennale per le scuole oltre il 31 maggio.
Bisognerebbe chiedere agli organi collegiali di riunirsi in estate, a meno di non eliminarli completamente dal processo decisionale dei piani triennali.
Infatti.
Abbiamo avuto notizia di apertura da parte della maggioranza su possibili modifiche.
Si tratta della posizione di singoli esponenti della maggioranza, ma ho qualche perplessità. C'è apertura sul 5xmille (sbagliato assegnare i fondi alla singola scuola) e sulla chiamata diretta. Vedo la maggioranza compatta, ma, ripeto, si tratta di singole posizioni e spesso il partito indica altro. Non crediamo più a questi spiragli, vedremo per gli emendamenti.
Oggi avete chiesto i dati sul precariato, per quale motivo?
Abbiamo chiesto a Faraone i dati sul reclutamento, gli iscritti in GaE per classi di concorso e province, i dati del fabbisogno e ultime supplenze. Secondo noi il piano si fonda su presupposti che non ci sono, vogliamo i dati per incrociarli e vedere se il piano regge o meno. Il nostro sospetto è che il fabbisogno delle scuole non sarà soddisfatto dalle assunzioni. Nelle GaE esistono classi esuarite per cui non si copriranno i posti liberi e altre in esubero. Il piano è fatto male.
Anche il dato delle cattedre vacanti non ci convince, il governo parla di 50mila assunzioni su cattedre vacanti:14 su turnover (scendiamo a 36 mila), 10 mila del piano Carrozza. Quindi, secondo il Governo ci sarebbero solo 26mila cattedre vacanti, comprese alcune cattedre in organico di fatto trasformate in organico di diritto.
Qui entriamo nella vostra proposta, quella di coinvolgere anche le Graduatorie d'istituto.
La nostra proposta sarà abbinata al DDL del Governo, la difenderemo come piano alternativo. Se venisse attuata, riusciremmo a coprire il reale fabbisogno.
 
 
Lunedi 13 aprile
 
Lavori delle Commissioni Cultura di Camera e Senato per questa settimana:
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, prosegue l’esame

Martedì 14 aprile la Commissione si riunirà in sede referente per il seguito dell'esame della Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb.- rel. Coscia PD), che proseguirà nelle giornate successive.
Successivamente la Commissione inizierà l'esame in sede consultiva, per il parere alla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea, della proposta di legge recante Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2014 (C. 2977 Governo) e la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2013 (Doc. LXXXVII, n. 2, esame congiunto - rel. Santerini, PI-CD); l'esame proseguirà nella giornata di mercoledì 15.
Mercoledì 15 aprile la Commissione svolgerà, inoltre, le seguenti interrogazioni:
 5-04616 Binetti, Sugli esami di accesso alle scuole di specializzazione in medicina;
5-04825 Simone Valente, Sull'emanazione delle linee guida previste dalla legge n. 128 del 2013 in materia di produzione da parte degli istituti scolastici di materiale didattico multimediale per piattaforme open source;
5-05040 Palmieri.
 

  • 10 aprile, inizio dell'esame del DDL da parte della VII Commissione Cultura
  • La discussione generale in calendario per martedì 14 aprile
  • Scadenza per la presentazione degli emendamenti sabato 18 aprile.


 

 



La settimana scorsa: le audizioni
Le Commissioni riunite VII Cultura della Camera e 7^ Istruzione del Senato, presso la Sala Mappamondo, nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, hanno svolto le seguenti audizioni informali (circa 80, fino a venerdì) sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione:


  • Martedì 7 aprile,
alle 9.30: Associazioni di docenti della scuola;
alle 14.00: Organizzazioni sindacali di categoria;
alle 18.15: Opera Montessori, fondazioni e enti di categoria.
  • Mercoledì 8 aprile
alle 8,30 Fondazioni ed enti di categoria
alle 13.30: Comitato istituzionale paritetico per la minoranza slovena e Presidente della Commissione scolastica regionale per l'istruzione in lingua slovena;
alle 14.00: Associazioni di dirigenti scolastici;
alle 20.00: Associazioni di scuole paritarie.
  • Giovedì 9 aprile,
alle 8.30: Associazioni di categoria;
alle 13.30: Confindustria e Rete Imprese Italia;
alle 14.15: Conferenze disciplinari dei Direttori, società di pedagogisti ed educatori;
alle 16.30: Scuole autonome e aperte.
  • Venerdì 10 aprile
  • alle 9.30: Conferenza delle Regioni e Autonomie locali e Associazione Nazionale dei Comuni italiani (ANCI);
  • alle 11.00: Forum degli studenti.

Venerdì 10 aprile


La VII Commissione Cultura ha iniziato l'esame in sede referente del disegno di legge recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (C. 2994 Governo e abb. - rel. Coscia, PD).

Audizioni informali, sullo stesso disegno di legge, dei rappresentanti delle Conferenze disciplinari dei Direttori, della società di pedagogisti ed educatori e associazioni di categoria, di Confindustria; di Rete Imprese Italia, della Unione Province Italiane (UPI), dell'Associazione Nazionale dei Comuni italiani (ANCI), delle scuole autonome e del Forum degli studenti, sono state svolte dalle Commissioni riunite VII Cultura della Camera e 7° Istruzione pubblica del Senato
 da: Orizzonte scuola

Concluso oggi il giro di audizioni il ddl buona scuola, è stato ufficialmente incardinato in commissione Cultura della Camera, dopo che ieri è stato stabilito il termine per la presentazione degli emendamenti, fissato al 18 aprile. Martedì prossimo inizierà dunque la discussione generale.
La relatrice Maria Coscia (Pd) nell'illustrare il provvedimento ha evidenziato come "questo ddl renda possibile finalmente l'autonomia scolastica, istituita nel lontano 1987, sia finanziaria che a livello di personale, per fare in modo anche che la scuola migliori la propria offerta formativa", come ha spiegato ai giornalisti uscendo dalla commissione.
In merito alla richiesta delle opposizioni di stralciare dal ddl la parte relativa alle assunzioni dei docenti, per trattarla in un provvedimento autonomo, la relatrice ha chiarito che "il piano assunzioni è funzionale anch'esso al raggiungimento di una vera autonomia scolastica, tutto si tiene, dunque lo stralcio solo di quella parte non può essere fatto perché rischia di far venire meno il disegno complessivo del testo".
In merito all'altra richiesta delle opposizioni di diminuire il numero di deleghe Coscia si è detta disponibile, in generale, "a valutare i miglioramenti che verranno da tutti i gruppi".

Vedi anche: Anticipato ad oggi inizio esame. Dal 21 aprile primi votiqui

Sull'iter parlamentare è intervenuta pure la responsabile scuola del PD. 
"Massimo approfondimento parlamentare e tempi strettissimi per l'approvazione. Questo è Il metodo che seguiamo per il ddl sulla buona scuola. Se prevarrà la responsabilità di tutti i gruppi, tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, sarà possibile votare il testo finale". Ha affermato in una nota la senatrice Francesca Puglisi.
"Oggi pomeriggio la commissione Istruzione della Camera - sottolinea la parlamentare - avvia l'esame sul ddl del governo Renzi. Abbiamo dedicato 5 giorni alle audizioni, pari a circa 28 ore di sedute congiunte, con oltre 80 associazioni che hanno potuto fare le loro integrazioni.
Vogliamo ascoltare tutti gli operatori, valutare le proposte, mantenendo ferma l'esigenza di procedere speditamente per garantire le assunzioni previste per il prossimo anno scolastico", conclude Puglisi.




Giovedì 9 aprile
  • Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato
    Audizioni su riforma sistema nazionale di istruzione
          Ore 8.30, 13.30, 14.15, 16.30

aggiornato ore 22.45

          Le Commissioni riunite VII Cultura della Camera e 7a Istruzione pubblica del Senato hanno svolto, sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione, le audizioni di rappresentanti di: associazioni di categoria e di scuole aperte. Gli incontri sono proseguiti alle ore 20 con l'audizione di rappresentanti delle associazioni di categoria, Conferenze disciplinari dei Direttori, e società di pedagogisti ed educatori
    DDL Riforma. Scadenza emendamenti 18 aprile, relatore sarà Maria Coscia.
    Il Disegno di Legge di riforma della scuola sarà incardinato domani, in commissione Cultura alla Camera.
    In via conclusiva le audizioni informali; la discussione generale del testo inizierà la prossima settimana e la scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata fissata per sabato 18 aprile
    È quanto ha deciso, a quanto si apprende, l'ufficio di presidenza della VII commissione a Montecitorio.
    La deputata Pd, Maria Coscia, sarà la relatrice del ddl Buona scuola in commissione Cultura alla Camera. È quanto è stato deciso durante l'ufficio di presidenza
     
    Fonte: Orizzonte scuola qui
          Concorso a cattedra 2012: i laureati dopo il 2002 potevano partecipare, il Miur ha sbagliato qui
       Il 18 aprile manifestazione a Roma
           Appello di 27 associazioni al Parlamento: modificate il DDL Scuola
           Centemero (FI) a Giannini, preside non è rettore. Dirigenti siano affiancati da uno staff
           M5S: audizioni DDL procedono bene? Giannini vive su altra galassia
           Mussini (Misto): riforma va spacchettata. Giannini come Alice nel paese delle meraviglie
           DDL riforma audizioni. FNISM, manca aggiornamento obbligatorio.
           APEF, no preside uomo solo. MCE, no chiamata diretta, non è scuola privata
           tutto qui


Mercoledì 8 aprile
  • Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato
    Audizioni su riforma sistema nazionale di istruzione
          Ore 8.30, 13.30, 14.00, 20,00

aggiornato ore 21.30

          Parlano i dirigenti scolastici. Ecco cosa dicono e il link ai commenti:
    Fonte: Orizzonte scuola qui

    DISAL: sovraccarico di responsabilità. qui
    ANP: inquadrare in ruolo unico. qui
    ADI: albi territoriali unico bacino per le assunzioni qui
    Personale educativo, grande assente. Oggi il sindacato CUB in audizione presso la VII Commissione cultura. Le proposte presentate.
    Organico funzionale, piano di assunzioni, stabilizzazione di chi ha i requisiti della sentenza europea, una revisione degli organi collegiali dei convitti in senso democratico.
    Sono queste alcune delle richieste che oggi la CUB ha portato in Parlamento.qui

     
    Da Orizzonte scuola:
     
    Audite oggi le associazioni dei Dirigenti Scolastici, il cui ruolo è al centro della riforma. Ma a quanto pare neanche per loro il DDL è tutto rose e fiori.
    "Le norme sui dirigenti scolastici, previste dal ddl Buona scuola "rappresentano un sovraccarico di responsabilità" per i presidi. "Non viene contestualizzata ed equilibrata l'autonomia decisionale del dirigente e quella degli altri organi collegiali scolastici".
    A dirlo un rappresentante dell'Associazione di dirigenti di scuole statali e paritarie, autonome e libere (DiSal), in audizione a Montecitorio sul ddl Scuola. "Il dirigente - ha continuato - è solo nel decidere se un docente è abile o meno all'insegnamento. A fronte di questo carico di responsabilità c'è nel ddl il riferimento all'aumento dei fondi previsti. Da un calcolo che abbiamo fatto risulterebbero per il prossimo anno 1,500 mila euro lordi all'anno per dirigente, 4mila nel 2016. Cifre che non sono dei veri contrappesi alla responsabilità prevista" dal disegno di legge.
    Per quanto riguarda i tre collaboratori che i dirigenti scolastici potranno scegliere, l'associazione chiede di "specificare se per loro è previsto un esonero o un semi esonero" dall'attività didattica.
    ANP: PRESIDI IN RUOLO UNICO DIRIGENTI PA
    Le norme sui dirigenti, contenute nel ddl Buona scuola "non sono poi così rivoluzionarie. Riprendono infatti i compiti previsti dal'autonomia scolastica. Proponiamo quindi di aggiungere all'articolo 6 la ridefinizione della dirigenza scolastica, con il suo inserimento nel ruolo unico della dirigenza pubblica".
    A dirlo in audizione a Montecitorio un rappresentante dell'Associazione nazionale dirigenti e le altre professionalità della scuola (Anp) sul ddl Scuola.
    L'Anp "valuta positivamente l'introduzione dell'obbligatorietà della formazione, che fino ad ora è stata del tutto volontaria". E non solo: "Positiva - aggiunge - è anche la scelta di mettere al centro il collegamento con il mercato di lavoro". Infine, l'Anp ha chiesto "di prevedere per i dirigenti inseriti nelle graduatorie di merito la mobilità, anche internazionale".
    ANDIS: BENE NORME DIRIGENTI. PER LORO RUOLO UNICO PA
    L'Associazione nazionale dirigenti scolastici "accoglie con favore le norme" del ddl Buona scuola. "L'Italia ha bisogno di un forte salto che proponga all'attenzione del Paese la scuola e intervenga in maniera progressiva e organica". I dirigenti vengano però "inseriti a pieno titolo nell'ambito della dirigenza statale".
    Lo ha detto una rappresentante dell'Andis durante un'audizione sul ddl Scuola a Montecitorio. Tra le norme "apprezzate" quella sull'autonomia scolastica. "Una specificazione che finalmente definisce la differenza delle funzioni tra lo Stato e autonomie scolastiche, che assumono a pieno titolo la responsabilità formativa".
    "Importante - ha ricordato l'Andis - il rafforzamento della funzione del dirigente scolastico". 
    "Ha sconvolto l'idea che il dirigente scolastico possa scegliere tre docenti per funzioni di coordinamento. Non sono nuovi poteri che vengono dati" ai presidi "ma è un ruolo che va a inserirsi nel rispetto delle norme dell'autonomia scolastica". Stessa cosa "per la scelta dei docenti, che avverrà attraverso gli albi territoriali, che saranno formati da docenti già assunti".
    L'ANDIS sottolinea come l'associazione "ha visto favorevolmente il superamento del precariato previsto dal ddl". 
    ADI: MENO MATERIE E RIDISEGNARE TEMPI STUDIO. SÌ ALTERNANZA
    "È necessario ridisegnare i tempi di studio e avere il coraggio anche di eliminare alcune materie, sono troppe. L'alternanza non è una perdita di tempo ma un altro modo di apprendere".
    Lo ha detto Alessandra Cenerini, presidente dell'Adi, l'associazione docenti e dirigenti scolastici italiani, durante un'audizione sul ddl Scuola a Montecitorio
    ADI: NO STIPENDI DIVERSI PER TIPI CONTRATTI. STOP PUNTI SUPPLENZE
     
     "Le assunzioni devono essere fatte dalle scuole o reti di scuole attraverso procedimenti concorsuali. Non ci deve essere assolutamente differenza di retribuzioni tra tempo indeterminato e determinato. Nessun accumulo di punti per le supplenze e dopo tre anni, sui posti liberi e disponibili, gli insegnanti devono essere assunti".
    Sono queste le richieste elencate da Alessandra Cenerini, presidente dell'Adi, l'Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani, durante un'audizione sul ddl Scuola a Montecitorio. "Riteniamo importantissimi - ha aggiunto - gli albi territoriali come unico bacino per le assunzioni in ruolo". 
    La presidente ha poi proseguito "Rivedere la progressione di anzianità" dei professori. "Basta con la ricostruzione di carriera". 
    "Non si può continuare a dimenticare che va fatta un'articolazione e differenziazione della carriera. Non esiste nessun Paese che abbia un bipolarismo come l'Italia, dove c'è un capo di istituto e i docenti senza una costruzione di figure di intermedie in mezzo. Se mai eliminiamo i bidelli che negli altri Paesi non esistono".
    Infine, l'Adi ha spiegato che nel ddl "non viene fatto nessun accenno all'autonomia scolastica e si continuano a costruire gli organici sul numero di classi. Si deve dare autonomia finanziaria reale senza destinazione preventiva di spesa".
 



Martedì 7 aprile
  • Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato
    Audizioni su riforma sistema nazionale di istruzione
  • Ore 9.30, 14.00, 18.15

(aggiornato ore 21.00):
Parlano le Associazioni e i gruppi di precari. Ecco cosa dicono e il link ai commenti:
Pomeriggio:

Da Orizzontescuola.it:

Pubblichiamo la nostra sintesi degli interventi, appena conclusi, dei sindacati presso la VII Commissione cultura riunita alla Camera.
CISAL. NO ALBI PROVINCIALI E POTERI PRESIDI. ATA ESCLUSI
"La presenza di criticità" nel ddl Buona scuola "rischiano di pregiudicare gli obiettivi della riforma: non condividiamo la creazione di albi provinciali e al suo interno non vi sono regole per l'azione dei dirigenti, che potrebbero essere influenzati dall'esterno; rivedere il meccanismo della scelta dei docenti da parte dei presidi; e 'no' alla retribuzione dei professori in base a criteri di merito e rendimento.
A dirlo Guglielmo Trovato rappresentante Cisal scuola di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola. "Non viene prefigurata dal provvedimento - aggiungono - la carriera del docente con delle figure intermedie; chiediamo inoltre la revisione delle supplenze fino a 10 giorni".
"Esprimiamo perplessità sull'obbligo dei corsi di formazione per i docenti senza nessuna retribuzione e chiediamo di rivedere in meglio il bonus di 500 euro perché non è chiaro come verrà erogato e in base quali criteri verrà erogato". Una normativa "così presenta gramndi rischi di costituzionalità".
"La cancellazione delle Gae e delle Graduatorie d'istituto - proseguono - condannerà tanti precari all'esclusione e porterà a contenzioni di fonte alla Corte europea". E ancora: "Il personale Ata viene del tutto ingnorato dal ddl, che rimangoo forti preoccupazioni. Con l'ultima legge di Stabilità vengono eliminati circa 2200 posti". Cisal "chiede di prevedere un preciso piano di assunzioni per il personale Ata". La memoria CISAL
SNALS. DIRIGENTE DIVENTERA' FIGURA AUTORITARIA
Positivo l'abbandono delle eliminazione degliscatti e positivo anche l'aggiunta di risorse specifiche per il MERITO, ma "non può essere - afferma  Achille Massenti in audizione - gestito da un organo monocratico che non ha competenza per tutte le discipline".
Per quanto riguarda la STABILIZZAZIONE DEI PRECARI, lo SNALS si è detto soddisfatto per la cancellazione del precariato, "però - dicono - il provvedimento è limitativo e fonte di contenzioso. Bene lo svuotamento delle GaE e dei vincitori del concorso 2012, ma ci sono anche le legittime aspettative di chi è iscritto nelle graduatorie d'istituto con anni di servizio e di coloro che non si sono potuti abilitare perché non sono stati avviati corsi specifici per alcune classi di concorso".
Secondo lo SNALS è "più corretta una procedura triennale con cui assorbire le altre categorie, quindi avviare un nuovo concorso."
L'assenza degli ATA dal DDL è considerata dal sindacato una cosa inaccettabile, perché "nella scuola ci vuole chi la tiene aperta e vigila sulle attività e anche sugli alunni handicap".
Per quanto riguarda L'ORGANICO FUNZIONALE, la procedura per la sua determinazione è ritenuta "macchinosa, con un eccesso di ruolo del dirigente scolastico, che travalica il lavoro collegiale". No anche alla cancellazione dei ruoli provinciali con l'istituzione degli albi, in questo modo "scompare la titolarità".
Infine, il RUOLO DEL DIRIGENTE. Secondo lo SNALS, bisogna mantnere la distinguibilità dei ruolo. Con il DDL c'è un passaggio eccessivo di poteri al dirigente "che diventa figura autoritaria".
COBAS: NESSUNA NORMA SU ISTRUZIONE CARCERI E ADULTI
Si torna indietro cancellando GAE. Dirigenti scolastici "deus ex machina".
Nel ddl Buona scuola "manca del tutto il riferimento all'ISTRUZIONE DEGLI ADULTI e quella in carcere, nonostente gli impegni presi dal governo. Altra mancanza grave è il riferimento dei docenti 'inidonei' nel piano assunzioni".
Lo ha detto Anna Grazia Stammati (Cobas) in audizione nelle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola. Questo provvedimento "è la continuazione di tutti quei ddl che hanno posto al centro l'autonomia scolastica. In 16 anni dovrebbero far vedere chiaramente le strutture che l'AUTONOMIA ha creato. Anche il cambiamento dell'ex preside in dirigente scolastico ha portato i suoi risultati negativi, ma tutto questo non è servito perché ora diviene il 'deus ex machina' della scuola.
Il PIANO TRIENNALE DI ASSUNZIONI "delinea una mobilità perenne a chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente". Infine, Stammati ha chiesto al governo di chiarire i motivi della riduzione del numero dei docenti da stabilizzare: "Nelle linee guida Buona scuola si prevede l'immissione in ruolo di 150mila precari, ma che nel ddl sono scesi di 50mila unità". Con il ddl "si pensa anche di tornare indietro annullando le Gae".
CISL: ECCESSO DELEGA A GOVERNO. STABILIZZARE PRECARI NON IN GAE
"Condividiamo la scelta di investire nel terreno dei tagli perenni", ma il ddl Buona scuola "riserva al governo la massima prerogativa per la riforma della scuola con vincoli minimi. Questo non è accettabile".
E ancora: "Più della metà dei nostri precari non sono nelle Graduatorie a esaurimento" che rientreranno nel Piano assunzioni. "Siamo disponibili a tempi più lunghi, anche fino a settembre 2016, per le stabilizzazioni ma devono essere inseriti anche quei precari che ora rimangono fuori".
Lo dice la rappresentante della Cisl-scuola, Rita Frigerio, durante un'audizione di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato in merito al ddl Buona scuola. Durante l'intervento, la Cisl ha chiesto di eliminare l'articolo 12 del ddl perché "anziché prevedere la stabilizzazione dei contratti dopo 36 mesi, come chiede la Corte europea, viene previsto il divieto di lavorare dopo 36 mesi. Questo non potrebbe andare nella direzione più opposta rispetto a quanto chiesto dalla Corte".
Sulla norma che consente ai dirigenti scolastici di "utilizzare" il docente in una classe di concorso diversa rispetto a quella in cui è abilitato, Cisl si è detta contraria: "Questo già succede - ha ricordato Frigerio - ma solo nel caso di esubero". Tra le cose giudicate negativamente dal sindacato "il nuovo piano triennale per l'offerta formativa e gli albi territoriali".
GILDA. DIRIGENTI- MANAGER-PADRONI
"L'AUTONOMIA SCOLASTICA - secondo la Gilda - così come sottointesa nel DDL non valorizza la scuola come comunità educante in cui le diverse componenti cooperano per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell'offerta formativa, ma pone quasi totalmente nelle mani del dirigente scolastico la gestione globale del "servizio". Si tratta, a nostro avviso, di una autonomia pretestuosa, di un ritorno ad una forma di gerarchizzazione dei poteri che avvilisce la partecipazione attiva e la corresponsabilità dei docenti nel progetto educativo e che riduce gli organi collegiali (Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto) a semplici articolazioni della volontà della dirigenza o addirittura ne elimina di fatto l'esistenza (si veda ad es. la scomparsa di fatto dell'attuale comitato di valutazione).
"Le scuole/aziende gestite da un DIRIGENTE-MANAGER-PADRONE sarebbero così sempre in competizione atomistica per accaparrarsi iscritti, i "migliori" docenti, le risorse aggiuntive sul territorio e presso l'utenza, perdendo così la visione di sistema che dovrebbe essere alla base di ogni politica scolastica e favorendo la costituzione di scuole di serie A, B, C, ecc. o magari anche di tendenza."
"Il problema del PRECARIATO doveva e poteva essere affrontato con strumenti di decretazione d'urgenza per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico. Il governo, incapace di separare la questione precari e organici ad esso connessa dalla riforma complessiva della scuola, sembra obbligare il Parlamento ad una votazione affrettata su tutto il pacchetto. Una sorta di prendere o lasciare con cui il governo tenta di scaricare sul Parlamento le responsabilità politiche di scelte così importanti per tutta la Nazione. La FGU-Gilda degli Insegnanti chiede pertanto che si scorpori dal DDL la parte relativa al piano assunzionale e la formazione dell'organico dell'autonomia e che tali argomenti siano oggetto di rapide decisioni con una sessione parlamentare dedicata e aperta alle necessarie modifiche. In questo senso ritiene che per superare l'annoso problema del precariato debba essere definito un piano assunzionale triennale 2015-16, 2016-17, 2017-18) che consenta di stabilizzare tutti i precari in possesso di abilitazione e con più di 36 mesi di servizio nella scuola statale a partire dalle GAE (ricordiamo che nel prossimo quinquennio dovrebbero andare in pensione almeno 200.000 docenti di ruolo). Ciò consentirebbe di adeguare alle esigenze di bilancio il piano assunzionale e di indire con la necessaria serenità e serietà i futuri concorsi per l'insegnamento". Tutta la memoria Gilda
UIL. CHIAMATA DEI DOCENTI DA PARTE DEI DIRIGENTI E' MECCANISMO COMPLICATO
Secondo il segretario Di Menna, è "riduttivo ridurre l'AUTONOMIA ad un semplice potenziamento del ruolo del Dirigente, lasciando le competenze degli organi collegiali regolamentato da una legge del 1974. Sarebbe necessario uno sforzo di modernizzazione delle competenze degli organi collegiali".
Per quanto riguarda gli ORGANICI, "pensiamo - continua Di Menna - che non bisogna modificarli. Si prefigura un organico virtuale (quello funzionale) che viene deciso dal piano dell'offerta formativa" con un meccanismo troppo complicato che non tiene conto delle esigenze e dei tempi della scuola e delle famiglie".
Per quanto riguarda il CONTRATTO, Di Menna afferma che "i docenti sarebbero gli unici dipendenti statali ad essere privi di un contratto. Sarebbe sufficiente indicare le linee guida nella legislazione e il resto andasse alla contrattazione".
Per quanto riguarda i PRECARI, bisogna "togliere l'impossibilità di reiterare i contratti oltre i 36 mesi. La via del concorso deve essere strutturale, ma ci vuole una fase transitoria che abbraccia diverse categorie, dalla seconda fascia ai vincitori dei concorsi."
Per quanto riguarda il MERITO "Ok a risorse aggiuntive, ma l'attribuzione deve essere rimandata al contratto" e non decisa dal Dirigente. Tutta la memoria UIL
FLCGIL. CI VUOLE LA CONTRATTAZIONE PER ORARIO, SALARIO, MOBILITA'
L'impianto non convince la FLCGIL, "non contribuisce ad innalzare livelli di istruzione, riduce democrazia e la libertà di insegnamento", queste le parole d'esordio di Domenico Pantaleo, segretario FLCGIL.
Per quanto riguarda lo STRUMENTO LEGISLATIVO adottato, il ddl è, secondo Pantaleo, condivisibile "ma molte misure vanno tolte dal testo per essere trattato con strumenti differenti". Ad esempio "per le stabilizzazione ci vuole un decreto d'urgenza, per orario, salario, mobilità etc ci vuole la contrattazione".
"Nella proposta del Governo - afferma il segretario - ci sono aspetti positivi, ma con qualche ombra. L'ORGANICO FUNZIONALE è una buona cosa, ma non è finalizzato a potenziare l'offerta formativa, a pertire dal Sud. Viene utilizzato, principalmente, per ridurre le supplenze.
Per quanto riguarda il MERITO le risorse non possono essere date in modo discrezionale per volontà del Dirigente, mentre le risorse del 5 per mille sono da assegnare al sistema scolastico in generale e non alle singole scuole.
"Troppe sono - infine - le DELEGHE in bianco, comprese le materie da oggi regolate dalla contrattazione." Tutta la memoria.

Mattina:

In via di svolgimento le audizioni dei movimenti e delle associazioni dei precari. In diretta dal Parlamento riportiamo le posizioni delle associazioni e dei gruppi dei docenti precari.
DOCENTI IDONEI: GOVERNO CANCELLA ASPETTATIVE DI 6.500 PERSONE
"Il termine 'idonei' non è giusto. Perché coloro che vengono chiamati così sono candidati che hanno superato tutte le prove concorsuali, ma che ora, con il ddl, vengono ingiustamente esclusi dal Piano assunzioni. È stata enorme la delusione, perché il governo ha cancellato le aspettative di 6.500 persone. L'assunzione degli idonei, infatti, era contemplata nelle linee guide Buona scuola".
A dirlo in audizione di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola un rappresentante dei "Docenti idonei al concorso a cattedra del 2012".
Il discorso integrale
MOVIMENTO GAE: NON TUTTI SARANNO ASSUNTI. MOLTE CRITICITÀ
Il ddl Buona scuola "non stabilizzerà tutti i docenti previsti nelle Graduatorie a esaurimento", visto "il comma 5 dell'articolo 8 che prevede che nell'indisponibilità degli albi territoriali non si procede all'assunzione". Il ddl "prevede anche che chi non sarà assunto uscirà addirittura dalle Gae e dunque dovrà fare un altro concorso. Ma noi lo abbiamo già fatto, dobbiamo solo essere assunti".
A dirlo Luigi Mazza, coordinatore nazionale del Movimento Gae in ruolo - Non uno di meno, di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato riguardo al ddl Buona scuola, che - secondo il Movimento - presenta "molte criticità". Chi sarà escluso - aggiunge - "dovrà fare un altro concorso", ma "ricordo che chi è nelle Gae o il concorso lo ha già fatto oppure ha una abilitazioe con un valore concorsuale".
Se il provvedimento non sarà modificato "non si chiuderà una pagina dolorosa per la scuola italiana, ma se ne aprirà un'altra molto peggiore"
"Perché il ministro Giannini - ha aggiunto - ha voluto inserire nel testo la norma che prevede che nel caso di indisponibilità dei posti negli albi territoriali indicati non si procede all'assunzione. Questo significa che il numero complessivo dei posti vacanti e disponibili, e dell'organico funzionale, non coprirà l'intera domanda degli iscritti delle Gae. E molti di loro non saranno iscritti a ruolo nel 2015".
"Sappiamo che non ci sono posti per tutti - ha proseguito - ma ci saremmo aspettati che i residuali fossero mantenuti in Gae fino all'esaurimento delle stesse. Ma al comma 10 si dice che si prevede la perdita di efficacia di tutte le Gae. Migliaia di docenti dunque non saranno assunti e saranno anche sbattuti fuori". Il coordinamento chiede "che i due commi vengano emendati", con l'assunzione "di tutti gli iscritti alle Gae con una spalmatura negli anni successivi" o "si mantengano in vita le Gae finché l'ultimo dei suoi iscritti non venga assunto".
"Non si parla soltanto delle assunzioni. Siamo infatti totalmente contrari al potenziamento delle funzioni del dirigente scolastico a scapito della collegialità e dei processi di condivisione". Il preside "si trasformerà in un dirigente di azienda, ma la scuola non è un'impresa".
Secondo il Movimento i nuovi poteri attribuiti al preside dal provvedimento "aumenteranno le sue funzioni in entrata, con la libertà di scegliere i docenti e andando verso un sistema clientelare, e il potere di decisione in uscita con la libertà di licenziarli".
Le norme del ddl "porteranno all'esclusione di migliaia di docenti che non potranno essere assunti negli anni successivi e dovranno rifare un altro concorso".
E ancora , prosegue Luigi Mazza "Siamo contrari ai finanziamenti privati" alle scuole "che potrebbero diventare pretese sulle decisioni prese in sede collegiale, sulla formazione e sulla gestione degli spazi. I finanziamenti privati porterebbero ancora differenziazioni scuole di serie A e serie B, sarebbero avvantaggiate le zone del Paese ricche e svantaggiate e discriminate le altre".
DOCENTI IDONEI: FUTURO CONCORSO SIA SOLO PER CLASSI GIÀ ESAURITE
"Chiediamo che il futuro concorso sia bandito solo per le classi di concorso già esaurite". A dirlo in audizione di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Scuola un rappresentante dei "Docenti idonei al concorso a cattedra del 2012".
COORDINAMENTO MIDA PRECARI: NON RIVOLUZIONA MA SCONVOLGE
"Siamo qui per trovare una soluzione a questo ddl, che invece che rivoluzionare la scuola la sconvolge". A dirlo una rappresentante del coordinamento Mida precari, di fronte alle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato sul ddl Buona scuola.
"In questi anni non ci sono stati concorsi e siamo stati quindi abbandonati nella terza fascia delle graduatorie di istituto. Tutti hanno diritto di entrare nella scuola, anche noi che siamo il precariato storico". I posti vacanti delle GaE vadano alle Graduatorie d'istituto e vogliamo un concorso per soli titoli con quota decrescente negli anni. Per i docenti della terza fascia chiediamo un PAS perché si possano abilitare.
"Siamo d'accordo con lo 'spacchettamento'" dal ddl Buona scuola della parte sulle assunzioni, che potrebbe confluire in un decreto, "ma solo se questo consentisse di inserire anche noi, precari della seconda fascia delle graduatorie d'istituto, nel piano triennale".
"L'organico funzionale è un bluff - dicono i rappresentati del MIDA - perché si basa sulle risorse da rinnovare ogni tre anni, cosa faranno i docenti se non ci saranno le risorse?"  "Se passa il DDL ci saranno 70mila esodati dalla scuola".